Cosa È Il Micelio Nella Coltivazione Di Funghetti Magici
Se avete mai cercato come coltivare voi stessi i funghetti magici, siamo certi che avete letto il termine “micelio” in articoli e forum di discussione. Come altri concetti riguardanti i funghetti magici, può al principio creare confusione. E vista la sua importanza per la coltura dei funghetti, vogliamo darvi un'idea chiara di cosa sia esattamente.
Se apprezzare i funghetti magici è facilissimo, sapere come coltivarli è un pochino più difficile. L'informazione disponibile è piuttosto limitata, e quasi tutta la terminologia suona come un incantesimo alla Harry Potter. Questi termini si riferiscono però molto spesso ad aspetti vitali del processo di crescita dei funghetti.
La comprensione di questo processo e dei differenti meccanismi che vi sono implicati è necessaria per una buona coltivazione e vogliamo perciò renderli chiari. Uno dei termini che potreste aver incontrato è “micelio”, e non senza ragione. Familiarizzarsi col micelio e col ruolo che svolge contribuirà ad aiutarvi nella coltivazione dei vostri funghetti e a saperne di più sulla micologia.
COS'È IL MICELIO?
“Se è tanto importante, forse dovresti spiegare cos'è”. Giusto, chiediamo scusa. Ebbene, il micelio è la parte vegetativa del funghetto magico, quella parte della sua anatomia che svolge la riproduzione asessuata del fungo. Inoltre favorisce la microfiltrazione, assorbendo nutrimento e fungendo da filtro organico per il terreno e l'acqua nel suo ambiente.
Se volete una maniera elementare di capire la sua l'anatomia, considerate il micelio come le “radici” della pianta, e il fungo vero e proprio come il frutto (ciò che in effetti è).
LA FUNZIONE DEL MICELIO
L'abbiamo appena accennato, ma la funzione del micelio è un processo in due fasi. Prima, ricerca le fonti di cibo, che consisterà in un qualche materiale organico nel terreno. Una volta che ha reperito una fonte di nutrimento, secerne un enzima col risultato di scomporre il cibo in parti più piccole. Dopo di che, il micelio riesce meglio ad assumerlo. Oltre ad alimentare il fungo, questo processo serve anche a rigenerare e filtrare il terreno, liberandolo da sostanze contaminanti.
Questa sua proprietà si presta ad un altro impiego di rilievo, oltre a quello di alimentare il fungo: risanamento dell'ambiente e biorisanamento. La biomassa che esso scompone si trasforma in compost, che fornisce dei nutrienti chiave alle piante dell'area circostante. Ciò può essere utile anche quando si fa compostaggio su scala più ampia. Con l'aiuto del micelio, le biomasse diventano compost che viene utilizzato per coltivare cibo, invece che finire semplicemente tra i rifiuti.
COME SI SVILUPPA IL MICELIO
Per capire la natura del micelio, è di aiuto sapere qualcosa sui suoi schemi di crescita e su come il fungo si sviluppa. Per aiutarvi nella visualizzazione, ricordate che i funghetti magici si raggruppano insieme dentro il terreno e sulla sua superficie, e su vari altri substrati.
Le ife, che sono i filamenti che crescono dentro la fonte di nutrimento del fungo, digeriscono altri organismi per ricavarne energia. Cercano alimenti come alberi morti e carcasse di insetti, crescendo a formare reticoli filamentosi. L'insieme del reticolo si chiama micelio.
Il micelio si ramifica a partire da una spora fungina originaria. Questo schema di crescita si avvale di molteplici fonti di nutrimento, ma quando i nutrienti hanno terminato di decomporsi al centro, la parte centrale del cerchio viene trasformata. Finisce poi per lasciare il centro vuoto, mentre i funghi crescono secondo uno schema ad anello intorno a quello spazio. Questo schema viene talvolta chiamato un “anello di fata”. Secondo la leggenda, questi anelli servono da passaggio verso reami magici e ultraterreni.
DIFFERENTI TIPI DI MICELIO
Da come l'abbiamo detto parrebbe che esista un solo tipo di micelio, ma non è così. Parleremo ora di tre tipi distinti, con le loro particolari apparenze e maniere di svolgere la loro funzione naturale.
