L’Intersezione Tra Cannabis E Cultura Dello Skateboard

Il fascino dello skateboard trascende tutte le etnie, le età e le origini. È un vero e proprio crogiolo di culture. Dalla musica all’arte, dai videogiochi alla moda, questo sport ha un grande fascino per molti ed anche la cannabis ha svolto un ruolo importante e variegato nella storia e nella cultura dello skateboard. Ti potrebbe venire in mente l’immagine dello stoner stereotipato degli anni 2000, ma c’è molto di più nella relazione tra skateboard e cannabis. Scopriamola!

Le origini della cultura dello skateboard

Come ha fatto la cannabis a ricoprire un ruolo così importante nella comunità dello skateboard? Dalla sua nascita in California agli eventi olimpici, c’è molto da scoprire nella storia di questo sport. Quale modo migliore per iniziare se non dalle sue origini?

Dai surfisti californiani alla convergenza tra hip-hop e skateboard

Si pensa che gli skateboard siano stati inventati già negli anni ’40 dai surfisti californiani per esercitarsi sulle strade quando le onde del mare non erano adatte al surf. Lo skateboard come lo conosciamo oggi era originariamente chiamato “sidewalk surfing” proprio per questo motivo, ma il numero di persone interessate a questo sport è rapidamente aumentato oltre la cerchia dei surfisti della costa occidentale. A metà degli anni ’80, lo skateboard ha vissuto una rinascita globale e molte persone appartenenti a culture diverse, in particolare all’hip-hop, hanno iniziato la pratica di questo sport.

Lo skateboard ha lasciato il segno nel mondo dell’hip-hop soprattutto sulla costa orientale, dove si praticava in città come New York, Washington e Portland. In breve tempo, per molte persone l’hip-hop è diventato sinonimo di cultura della cannabis e da questo momento l’opinione pubblica inizierà a percepire una relazione tra skateboard e cannabis.

Un hobby intergenerazionale

Potresti pensare che lo skateboard piaccia solo a giovani ed adolescenti, ma non è del tutto vero. Basta guardare alcuni skater di fama mondiale come Tony Hawk e Steve Caballero, due atleti che sono saliti alla ribalta negli anni ’80 e che continuano a stupire con lo skate anche dopo i 50 anni.

Gli skater professionisti sono senza dubbio un’eccezione alla regola, ma ti basta visitare lo skate park più vicino per vedere un mix di età, culture ed etnie. Per quanto riguarda il consumo di cannabis, molti skater più anziani non permettono ai minorenni di fumare. Tra gli skater esiste senza dubbio un enorme senso di comunità e tutti cercano di prendersi cura di chi potrebbe aver bisogno di aiuto.

I benefici della cannabis nello skateboard

Tutti conosciamo gli effetti della cannabis, ma come influenzano il mondo dello skateboard? Fumare erba ha un impatto positivo o negativo su uno sport che richiede equilibrio e movimenti precisi? Ci sono diverse scuole di pensiero.

Cannabis per la creatività ed il recupero

La cannabis è ben conosciuta per i suoi effetti sulla creatività e questo vale anche in combinazione con lo skateboard. Fumare cannabis e pianificare la tua prossima sessione di skate potrebbe aprirti un mondo completamente nuovo di possibilità che non sapevi nemmeno esistessero. Naturalmente, questa è un’opinione molto soggettiva. Come accade spesso con l’uso di cannabis, l’esperienza può variare notevolmente da persona a persona.

Non è un segreto che la cannabis possa aiutare a rilassare e lenire i muscoli. Usarla dopo una sessione ad alta intensità fisica può aiutare gli skater nel recupero. Lo skater professionista ed atleta olimpico Nyjah Huston è uno dei testimoni dei benefici della cannabis, dato che la usa per facilitare il sonno e per rasserenare la mente dopo le lunghe giornate sullo skateboard.

