Come Aumentare I Livelli Di Alcaloidi Nei Cactus Mescalinici
Coltivare cactus mescalinici è un'attività piuttosto semplice e può offrire un'esperienza spirituale davvero appagante. Ma è possibile aumentare i livelli di mescalina nei cactus San Pedro o nel peyote? Se sì, in che modo? Scoprite tutto ciò che c'è da sapere su come ottimizzare il contenuto di alcaloidi nei cactus mescalinici.
In natura, esistono diversi tipi di piante e funghi (e persino qualche anfibio), capaci di produrre molecole dagli effetti psicoattivi per gli esseri umani. Molte di queste specie, inclusi certi tipi di cactus, sono state utilizzate nelle pratiche religiose e spirituali di varie culture in tutto il mondo. In America centrale e meridionale, e nella parte sud-occidentale degli Stati Uniti, crescono spontaneamente varie specie di cactus contenenti l'alcaloide mescalina, sostanza allucinogena molto utilizzata nei rituali sciamanici.
I cactus mescalinici sono abbastanza facili da tenere in casa, e molti coltivatori potrebbero domandarsi come aumentare la potenza di queste piante, per un risultato ottimale. Sebbene molte delle tecniche per stimolare la produzione di alcaloidi siano basate su prove aneddotiche, alcuni coltivatori ne confermano l'efficacia. Proseguite la lettura per scoprire come amplificare la potenza dei cactus mescalinici.
Cosa sono gli alcaloidi e perché sono così importanti?
Per capire come aumentare il contenuto di mescalina nei vostri cactus, dovete prima comprendere il ruolo degli alcaloidi. Gli alcaloidi appartengono ad un'ampia categoria di molecole, alcune delle quali possono interagire con l'organismo umano in modo significativo. Alcuni alcaloidi agiscono come dei farmaci, generando effetti intensi. In realtà, il primo alcaloide isolato ed identificato è stato la morfina, un oppiaceo molto noto e potente.
Anche la mescalina è un potente alcaloide, presente principalmente nei cactus peyote e San Pedro. Questi cactus sono stati consumati per millenni durante le cerimonie sciamaniche in diverse aree dell'America centrale per via dei loro intensi effetti psichedelici.
L'importanza dei fattori stressanti esterni
L'esatto ruolo della mescalina e degli alcaloidi presenti nei cactus peyote, San Pedro, Torcia Boliviana ed altri non è ancora del tutto chiaro. Ad ogni modo, si ritiene che gli alcaloidi vengano prodotti da queste specie vegetali come difesa contro i predatori. Anche se gli esseri umani possono ingerire i cactus intenzionalmente per sballarsi, molti animali alla ricerca di cibo potrebbero essere dissuasi dal mangiarli per evitare gli intensi effetti psicoattivi.
Di conseguenza, è probabile che i fattori stressanti esterni favoriscano la produzione di alcaloidi nei cactus mescalinici.
Come aumentare i livelli di alcaloidi nei cactus mescalinici
Quindi, come fare per aumentare il livello di alcaloidi nei cactus contenenti mescalina?
Una piccola avvertenza: nessuno dei seguenti metodi è stato testato o collaudato rigorosamente. Molte tecniche si basano su testimonianze aneddotiche, recenti o risalenti a tradizioni antichissime. Infine, quasi tutti i metodi si basano sul presupposto che la produzione di alcaloidi sia una reazione spontanea ad uno stress ambientale.
Stress meccanico (mutilazione)
Questa tecnica ha un nome brutale, e alcuni la considerano particolarmente violenta. Le lacerazioni, le mutilazioni e, più in generale, qualsiasi danno al cactus simuleranno l'attacco di un predatore, generando stress per la pianta. Secondo la teoria prevalente, la mescalina viene prodotta per allontanare i predatori, quindi è logico supporre che il cactus sottoposto a tali aggressioni inizi ad aumentare la produzione di mescalina per difendersi.
Se optate per questa soluzione, dovrete procedere con moderazione. Qualunque sia lo strumento scelto per danneggiare il cactus, assicuratevi di sterilizzarlo accuratamente. Un graffio superficiale potrebbe effettivamente stimolare la produzione di alcaloidi, ma un taglio profondo può causare un'infezione fatale. Evitate anche di danneggiare eccessivamente la pianta asportando intere porzioni della sua struttura.
Se questo metodo vi sembra troppo cruento, avete altre opzioni a disposizione.
Bisturi
Livelli di sostanze nutritive
I cactus hanno bisogno di varie sostanze nutritive per produrre gli alcaloidi. Di conseguenza, un nutrimento adeguato permetterà alle piante di aumentare i propri livelli di mescalina. L'eccessiva somministrazione di sostanze nutritive (grave errore spesso commesso dai coltivatori) potrebbe addirittura risultare vantaggiosa e stimolare la produzione di alcaloidi.
In particolare, l'azoto potrebbe impedire l'assorbimento di acqua da parte del cactus, se somministrato in grandi quantità. Questo è un modo indiretto per privare le piante dell'acqua, e sottoporle a stress. Anche in questo caso, è importante agire con cautela. Lo stress potrebbe aumentare la produzione di alcaloidi, ma anche danneggiare o persino uccidere le piante. Somministrando nutrimento in eccesso, potreste causare una bruciatura da nutrienti, impedendo al cactus di alimentarsi correttamente. Se scegliete questo metodo, fornite alle piante piccole dosi aggiuntive di nutrimento, senza esagerare!
