I 10 Animali Che Amano Lo Sballo
Gli esseri umani hanno sempre avuto una propensione allo sballo e pare che gli animali non siano da meno. L'uomo è sempre alla ricerca di nuovi tipi di sballo con cui divertirsi e sperimentare nuove sensazioni, ma esistono molti animali altrettanto abili
Elefanti - Alcool e Iboga
Gli elefanti sono animali molto intelligenti e socialmente complessi: piangono la morte di un membro della famiglia, provano emozioni come gioia e depressione ed insegnano ai loro figli conoscenze che dovranno essere trasmesse alle future generazioni. Da ciò si può dedurre che gli elefanti possono anche riconoscere quali sostanze sono in grado di indurre particolari effetti, da cui ottenere un determinato "beneficio". Ciò verrà insegnato anche agli esemplari più giovani, in modo che possano seguire tali orme.
Gli elefanti hanno imparato che la frutta estremamente matura e fermentata, come quella dell'albero Marula, provoca uno stato di ebrezza. Anche se l'idea di vedere un elefante in preda ad uno stato di ubriachezza potrebbe risultare piuttosto divertente per alcuni, in realtà è la causa di un problema di alcolismo crescente tra gli elefanti dell'India e dell'Africa.
Inoltre, essendo animali molto intelligenti che interagiscono di frequente con l'essere umano, sono consapevoli che dove c'è l'uomo c'è anche l'alcool. Come potrete immaginare, un elefante ubriaco può essere decisamente pericoloso! Alcune testimonianze narrano di gruppi di elefanti pronti a fare letteralmente razzie, distruggendo villaggi interi colti dall'ira causata dall'astinenza da alcool e con un unico obiettivo: trovare alcool.
Per quel che riguarda le droghe, gli elefanti sono arrivati a comprendere gli effetti provocati dalla pianta Iboga, un potente allucinogeno. Quando riescono a trovarla, ne ingeriscono un quantitativo sufficiente per ottenere sensazioni psichedeliche piacevoli, esperienze che verranno tramandate ai più giovani, diventando così una tradizione di famiglia.
Api - Alcool
Il fatto di essere uno degli animali più dediti al lavoro non vuol dire che pensi esclusivamente ad esso, chi l'avrebbe mai detto, vero? E qual è la sostanza che riesce a scrollare dalle sue spalle lo stress lavorativo? Beh, l'alcool, naturalmente! Gli scienziati hanno scoperto che le api possiedono una sorta di tendenza naturale alla ricerca delle sostanze zuccherine e dolci, come ad esempio i frutti fermentati. Si è studiato in laboratorio questo tipico comportamento, fornendo loro un continuo quantitativo d'alcool, e si è osservato come le api tendono a sviluppare una dipendenza da alcool.
Probabilmente, in natura non possono permettersi di eccedere con l'alcool. rischiando di danneggiare se stesse (la pressione lavorativa che viene imposta a questi insetti per mantenere la colonia è tale da non offrire loro momenti di svago). È molto probabile che esistano addirittura dei buttafiori all'interno della loro società, e non si fa per dire. Il lavoro abituale delle api è quello di tenere fuori dall'alveare parassiti indesiderati, come le vespe. Ciò crea un rifiuto anche verso gli esemplari di api ubriache appartenenti alla colonia, trattenendo fuori dall'alveare gli esemplari ebbri fino a quando non smaltiscono la sbornia. Alcune testimonianze dicono che i più recidivi possono anche ricevere qualche morso alle zampe dalle loro compagne, dato con l'intenzione di dare loro una buona lezione.