MICELIO FILAMENTOSO, OVVERO RIZOMORFO
Questo è il tipo di micelio che interessa alla maggior parte dei coltivatori di funghi. Il micelio rizomorfo è facilmente riconoscibile e si presenta tipicamente come un reticolo di filamenti che si estende attraverso il substrato. È capace di spargersi in lungo e in largo, e ispeziona l'area circostante in cerca di condizioni ottimali, prima di comunicare al resto della colonia di estendersi.
I coltivatori che propendono per il rizomorfo asseriscono che questa diffusione rapida ed uniforme porti ad una configurazione ottimale e organizzata dei gambi dei funghi. Fanno anche osservare che questa è la crescita che i funghi compiono solitamente quando spuntano dal substrato. Difatti, se state usando agar per il vostro substrato, proprio per questo motivo il micelio rizomorfo è storicamente il preferito.
MICELIO COTONOSO E LANUGINOSO, OVVERO TOMENTOSO
Nell'insieme, il micelio tomentoso e quello rizomorfo sono più simili che differenti. Detto questo, vanno osservate alcune differenze chiave. La prima e più evidente è il modo in cui sono disposti i filamenti. Con l'aspetto da batuffolo di cotone del tomentoso, potrebbe essere difficile dire se ci siano davvero dei filamenti. Tale apparenza si deve però solamente al fatto che non ha bisogno di spandersi per ottenere i nutrienti che gli occorrono. I filamenti sono sempre là, ma sono semplicemente più sottili e ammassati insieme.
Vi è un certo dibattito riguardo alla valenza del micelio tomentoso rispetto a quello rizomorfo. Alcuni affermano che il primo porti ad un processo di crescita più lento, oltre che dare potenzialmente delle gettate meno abbondanti. Altri postulano invece che non esista nel complesso una reale differenza, e che da entrambi possano ricavarsi buone gettate. Che l'uno sembri prevalere sull'altro dipende principalmente dall'ambiente in cui si sta coltivando. Oltretutto, le colture possono perfino oscillare fra l'uno e l'altro, fornendo in entrambi i casi buoni risultati.
MICELIO AEREO
Mentre si può argomentare che entrambi gli altri possano essere presenti in una coltura sana, il micelio aereo appare soltanto quando le condizioni di crescita non sono ottimali. Sarete in grado di dire che questo si sta verificando quando vedrete filamenti di micelio che si irradiano verso l'esterno invece che estendersi in ampiezza o formare una palla. Ciò può essere spesso confuso con un'infezione batterica, ma quella si segnala per la presenza di ramificazioni invece che di filamenti. Purtroppo, queste possono costituire un impedimento per i vostri funghetti, facendoveli trovare più piccoli e fragili al momento del raccolto.
Il micelio aereo è causato di solito da due fattori: una carenza di ricambio di aria fresca e un ambiente eccessivamente umido. Se riducete la nebulizzazione e fate in modo di procurare aria sufficiente ad impedire un accumulo di CO₂, sarete a posto.
COME DISTINGUERE IL MICELIO DALLA MUFFA
Dunque, siete in grado di distinguere le differenze fra questi tre, ma sono necessarie altre distinzioni. Questa volta si tratta della differenza fra micelio e muffa.
La prima cosa che dovrete guardare sono le alterazioni del colore. Se notate nella vostra vaschetta di fruttificazione dei punti verdi, neri, grigi o blu, questi sono chiari indizi di muffa. Ebbene, punti verdi, neri e grigi sono segni più chiari, mentre dei punti blu possono indicare diverse cose.
Delle piccole macchie blu, per esempio, possono talvolta essere segno di abrasioni del micelio. Queste abrasioni tendono ad apparire quando il micelio sta spingendo contro la vaschetta. Se le macchie sono più ampie e vi si mischiano diversi colori, allora c'è un problema.
Altri indizi sono più difficili da cogliere, e per trovarli sono necessari lente d'ingrandimento e microscopio. Se avete a portata di mano una lente d'ingrandimento, controllate se sulla superficie del vostro micelio appare una specie di testura polverosa. Se la trovate, significa che la vostra coltura è contaminata. Gli sporofori, dal canto loro, sono invece piccoli e simili a peli, con alla sommità una struttura “a bollicina”, e si fondono quasi completamente con il micelio. Sono sostanzialmente invisibili a meno che non impieghiate un microscopio. Possono essere insidiosi, ma non sono impossibili da battere.
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