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Combinazione Azteca: Mescolare Psilocibina E Cacao
6 min

Combinazione Azteca: Mescolare Psilocibina E Cacao

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Il cacao, l'ingrediente principale del cioccolato, non è chiamato “cibo degli dei” per niente. Ha proprietà stimolanti, soprattutto se mescolato con un pizzico di “magia”. Continua a leggere per scoprire le sue proprietà psicoattive naturali e come possono aiutarti ad aumentare gli effetti delle sostanze psichedeliche come i funghi allucinogeni.

Ti piace quella sensazione di “benessere” che ti pervade dopo aver mangiato un pezzo di cioccolato? Non sei di certo l’unico e non si tratta di una semplice suggestione! Le fave di cacao, l'ingrediente principale tradizionalmente utilizzato per fare il cioccolato, sono psicoattive ed agiscono sui neurotrasmettitori, facendoci sentire più felici ed euforici.

Gli Aztechi attribuivano grande valore alle loro piante di cacao autoctone, sia per questo motivo che per la loro ricca concentrazione di nutrienti. La leggenda narra persino che gli Aztechi unissero il cacao ai funghi psilocibinici per creare una bevanda che offriva esperienze trascendentali. Continua a leggere per scoprire tutto quello quello c'è da sapere sul cacao, i suoi effetti e come usarlo per migliorare la tua prossima esperienza con la psilocibina!

Cos'è il cacao?

Il cacao, o Theobroma cacao, è un albero sempreverde relativamente piccolo originario delle Americhe. Proveniente da diverse regioni dell'America centrale e meridionale, il cacao è stato successivamente coltivato in molte altre parti del mondo Crescendo fino a 6–12 m di altezza, gli alberi di cacao producono piccoli fiori bianchi che crescono direttamente sul tronco. Una volta impollinati da api, farfalle ed altri insetti, i fiori di cacao formano baccelli che possono pesare fino a 500 g e contenere 20–60 semi (o “fave”). Queste fave contengono fino al 40–50% di grassi e sono ricche di teobromina, uno dei principali composti responsabili delle loro proprietà naturalmente edificanti e stimolanti. Le fave di cacao sono anche un'ottima fonte di magnesio, potassio, ferro, antiossidanti ed altro ancora: un antico superfood davvero straordinario!

La storia del legame tra cacao e funghi: Un'accoppiata perfetta?

Gli Aztechi erano maestri in molte arti: ottimizzavano la terra con fattorie galleggianti, valorizzavano l’istruzione e sapevano come raggiungere stati alterati mescolando cacao e funghi psilocibinici. Ma non erano gli unici ad usare e venerare la pianta di cacao; lo facevano anche molte altre antiche culture mesoamericane.

Usi tradizionali del cacao

Gli Olmechi, considerati la prima grande civiltà mesoamericana, sono ritenuti i pionieri nella domesticazione del cacao e nella creazione di bevande nutritive, antenate del cioccolato moderno. I resti di ceramiche ritrovate dagli archeologi fanno pensare che gli Olmechi coltivassero ed utilizzassero il cacao già nel 2000 a.C. Come le antiche culture che seguirono (come gli Aztechi e i Maya), gli Olmechi veneravano l'albero del cacao e ne utilizzavano i frutti e i semi per preparare bevande speciali riservate a matrimoni, incontri ufficiali e come omaggio per l’élite durante i funerali.

Proprio come gli Olmechi che li precedettero, culture come gli Aztechi e i Maya continuarono a coltivare ed utilizzare il cacao in modi simili. Gli Aztechi, ad esempio, credevano di aver ricevuto gli alberi di cacao in dono da Quetzalcoatl, la divinità serpente piumata associata alle arti, all’artigianato, alla conoscenza e al vento. Gli alberi erano considerati una “pianta maestra” spirituale e i loro semi erano tenuti in grandissima considerazione da tutta la popolazione.

Utilizzati come medicina tradizionale e in rituali come matrimoni, funerali o cerimonie spirituali, gli Aztechi trasformavano i semi di cacao in “chocolātl”, una bevanda schiumosa ricavata da semi di cacao fermentati e tostati, mais e peperoncini. Si pensava che bere questa miscela avesse effetti afrodisiaci e migliorasse l'umore, oltre ad aiutare le persone ad entrare in contatto con gli altri, con sé stesse e con i propri dei.

L'intersezione tra cacao e funghi

Il cacao non era l'unica sostanza psicoattiva scelta dagli Aztechi. Come altre culture mesoamericane, erano anche molto affezionati alla Psilocybe mexicana, che chiamavano “teonanacatl”, a volte tradotto come “carne degli dei”.