Canguri - Oppio
In questi ultimi anni sono cresciute notevolmente le segnalazioni di intrepidi canguri australiani nell'atto di saccheggiare i campi di papaveri medicinali. L'Australia è il principale esportatore al mondo di papavero d'oppio. Circa il 50% di questa pianta viene prodotta in questo paese con lo scopo di approvvigionare le compagnie farmaceutiche produttrici, a loro volta, di medicine come morfina ed altri antidolorifici. Questi coraggiosi marsupiali hanno imparato che questo particolare vegetale agisce in modo diverso rispetto ad una normale fonte di alimento. Alcune testimonianze descrivono come i canguri, ormai sazi di papaveri, passino il resto della loro giornata saltellando in mezzo alla coltivazione, creando una sorta di "cerchi nel grano", in preda agli effetti dell'oppio.
Cavalli - Erba pazza (Locoweed)
La Locoweed, erba pazza, appartiene ad una particolare famiglia delle erbacee che cresce nel Nord America. Si tratta di una droga in grado di alterare lo stato mentale e risulta essere molto gradita dai cavalli. Purtroppo quest'erba ha anche un aspetto negativo: è velenosa. È stato riportato che durante i mesi invernali più rigidi, la Locoweed è una delle poche piante in grado di svilupparsi. Ciò riduce la varietà di erba presente all'interno di un recinto per cavalli, costrigendo così gli animali ad alimentarsi di questa particolare pianta.
Inizialmente l'interesse è esclusivamente nutrizionale, ma presto diventano dipendenti da questa sostanza e la cercano ovunque, ingerendone grandi quantitativi. Il consumo costante dell'erba pazza uccide un cavallo nel giro di pochi anni, obbligando gli allevatori a tenere sempre sotto controllo le zone di pascolo. Il processo di disintossicazione di un cavallo può essere particolarmente pericoloso, molto simile a quello degli esseri umani. I sintomi di astinenza possono mostrare i peggiori comportamenti dell'animale. La maggior parte degli allevatori devono mantenere sedati i cavalli fino a quando il processo di disintossicazione non sia stato completato.
Orsi - Funghi allucinogeni e carburante per aerei
Anche se suona come se fosse un'unico mix esplosivo, queste due sostanze non vengono mai assunte assieme. Vi sono testimonianze che confermano l'ingestione dell'Amanita muscaria da parte degli orsi, con lo scopo di ottenere un effetto psicoattivo. Presumibilmente sono segnalazioni diffuse in Nord America, dove questa varietà di fungo si trova più comunemente. In ogni caso, non esistono prove certe a sostegno di questa tesi riguardante l'alimentazione degli orsi.
Quello che è invece evidente e reale, è l'interesse da parte degli orsi verso il carburante per aerei, in Russia. A quanto pare gli orsi hanno l'abitudine di sniffare le taniche vuote di kerosene e benzina, nelle zone orientali della Riserva Naturale di Kronotsky, all'estremo oriente della Russia. Il carburante serve per i potenti elicotteri usati dai funzionari all'interno delle riserve, ma gli orsi hanno trovato un utilizzo alternativo. Sono stati addirittura ripresi mentre sniffavano con gusto i contenitori e successivamente scavavano profonde buche dove si coricavano appoggiando comodamente la schiena e distendendo le gambe in uno stato di totale torpore narcotico.
Bighorn - Licheni narcotici
Sulle Montagne Rocciose del Canada cresce una varietà molto particolare di lichene, dalle potenti proprietà psichedeliche. A causa della sua rarità, è estremamente difficile da trovare, dato che sembra che richieda decenni per poter crescere su una singola roccia. Tuttavia, sembre che esistano esseri viventi particolarmente interessati a scovare questo raro organismo. Infatti, la pecora bighorn, razza autoctona delle Montagne Rocciose, rischia la propria vita per questa sua tendenza alimentare. L'aspetto più sorprendente è il fatto che questo lichene non possiede nessun tipo di valor nutritivo per queste pecore, per cui queste ultime si impegnano a scovarlo per potersi letteralmente "sballare".