Non tutti gli skater amano la cannabis

Sebbene non sia necessario andare lontano per trovare numerosi sostenitori dell’uso di cannabis con lo skateboard, molti altri sono contrari per vari motivi. Come accennato, lo skateboard è uno sport fisicamente impegnativo che richiede equilibrio, precisione e resistenza. Molti skater evitano di usare cannabis perché potrebbe seriamente compromettere tutte queste qualità.

Al contrario, molti skater professionisti come Elissa Steamer e Andrew Reynolds hanno fatto affidamento sull’uso di cannabis (così come di altre sostanze) durante la loro carriera, ma hanno scoperto che, sebbene inizialmente gli effetti fossero positivi, in seguito sono diventati molto dannosi per la loro progressione in questo sport. Al posto della cannabis ad alto THC, alcuni skater come Tony Hawk preferiscono usare varietà con solo CBD per sperimentare gli effetti non inebrianti che offre il cannabidiolo.

Uso della cannabis nella cultura dello skateboard

A questo punto, avrai capito che l’uso della cannabis nello skateboard è qualcosa di controverso e piuttosto complesso che vede opinioni sia a favore che contro. Tuttavia, molti dei pregiudizi nei confronti dell’uso di cannabis provengono da fonti esterne alla comunità degli skater, poiché molti credono ancora all’immagine stereotipata dello “skater sballato”.

Uscire dallo stereotipo dello “skater sballato”

Molte persone che non conoscono la cultura dello skateboard non vedono di buon occhio gli skater. A causa di una scarsa comprensione di questo sport e di una mentalità antiquata, gli skater vengono in genere visti come vandali che causano problemi nelle strade. E questo accade anche senza aggiungere l’elemento cannabis.

In breve, molti tendono a disprezzare gli skater a causa dell’ignoranza e della mancanza di comprensione di questo sport. Come abbiamo detto, lo skateboard richiede molta fisicità e capacità atletiche, e non tutti sono tagliati per questo. L’uso di cannabis è puramente una questione di preferenze personali piuttosto che un componente essenziale della cultura dello skateboard. E finora abbiamo sentito molte opinioni sia favorevoli che contrarie.

Le Olimpiadi e la cannabis come sostanza dopante

Basta guardare alle Olimpiadi per avere ancora più evidenza del fatto che questo sport sia molto lontano dallo stereotipo dello skater sballato. Dal 2016, lo skateboard è stato ufficialmente riconosciuto come sport olimpico, ma non sono mancate le polemiche, insieme ad una sospensione di sei mesi per Cory Juneau. Tutti gli atleti olimpici devono sottoporsi a test antidroga, compresi gli skater, e Cory Juneau è risultato positivo al THC. È stato quindi escluso dalle competizioni per sei mesi, periodo poi ridotto a tre mesi.

L’inclusione di questo sport nelle Olimpiadi è stata osteggiata da molti skater radicali, che hanno visto questa decisione come un’offesa alla comunità ed alla cultura originaria dello skateboard. Ad una domanda su skateboard, cannabis ed Olimpiadi, lo skater Tas Pappas ha dichiarato: “Io credo davvero che si vada meglio sobri, ma ho conosciuto ragazzi che non riuscivano ad andare sullo skate se non erano sballati, quindi non so come funzioni realmente”.

Skate e cannabis: Niente di meglio che un fakie ed una canna

Non esiste un modo giusto o sbagliato per affrontare la relazione tra cannabis e skateboard. Dipende principalmente dalle preferenze personali e dagli effetti che si cercano. Non si può negare che le qualità lenitive e creative della cannabis attraggano molti skater, ma questi effetti non risultano positivi per tutti. Nel complesso, questa relazione dovrebbe essere considerata con mente aperta, soprattutto da parte di chi la vede dall’esterno, ed è importante ricordare che la libertà di scelta e di espressione personale sono alla base della cultura dello skateboard.

Adam Parsons

Il giornalista professionista del settore cannabico, copywriter ed autore Adam Parsons è un membro di lunga data dello staff di Zamnesia. Incaricato di coprire una vasta gamma di argomenti, dal CBD agli psichedelici e molto altro ancora, Adam crea post per blog, guide ed esplora una gamma di prodotti in continua crescita.

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