Questi funghi erano riservati alle occasioni più speciali e all'élite (probabilmente molto di più del cacao), come incoronazioni, cerimonie religiose e sacrifici. Quando consumavano psilocibina, gli Aztechi accompagnavano sempre i loro funghi sacri con il frutto della loro “pianta maestra”, forse per modulare positivamente i profondi e potenti effetti della Psilocybe mexicana.

Documenti storici dei coloni spagnoli, così come prove archeologiche provenienti da siti di sepoltura aztechi ed altri scavi, suggeriscono che l'uso di funghi e cacao per motivi spirituali o cerimoniali potrebbe risalire ad oltre 4.000 anni fa. Anche al giorno d’oggi è possibile sperimentare i profondi effetti di queste antiche piante partecipando a rituali in Messico e nelle aree circostanti, oppure utilizzando cacao di alta qualità insieme a funghi o tartufi psilocibinici comodamente a casa.

Usi moderni di cacao e funghi allucinogeni

Sebbene le culture di Olmechi, Aztechi e Maya non abbiano resistito al passare del tempo e alla colonizzazione, il loro profondo legame con funghi e cioccolato è rimasto vivo grazie agli psiconauti e agli appassionati di benessere che ne ricercano i molteplici benefici.

Alcuni dei modi più popolari per combinare il potere del cacao e dei funghi includono:

  • Assumere cioccolato ricco di cacao prima o durante un viaggio con funghi o tartufi allucinogeni per amplificare l'esperienza psicoattiva.

  • Usare cacao e funghi o tartufi contenenti psilocibina nelle terapie psichedeliche.

  • Microdosaggio di funghi allucinogeni attraverso edibili, come barrette di cioccolato. Questi cioccolatini infusi con funghi sono facili da dosare e ideali per il microdosaggio.

  • Incorporando tinture, estratti o capsule di funghi e prodotti a base di cacao all'interno di una dieta sana ed equilibrata.

Potenziali benefici dell'uso di cacao e funghi

Purtroppo, come spesso accade quando si tratta di sostanze psichedeliche, le evidenze scientifiche sui funghi psilocibinici sono poche e gli studi sugli effetti combinati con il cacao sono ancora più scarsi. Tuttavia, esaminare la ricerca sul cacao può aiutarci a comprendere alcuni dei benefici che potresti ottenere assumendolo insieme ai funghi.

La ricerca in vitro mostra che il cacao influenza i livelli di neurotrasmettitori nel nostro cervello (Melzig et al., 2000) perché contiene inibitori delle monoaminossidasi (o IMAO). Le monoaminossidasi sono enzimi che aiutano a regolare la quantità di neurotrasmettitori nel nostro cervello scomponendo serotonina, noradrenalina e dopamina. Inibendo l'attività delle monoaminossidasi, il consumo di cacao può portare ad un aumento temporaneo di questi neurotrasmettitori, che può:

  • Indurre euforia

  • Influenzare il modo in cui percepiamo il dolore

  • Alleviare la tensione

  • Influenzare il nostro umore

Inoltre, gli studi dimostrano anche che il cacao contiene anandamide e feniletilammina (Nehlig, 2013). Il primo è un cannabinoide che il corpo umano produce naturalmente, sebbene in quantità molto basse, e che sembra favorire sensazioni di “beatitudine” riducendo dolore, stress ed ansia, migliorando l’umore. Analogamente, la feniletilammina (PEA) viene sintetizzata naturalmente dal nostro corpo. Colloquialmente nota come “molecola dell'amore”, si ritiene che la PEA produca effetti stimolanti a volte paragonati a quelli dell'anfetamina (che può effettivamente potenziare gli effetti della PEA).

Dato che la psilocibina ha una forte azione anche sui neurotrasmettitori, si ritiene che assumere cacao con funghi o tartufi allucinogeni possa causare un'esperienza intensificata probabilmente prodotta dalla sinergia dei composti nel cacao e della psilocibina nei funghi. Sebbene la ricerca scientifica su questo argomento sia limitata, alcune testimonianze suggeriscono che assumere cacao e psilocibina potrebbe intensificare l'euforia e l'esperienza complessiva.

Consumare a casa cacao e funghi/tartufi allucinogeni

Vuoi provare l'antica combinazione di funghi e cacao? Segui l’esempio degli Aztechi preparando una moderna interpretazione del tradizionale chocolātl.

