Hindu Kush (Sensi Seeds) Femminizzata

Sensi Seeds - Hindu Kush: Le cime che avevate sempre desiderato

Kush è una parola sanscrita che descrive il gesto di una madre mentre sostiene il proprio figlio, ma è anche il nome delle montagne dov'è nata la religione Indù. La varietà di Cannabis Hindu Kush prende il nome da questa regione montagnosa. Irruppe sul mercato internazionale negli anni sessanta e in poco tempo divenne una delle favorite da tutti gli appassionati di marijuana. Per decenni, le sue incredibili caratteristiche hanno ottenuto importanti riconoscimenti.

Le origini dell'Hindu Kush affondano le loro radici nella storia più antica e misteriosa, ma il suo impatto sulla cultura cannabica è certa ed assoluta. Viene spesso usata come genitore in diversi programmi di miglioramento genetico, grazie alle sue qualità Indica estremamente omogenee ed affidabili. Tuttavia, fin dall'inizio veniva coltivata come varietà pura a sé stante, per la sua potenza ed effetti. Ma non aspettatevi il classico effetto da "blocco-divano" dopo aver consumato questa camaleontica Indica. Questa varietà, infatti, tende ad indurre sensazioni cerebrali molto euforiche ed inebrianti, oltre a rendere spensierati a livello mentale. I suoi effetti mantengono lucidi ed attivano una cascata di pensieri creativi e fantasiosi, piuttosto difficili da gestire prima di andare a letto.

L'Hindu Kush è una delle più facili Indica da coltivare, che non richiede particolari attenzioni per crescere forte e sana. D'altro canto, si tratta di una pianta che è evoluta tra le montagne più insidiose del pianeta, dove ha imparato a crescere con una robustezza unica. Le montagne dell'Hindu Kush sono situate alla stessa latitudine del sud della Spagna, ma le altitudini di queste regioni sono caratterizzate da primavere molto brevi ed estati con intensi raggi solari UV, seguiti da brevi autunni ed inverni lunghi e nevosi. Queste condizioni così estreme hanno rafforzato la varietà Hindu Kush rendendola una delle preferite dai coltivatori di marijuana di tutto il mondo. È estremamente resistente e produce quantità colossali di resina, sviluppando cime molto compatte, probabilmente come arma di difesa contro il suo habitat. Non richiede grandi quantità di sostanze nutritive ed acqua e reagisce molto bene ai funghi e ai parassiti, rispondendo egregiamente alle più moderne tecniche colturali.

Si tratta della stella cadente del mondo cannabico. Tutto avviene con estrema velocità: la sua fase di crescita vegetativa è accelerata, seguita da quella di fioritura altrettanto rapida e produttiva. Quando viene coltivata per ottenere cime "sinsemilla", le piante tendono a completare la loro fase di fioritura in 8-9 settimane. L'Hindu Kush è una varietà sensibile al fotoperiodo, per cui la fase vegetativa può essere prolungata di qualche settimana con il fine di aumentare le sue dimensioni, per ottimizzare i vantaggi della tecnica ScrOG o semplicemente per ottenere piante più grandi. All'aperto, in zone climatiche mediterranee, una pianta di Hindu Kush trattata correttamente può diventare un vero e proprio mostro. Le estati più lunghe delle regioni sul livello del mare possono spingere al limite la sua crescita vegetativa, mentre gli autunni più miti la aiutano a produrre una fantastica quantità di resina.

A differenza di molte altre varietà Sativa dagli aromi sgargianti che sprigionano i loro profumi a metri di distanza, l'Hindu Kush tende a mantenere le sue fragranze nelle prossimità delle sue cime. Per apprezzare i suoi aromi bisogna schiacciare leggermente le sue infiorescenze. I suoi principali terpeni sono caratterizzati da sentori di chiodi di garofano, rosmarino, luppolo, resina di pino e pepe nero. Il rosmarino ed il pepe nero sono particolarmente evidenti nel bouquet aromatico dell'Hindu Kush. In coltivazioni indoor, dove il profilo aromatico non viene sottoposto alle intemperie dell'ambiente esterno, gli aromi tendono ad essere più intensi, ma rimangono comunque leggermente diversi da quelli normalmente associati alla marijuana. Le fragranze di luppolo che si diffondono nell'aria si distinguono da quelle emanate dal limonene e dal geraniolo di altre varietà.

Una pianta di Hindu Kush correttamente coltivata, rimuovendo i rami inferiori con la tecnica di potatura "lollipop" e lasciando sviluppare solo le sue parti apicali, può produrre cime enormi, pesanti ed estremamente compatte. La resina scintilla a metri di distanza e la luce rinfrange sui suoi cristalli. I suoi sapori ricordano la liquirizia e l'anice, con un pot-pourri di fiori di bosco. L'Hindu Kush offre alcune delle migliori proprietà terapeutiche oggi disponibili. Supera gli antidolorifici oppiacei normalmente prescritti. Una sostanza dagli intensi effetti corporei capace di mantenere la lucidità mentale, il Santo Graal che tutte le grandi case farmaceutiche vorrebbero avere. L'Hindu Kush possiede tutti questi requisiti. Attenua i dolori fisici senza offuscare la mente, evitando di compromettere la memoria e di creare dipendenza, come molte altre alternative artificiali tendono invece a fare.