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La Relazione Tra I Funghi Allucinogeni E Il Natale
4 min

La Relazione Tra I Funghi Allucinogeni E Il Natale

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Affermare che i funghi allucinogeni abbiano influenzato gran parte di quella che consideriamo la tradizione natalizia potrebbe sembrare solo frutto di un nostro desiderio, ma continuate a leggere e potreste scoprire che dopotutto non è un’idea così stravagante!

Le tradizioni natalizie risalgono a molto tempo fa, fino a San Nicola, alias Babbo Natale, ed oltre. Il Natale è solitamente associato al cristianesimo e, in misura minore, alla Coca-Cola, che si dice abbia dato al Natale la sua colorazione rossa e bianca.

È possibile che le pratiche psichedeliche siberiane abbiano influenzato anche l’immaginario del Natale che conosciamo oggi? Continuate a leggere per scoprire il ruolo che i funghi Amanita muscaria (ovolo malefico) potrebbero aver svolto nella concezione del Natale moderno.

Cosa c’entrano gli psichedelici con il Natale e con Babbo Natale?

Cosa c’entrano gli psichedelici con il Natale e con Babbo Natale?

In apparenza, potrebbe sembrare una forzatura affermare che gran parte dell’iconografia e della narrativa sul Natale abbiano origini psichedeliche, ma un’analisi approfondita potrebbe fugare alcuni dubbi.

Nella pratica tradizionale, gli sciamani dei popoli Koryak e Kamchadal, nell’estremo oriente russo, si vestivano in modo da emulare la particolare colorazione del fungo Amanita muscaria. Questo accadeva il 21 dicembre, solstizio d’inverno che corrisponde al giorno più corto dell’anno, fino al 25 dicembre, quando le giornate cominciano ad allungarsi.

Si racconta che gli sciamani avrebbero usato questo fungo e poi volato su una slitta verso la stella polare, dove avrebbero raccolto informazioni sul prossimo anno. E poi, al ritorno, scendevano attraverso l’apertura in cima alla loro “yurt”, una struttura simile ad una tenda in feltro, attraversata da un camino.

Suona familiare?

Inoltre, i funghi Amanita muscaria hanno la loro famosa colorazione rossa con puntini bianchi. E si dà il caso che anche Babbo Natale abbia gli stessi colori nei suoi vestiti, resi popolari dalla Coca-Cola. E se l’ispirazione per questi colori risalisse a molto tempo prima?

Cos’è il fungo Amanita muscaria (ovolo malefico)?

Cos’è il fungo Amanita muscaria (ovolo malefico)?

L’Amanita muscaria è una specie di fungo che cresce in Europa, Asia e Nord America. Si trova spesso alla base di pini e betulle, con i quali ha una relazione simbiotica. Ne parleremo tra poco.

Esistono diverse varietà di ovolo malefico, alcune delle quali non sono affatto vere Amanita muscaria. Tutte contengono acido ibotenico e muscimolo, che hanno forti proprietà allucinogene, ma questi funghi sono anche intossicanti e velenosi. Per questo motivo, devono essere adeguatamente preparati prima di consumarli. Se vengono mangiati freschi e crudi, probabilmente non causano la morte, ma è possibile ammalarsi gravemente.

L’Amanita muscaria ha una storia di uso religioso all’interno di molte culture, come quelle che abbiano appena menzionato, e anche quella del popolo Sami del nord Europa. Il consumo di ovolo malefico per scopi psichedelici è tradizionalmente associato alle renne. Tutto diventerà più chiaro fra poco.

A causa della sua relazione simbiotica con le radici di pino e betulla, l’Amanita muscaria non può essere coltivata, ma solo raccolta in natura.

Quali sono gli effetti dell’Amanita muscaria?

Quali sono gli effetti dell’Amanita muscaria?

Gli effetti dell’ovolo malefico sono numerosi e differenziati. Questo dipende in parte da come si preleva il fungo.

Il muscimolo è un composto attivo dei funghi Amanita muscaria che sembra avere effetti sul GABA. Ciò significa che colpisce i recettori GABA del cervello e pertanto, pur essendo un fungo allucinogeno, è diverso dai classici psichedelici che tendono ad agire sui recettori 5-HT2A della serotonina.

Questi sono i principali effetti del muscimolo:

  • Sinestesia
  • Sogni vividi
  • Delirio
  • Stati di trance
  • Nausea
  • Euforia
  • Sedazione/stimolazione (può avere effetti contrastanti)
  • Esperienze di distacco dal proprio corpo
  • Contrazioni muscolari e tremori

Gli effetti raggiungono il picco dopo 3 ore dall’assunzione e durano tra 10 e 24 ore.

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4 modi in cui i funghi allucinogeni hanno potenzialmente influenzato il Natale

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È probabilmente ormai chiaro come questi funghi ed i loro utilizzi possano aver influenzato il Natale moderno, ma andiamo un po’ più nel dettaglio.

