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5 Miti Sull'Assenzio
4 min

5 Miti Sull'Assenzio

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L'assenzio, la Fata Verde, ha fatto il suo ritorno in Europa dopo decenni al bando. Molti miti meritano di essere sfatati, facciamolo in onore della fata Verde!

L'assenzio, bevanda di poeti ed artisti, che una volta la faceva da padrone nei bar di Francia, dispiegando le sue ali come la Fata Verde ed elevando il bevitore a stati d'illuminazione. Fino a non molto tempo fa, l'assenzio rimase bandito per lunghi anni ed in molti Paesi, il che portò questa famigerata sostanza verde dall'underground alla luce. Ci sono molti miti che circondano la storia e la sostanza dell'assenzio. Ci urge di sfatarli.

L'ASSENZIO È ALLUCINOGENO

L'esotica Fata Verde (La Fée Verte in francese) che si presenta ai beoni come un'apparizione mistica ed invischia la loro mente nella follia è diventata una leggenda clandestina, che affascina le masse. Ma l'assenzio ha davvero proprietà allucinogene? No, non ne ha. È stata solo una montatura per vendere il prodotto. Sarebbe come avere delle visioni sotto l'effetto di altri spiritosi, come whisky o vodka; tutte le erbe usate per produrre l'assenzio possono dare a chi lo beve un sensazione tipo “sento l'aria un po' più chiara”. L'intera storia mistica dietro questa bevanda poetica può aver contribuito a questo mito allucinogeno.

Le voci corrono sulle componenti dell'Assenzio maggiore, che si crede induca questo sballo allucinogeno.

L'Assenzio maggiore (Artemisia absinthium) è uno degli ingredienti principali che rendono tale l'assenzio. Questa pianta è molto amara, ed è stata impiegata per molte finalità medicinali e ritualistiche da varie culture di tutto il mondo. L'Artemisia contiene una sostanza nota come tujone. Gli esperti dicono che è molto improbabile che il tujone abbia alcun effetto allucinogeno ricercato dai bevitori; ad alte dosi, il tujone può provocare iperattività, eccitabilità, deliri, spasmi, e convulsioni. Secondo la EMA (“European Medicines Agency”, Agenzia europea per i medicinali) nella sua dichiarazione pubblica sul tujone, a dosi elevate esso agisce come un veleno: “Si son riportati casi gravi di intossicazione su persone in seguito al consumo di olio essenziale ricco di tujone... Delle convulsioni simili ad attacchi epilettici son state segnalate dopo l'ingestione del tujone isolato... L'assunzione di dosi eccessive di preparazioni a base di Artemisia absinthium, o l'uso dell'olio essenziale, possono provocare disturbi al sistema nervoso centrale, che vanno dalle convulsioni fino alla perdita di coscienza, ed infine al decesso”. Quanto al Giornale ufficiale dell'Unione europea, il livello massimo di tujone ammesso nell'assenzio od in qualunque bevanda alcolica in Europa è di 35mg/kg, se si tratta di varietà dell'Artemisia. L'assenzio presente sul mercato contiene dosi di tujone molto ridotte, a causa delle restrizioni rigorose, perciò i liquori commerciali di assenzio sono adatti al consumo. In altre parole, meglio non andare a caccia di alte dosi di questa roba.

L'ASSENZIO VENNE BANDITO PERCHÉ ALLUCINOGENO

Cominciamo con una storia. Siamo nel 1905, a Vaud, in Svizzera. Jean Lanfray, un contadino di 31 anni, andò ad un “binge drinking”, un festino alcolico, bevve grandi quantità di vino, cognac, brandy, crema di menta, e due bicchieri di assenzio; quel giorno aveva anche mangiato un panino. Tornò a casa, litigò con la moglie, e la sparò in testa; poi uccise i suoi bambini. In quell'epoca c'era un forte movimento proibizionista, che condannava l'assenzio, e questi atroci assassinii catalizzarono l'opinione pubblica contraria all'assenzio. Si raccolsero circa 82.000 firme, e la bevanda fu bandita nel 1915. In Francia, il bando arrivò all'inizio della Prima Guerra, perché gli ufficiali dichiararono che l'assenzio rendeva la gente degenerata, cosa inaccettabile in stato di guerra.

Henri Schmidt, membro della Camera dei Deputati francese, dichiarò: “Nous attaquons l'érosion de la défense nationale. L'abolition de l'absinthe et la défense nationale, c'est la même chose” (Noi attacchiamo l'erosione della difesa nazionale; l'abolizione dell'assenzio e la difesa nazionale sono la stessa cosa). Naturalmente, la lobby dei vinai aveva i propri interessi nella questione; i lobbisti pro-vino proclamarono che il vino era una bevanda francese, e che bere assenzio era un atto antipatriottico e rendeva la gente pazza furiosa. L'assenzio fu bandito negli Stati Uniti e nella maggioranza dei Paesi europei, incluse Francia, Olanda, Belgio, Svizzera, e l'Austria-Ungheria.