Renna - Amanita muscaria
Le renne sono animali molto resistenti che possono alimentarsi di numerose varietà vegetali per poter sopravvivere. Risulta che l'Amanita muscaria (chiamata volgarmente Fly agaric) sia una delle prelibatezze più amate dalle renne. Tuttavia, questi animali non hanno realmente la capacità di metabolizzare i composti psichedelici dei funghi. Questi erano, invece, fra gli aspetti considerati più importanti dagli sciamani delle terre del nord, che ne facevano uso per ottenere visioni spirituali.
Inoltre, questi stregoni nutrivano le renne con i funghi per successivamente raccogliere la loro urina ed usarla come potente sostanza psichedelica. Inoltre, pare che gli animali riescano a sperimentare qualche sensazione piacevole. Infatti, gli scienziati sostengono che le renne si impegnano a cercare i funghi allucinogeni per tenersi occupate durante i lunghi inverni.
Gatti - Nepitella
La Nepitella, comunemente chiamata erba gatta, sembra avere particolari effetti psicoattivi sui gatti. Il profumo di questa pianta inebria piacevolmente l'olfatto di questi animali che, attirati dal suo odore, si avvicinano, accomodandosi nelle vicinanze, sfregandosi ad essa, annusandola e mangiandone fiori e foglie. Inizialmente è stato osservato un comportamento giocoso provocato da questa pianta, che rende i gatti molto più nervosi (alcuni esemplari sono stati visti inseguire addirittura oggetti immaginari). Tuttavia, quando i composti chimici iniziano a fare il loro effetto, appaiono comportamenti molto più... sensuali.
Questo avviene perchè le sostanze chimiche contenute nella nepitella sono molto simili a quelle presenti nelle urine di un gatto in calore, quando marca il territorio. Ciò che risulta strano è il fatto che la nepitella agisce allo stesso modo su entrambi i sessi, provocando cambiamenti nello stato d'animo, mentre le urine di un gatto in calore hanno effetti solo sulle gatte. È stato osservato come questi animali si contorcano con la schiena appoggiata al suolo, osservando il cielo o il vuoto più assoluto.
Scimmie cappuccino e lemuri - Millepiedi allucinogeni
Sia i lemuri del Madagascar che le scimmie cappuccino del Sud America hanno appreso le proprietà psichedeliche stupefacenti di un particolare esemplare di millepiedi. Molte specie di millepiedi secernono un particolare veleno quando si sentono minacciati. Le scimmie cappuccino ed i lemuri hanno scoperto che strofinando questo millepiedi sul loro corpo si ottiene un ottimo repellente contro i parassiti, ricevendo allo stesso tempo effetti psichedelici.
Tuttavia, nella vita si corrono sempre pericoli, e l'uso costante di questo veleno può essere pagato a caro prezzo (il millepiedi è anche ricco di cianuro). Questo significa che le scimmie ed i lemuri corrono un rischio veramente alto utilizzando i millepiedi, ma quando mai il rischio ha fermato qualcuno?
Giaguari - Ayahuasca (Banisteriopsis caapi)
I giaguari, esattamente come i gatti, ingeriscono sostanze vegetali verdi per forzare il rigurgito, risanando in questo modo il proprio sistema digestivo. Pare, però, che questo grande gatto abbia scoperto qualcosa che non si limita a purificare esclusivamente lo stomaco. Per i giaguari la Banisteriopsis caapi potrebbe essere paragonata all'erba gatta dei nostri amici felini domestici, i quali sembrano non averne mai abbastanza. Questa sostanza psicoattiva spinge i giaguari a rotolarsi nel sottobosco delle foreste pluviali, in uno stato di coscienza alterato, sperimentando veri e propri viaggi psichedelici.
La liana caapi agisce come IMAO (Inibitore della monoamino ossidasi), aumentando i sensi e, se assunta ad alti dosaggi, provocando esperienze psichedeliche. Infatti, tra i vari esseri viventi che assumono la Ayahuasca, il giaguaro è considerato un animale alquanto speciale. Si narra, infatti, che uno sciamano, in possesso di particolari abilità, possa trasformarsi in un giaguaro, un potere molto ambito da alcuni.