Renne volanti (e nasi rossi)

Per evitare gli effetti velenosi dei funghi Amanita muscaria, alcune culture li davano da mangiare alle renne per poi bere la loro urina.

Come mai? Perché le renne sono immuni agli effetti tossici dei funghi ed il loro organismo passa il muscimolo nelle urine. Quindi, chi beve l’urina delle renne può sperimentare tutti gli effetti di questo composto psicoattivo senza subire gli effetti avversi del fungo.

Per questo motivo, la renna, animale fondamentale per l’esistenza di molte di queste culture, venne anche associata al consumo di funghi allucinogeni, e quindi alle cerimonie del solstizio d’inverno.

Un’ipotesi un po’ più forzata, ma comunque plausibile, riguarda il famoso naso rosso della renna Rudolph, che si ritiene sia stato ispirato dall’Amanita muscaria.

Funghi psichedelici e solstizio d’inverno

Come già detto, queste pratiche erano caratteristiche del solstizio d’inverno, che coincide con il Natale.

È generalmente accettato che il cristianesimo abbia adottato il 25 dicembre come data di nascita di Gesù poiché rappresentava la venuta del nuovo anno e di giornate con più luce.

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Il Funghishop di Zamnesia offre un’ampia varietà di tartufi allucinogeni, kit per la coltivazione di funghi, impronte di spore ed altro ancora.

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Amanita muscaria sotto l’albero di Natale

Come accennato in precedenza, questi funghi hanno una relazione simbiotica con le radici di pini e betulle. Possono infatti crescere solo sopra le radici di alcune specie di alberi.

In alcune culture che utilizzavano questi funghi, anche i pini erano venerati per la loro notevole altezza e dimensione, e talvolta chiamati “alberi della vita”. Ai piedi degli alberi della vita si raccoglieva il dono del fungo Amanita muscaria.

Questo fatto ricorda qualcosa? Può essere una coincidenza, ma la tradizione potrebbe essersi trasformata nell’usanza moderna di portare i pini in casa come alberi di Natale ed ammucchiare i regali sotto questa pianta. Invece di mandare i bambini a raccogliere l’Amanita muscaria, oggi regaliamo loro i giocattoli che deponiamo alla base dell’albero.

Inoltre, un altro modo di ridurre la tossicità di questi funghi è l’essiccazione. Un metodo per essiccarli consisteva nell’appenderli ai rami dei pini e lasciarli asciugare all’aria aperta. Oggi invece appendiamo palle ed angeli di plastica.

Calze accanto al fuoco

I funghi di Amanita muscaria venivano essiccati anche all’interno di calze appese sopra un fuoco. Un’immagine simile a quella di una calza appesa accanto ad un caminetto in attesa della visita di Babbo Natale.

Sciamani su slitte

Queste leggende si sono mescolate alle tradizioni nordiche e ne nacque una versione in cui Odino avrebbe viaggiato attraverso il cielo stellato su una slitta trainata da un cavallo gigante. Da questa slitta fuoriuscivano goccioline di sangue, e dai punti in cui queste goccioline cadevano sarebbero cresciuti i funghi Amanita durante la stagione successiva.

Amanita muscaria e Natale: Realtà o finzione?

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È difficile dire quanto queste tradizioni abbiano influenzato l’immaginario moderno del Natale, ma non possiamo pensare che non abbiano avuto alcuna influenza. È noto che queste tradizioni abbiano attraversato l’Europa centrale in varie forme, quindi è molto probabile che alcuni loro elementi siano stati incorporati in altre pratiche tradizionali associate al solstizio d’inverno e siano diventate inseparabili dal Natale quando i festeggiamenti di questo periodo dell’anno sono diventati più popolari.

Tuttavia, non tutti sono d’accordo con queste affermazioni. Lo storico Ronald Hutton sospetta che alcuni elementi siano stati amplificati per adattarsi ad una narrazione specifica. Hutton sostiene che il consumo di funghi Amanita muscaria non era in realtà così comune come molti affermano e che gli sciamani non indossavano abiti rossi e bianchi.

Altri studiosi non sono d’accordo su questo, perciò l’argomento è ancora molto dibattuto.

Dove si può trovare l’Amanita muscaria?

Dove si può trovare l’Amanita muscaria?

L’ovolo malefico si può trovare tra pini, betulle ed abeti. Appare all’inizio dell’autunno e persiste fino alle prime gelate, proprio come la Psilocybe semilanceata.

Se decidete di raccoglierli di persona, informatevi prima. Molti funghi possono essere pericolosi se ingeriti, inclusa l’Amanita muscaria. Prima di mangiarlo, assicuratevi di sapere esattamente cosa avete raccolto e come prepararlo.

Buona fortuna!

Max Sargent
Max Sargent
Max scrive da oltre un decennio e negli ultimi anni si è dedicato al giornalismo sulla cannabis e la psichedelia. Scrivendo per aziende come Zamnesia, Royal Queen Seeds, Cannaconnection, Gorilla Seeds, MushMagic ed altre, ha acquisito ampia esperienza in questo settore.
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