Ovviamente è importante notare che a quei tempi i controlli di sicurezza su cibo e salute erano infimi in comparazione con gli standard odierni, ed anche se i campioni che son stati analizzati, precedenti al bando, non mostravano livelli tossici di tujone, i campioni stessi differivano grandemente quanto ai livelli di questa sostanza, ed esiste quindi una possibilità che alcuni assenzi avessero davvero reso pazze delle persone; ma questa è solo una speculazione.

L'ASSENZIO È ORIGINARIO DELLA REPUBBLICA CECA

La gente crede nelle origini ceche a causa delle campagne pubblicitarie dei distributori cechi, e vari fattori storici. Trasportiamoci indietro nel tempo all'epoca della Rivoluzione francese. L'assenzio venne presumibilmente creato in Svizzera nel 1792 dal Dr. Pierre Ordinaire (sebbene la ricetta risalisse forse alle sue connazionali sorelle Henriod).

Il Dr. Ordinaire coniò per l'assenzio la denominazione “La Fée Verte”, e la prescrisse come una panacea per varie malattie, quali gotta, epilessia, calcoli renali, coliche, ed altri disturbi della salute. Cominciò come un medicinale innocente, ma insieme alle associazioni mitiche dell'artemisia ed agli affascinanti racconti di fate verdi, la bevanda divenne molto popolare tra artisti e poeti nel periodo fra il 1880 e il 1914. Nel solo anno 1874, si consumarono 700.000 litri di assenzio, ma dal 1910 il consumo esplose fino a 36.000.000 di litri all'anno! A Parigi, era LA bevanda da bere, procurando lo charme che artisti e poeti ricercavano.

Trasportiamoci ora all'Europa dell'est. Fin dagli anni '60 dell'800 l'assenzio era popolare in Repubblica Ceca, e il bando del 1915 non lo raggiunse; la Repubblica Ceca continuò a produrre assenzio fino alla fine della Seconda Guerra, quando il regime comunista ne bandì il consumo. Il revival dell'assenzio fu quindi grandemente influenzato dalla caduta del regime sovietico nel 1990; e la Repubblica Ceca volle ravvivare la sua cultura dell'assenzio. La reputazione dell'assenzio ceco si sparse per tutto il mondo, ed è questo uno dei fattori che hanno contribuito al mito delle sue origini.

IL MITO DELLA ZOLLETTA DI ZUCCHERO INFUOCATA

Assenzio + zucchero + fuoco = una tecnica di marketing che spreca il buon assenzio. Il metodo tradizionale comportava il piazzare una zolletta di zucchero su un cucchiaio di assenzio, e il far gocciolare dell'acqua fredda attraverso la zolletta e dentro un bicchiere, il che avrebbe creato una torbidità chiamata “la louche”. Gli intenditori di assenzio dicono che lo zucchero veniva usato in passato per coprire il gusto amaro dell'assenzio di scarsa qualità; le zollette di zucchero bruciato e caramellizzato distorcono ancora di più il gusto. Bruciare cose in un bar può essere un'attività divertente, ma è bene conoscere i fatti. Fate anche attenzione a non darvi fuoco da soli, o farete le prime pagine con il titolo “Umano o bistecca? I pericoli dell'assenzio!”

COLORE DELL'ASSENZIO

L'assenzio può avere diversi colori, come trasparente, rosso, e verde. La prima distillazione è trasparente, può essere imbottigliata direttamente e venduta come “Absinthe Blanche”, o “Assenzio Bianco”. Durante il procedimento della seconda distillazione si aggiungono tutte le erbe necessarie, il che produce un liquido verde smeraldo. Quando l'assenzio viene imbottigliato, il suo colore cambia da verde smeraldo a “verde foglia morta”, il colore naturale degli assenzi prodotti in maniera professionale. Molti produttori tagliano i costi di produzione usando l'assenzio bianco della prima distillazione ed aggiungendo coloranti artificiali, come il blu E133 e il giallo E102, per produrre l'assenzio verde smeraldo. L'assenzio migliore avrà colore “verde foglia morta”, o sarà il trasparente “Assenzio bianco”. Esistono anche assenzi rossi, infusi con sostanze naturali come fiori d'ibisco. E ovviamente ci sono anche assenzi di altri colori, perfino uno nero, ma attenti ai coloranti artificiali.

CONCLUSIONE

La storia dell'assenzio è affascinante, e la sua essenza ha ispirato artisti come Degas, Verlaine, Hemingway, Van Gogh, ad immergersi nella mistica della fata verde. Oggi, molti produttori ed intenditori stanno riportando l'assenzio di buona qualità nei mobili bar della gente. Vuoi fare l'assenzio in casa? Perfetto! Dai un'occhiata alla nostra guida passo passo su come preparare a casa l'assenzio

Steven Voser
Steven Voser
Steven Voser è un giornalista indipendente che si occupa di cannabis. È da oltre 6 anni che scrive articoli su tutto ciò che riguarda la marijuana: come coltivarla, come godersela al meglio, l'industria in forte espansione e il torbido panorama legale che la circonda.
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