Come preparare a casa un infuso di funghi allucinogeni e cacao (chocolātl)

Ingredienti

• Funghi/tartufi allucinogeni

• Acqua

• Fave di cacao

• Miele, zucchero o il tuo dolcificante preferito (facoltativo)

Strumenti

• Grinder per funghi

• 2 ciotole di grandi dimensioni per fare il tè ai funghi

• Bollitore o pentolino

• Cucchiaio di legno, spatola o frusta per mescolare

• Colino o filtro per il caffè

• Busta con chiusura lampo

• Batticarne o mattarello

• Asciugacapelli

• Macina caffè

• Mortaio e pestello

Procedimento

Innanzitutto dovrai preparare un tè ai funghi o tartufi allucinogeni:

1. Trita i funghi o i tartufi con un grinder. Questo aumenterà la potenziale superficie di contatto per l'infusione.

2. Scalda un po’ d’acqua in un pentolino o bollitore fino a raggiungere una temperatura appena sotto il punto di ebollizione.

3. Metti i tartufi in una grande ciotola e versa l'acqua.

4. Lascia riposare il composto per 10–15 minuti, mescolando di tanto in tanto.

5. Filtra il tè ai funghi/tartufi attraverso un colino o filtro da caffè nell'altra ciotola.

Ora è il momento di preparare una pastella di cacao da aggiungere al tè. Il modo migliore per farlo è trasformare le fave di cacao crudo in una pasta densa. La maggior parte dei cioccolatini acquistati nei negozi contiene pochissimo cacao e subiscono intensi processi di lavorazione, perdendo così gran parte (o la totalità) dei composti attivi presenti nel cacao autentico. Per ottenere i migliori risultati, acquista fave di cacao crudo o tostato in un negozio di alimenti biologici e segui le istruzioni:

6. Usa 30–50 fave di cacao per porzione. Mettile in una busta con chiusura lampo e schiacciale in piccoli pezzi usando un batticarne, un mattarello o un altro oggetto pesante.

7. Disponi le fave schiacciate su una superficie piana ed usa un asciugacapelli per soffiarci sopra delicatamente. Questo faciliterà la separazione delle bucce dalle fave.

8. Metti le fave sbucciate in un macinacaffè e tritale fino ad ottenere una polvere fine. Fallo lentamente e delicatamente ed evita di macinare le fave per troppo tempo, poiché il calore generato dal macinacaffè degraderà i composti attivi nelle fave e le loro proprietà psicoattive.

9. Metti la polvere in un mortaio e pestello e macinala manualmente fino ad ottenere una pasta densa.

10. Mescola la pasta di fave di cacao al tuo tè, dolcifica a piacere ed assapora la bevanda, ammesso che tu possa tollerare il suo sapore profondamente terroso ed amaro e la sua consistenza corposa!

Nota: Se non riesci a trovare fave di cacao crudo, prova ad usare tavolette di cioccolato con il 70–100% di cacao crudo. Sciogli le tavolette a bagnomaria, quindi aggiungi gradualmente il tè ai funghi. Usa una frusta per assicurarti che tutto si amalgami correttamente.

Funghi e cacao: Un antico duo psichedelico azteco

Migliaia di anni fa, gli Aztechi ed altre culture mesoamericane combinavano consapevolmente il cacao (considerato un dono degli dei ed una “pianta maestra”) con il potere trasformativo dei funghi psilocibinici.

Vuoi elevare la tua esperienza psichedelica o potenziare gli effetti di funghi salutari come la criniera di leone, il reishi o il cordyceps? Combinare i funghi che preferisci con gli effetti stimolanti naturali del cacao potrebbe essere la risposta. Del resto, ha funzionato per Aztechi e Maya!

Fonti:

Melzig, M. F., Putscher, I., Henklein, P., & Haber, H. (2000). In vitro pharmacological activity of the tetrahydroisoquinoline salsolinol present in products from Theobroma cacao L. like cocoa and chocolate. Journal of Ethnopharmacology, 73(1–2), 153–159. https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0378874100002919

Nehlig, A. (2013). The neuroprotective effects of cocoa flavanol and its influence on cognitive performance. British Journal of Clinical Pharmacology, 75(3), 716–727. https://bpspubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-2125.2012.04378.x

Adam Parsons
Adam Parsons
Il giornalista professionista del settore cannabico, copywriter ed autore Adam Parsons è un membro di lunga data dello staff di Zamnesia. Incaricato di coprire una vasta gamma di argomenti, dal CBD agli psichedelici e molto altro ancora, Adam crea post per blog, guide ed esplora una gamma di prodotti in continua crescita.
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