Ombra completa
Un antico metodo, usato dagli sciamani dell'America centrale, consiste nel lasciare le piante di cactus all'ombra, per qualche settimana o per un'intera stagione (primavera ed estate), prima di consumarle. Oggi, i cactus possono essere lasciati all'ombra mentre sono ancora in fase di crescita, ma in passato, dopo essere state prelevate da esemplari selvatici, le talee venivano lasciate all'ombra per qualche tempo prima di essere consumate.
In pratica, questo metodo interrompe il processo di fotosintesi della pianta, causando stress.
Privazione dell'acqua
Interrompere la somministrazione di acqua è un altro modo per stressare il cactus mescalinico. Come con la privazione della luce, alcuni coltivatori si astengono dall'annaffiare la pianta per un'intera stagione prima di consumarla, aumentando lo stress durante la fase finale di sviluppo del cactus. Questa tecnica simula un periodo di siccità e potrebbe favorire la produzione di mescalina.
Età e dimensioni del cactus
Gli ultimi due metodi, ovvero l'ombra e la privazione dell'acqua, possono essere applicati solo quando il cactus è maturo e quasi pronto per essere consumato. Ovviamente, gli esemplari privati della luce o dell'acqua fin dal principio non riusciranno a crescere e alla fine moriranno.
Pertanto, dovete innanzitutto lasciare che il vostro cactus raggiunga dimensioni adeguate. Durante l'ultima fase dello sviluppo, potrete sottoporlo a stress per aumentare il più possibile i livelli di alcaloidi, e successivamente tagliarlo e consumarlo.
Nota: I cactus più anziani tendono ad essere più robusti rispetto agli esemplari giovani, ma anche le dimensioni contano. Di solito, i cactus più piccoli contengono una maggior quantità di mescalina rispetto a quelli grandi. Di conseguenza, indurre un cactus a crescere il più possibile non è necessariamente una soluzione efficace per aumentare la concentrazione di mescalina. Tuttavia, un cactus di dimensioni notevoli potrebbe contenere una dose complessiva di mescalina superiore a quella di un esemplare più piccolo.
Doping chimico
Un metodo più moderno consiste nell'iniettare direttamente nel cactus il precursore necessario per la produzione di mescalina, in modo che si trasformi nel prezioso alcaloide.
Spiegheremo la procedura dettagliatamente nei paragrafi successivi.
Nota: Questo metodo prevede l'utilizzo di sostanze sottoposte a restrizioni e difficilmente reperibili, quindi per alcuni potrebbe non rappresentare un'opzione valida.
Come dopare chimicamente un cactus mescalinico
Se riuscite a procurarvi tutta l'attrezzatura necessaria, dopare il cactus sarà piuttosto semplice. In pratica, questa procedura introduce nel cactus il precursore chimico necessario per sintetizzare la mescalina. Ecco come.
Strumenti
- Siringa
- Acido cloridrico
- Sostanza dopante: dopamina (ideale) o un mix di tiramina e dopa
Istruzioni
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Interrompete la somministrazione di acqua alla pianta per almeno due settimane per aumentare l'assorbimento della soluzione dopante.
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Preparate una soluzione composta da dopamina e acido cloridrico (.05 N). In alternativa, sostituite la dopamina con tiramina e dopa, ed il cactus li trasformerà prima in dopamina, e successivamente in mescalina.
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Iniettate 5ml di soluzione nella pianta. Circa 2,5ml dovrebbero essere introdotti alla base del cactus, vicino alle radici. Il resto va distribuito su tutte le parti carnose della pianta. Procedete con attenzione, e lasciate l'ago inserito per qualche secondo per favorire l'assorbimento.
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Attendete 4–8 settimane prima di consumare il cactus. La pianta dovrà metabolizzare le molecole, quindi è preferibile non stressarla ulteriormente durante questo periodo. Trattate la pianta con cura per favorirne la crescita. Avete già inserito le sostanze desiderate: non è necessario stimolare la pianta a produrle.
- Potete ripetere la procedura a vostro piacimento, ogni 6–8 settimane, per ottimizzare il risultato finale.
Come testare i livelli di alcaloidi in un cactus mescalinico
Sfortunatamente, misurare con precisione il contenuto di alcaloidi in un cactus mescalinico è abbastanza complicato. È possibile utilizzare varie tecniche di estrazione, ma molte sono eccessivamente complesse e sofisticate.
Detto questo, avete due opzioni.
In primo luogo, potete ingerire una piccola porzione di cactus, valutarne gli effetti, ed usare questa informazione come punto di riferimento. In realtà, questo è il metodo più utilizzato da chi coltiva sostanze psicoattive in casa—che si tratti di cannabis, funghi allucinogeni o cactus mescalinici.
La seconda tecnica viene utilizzata anche dagli sciamani dell'America centrale. Alcuni ritengono che la tonalità di verde più o meno scuro della parte carnosa del cactus riveli una maggiore o minore concentrazione di mescalina. Non è chiaro se questa teoria sia effettivamente valida, ma è comunque supportata da alcune prove aneddotiche.
Una contro-argomentazione alle tecniche di stress sui cactus mescalinici
Ora sapete come stressare i vostri cactus per cercare di aumentare la produzione di mescalina! Sfortunatamente, non abbiamo la certezza che tali metodi siano davvero efficaci.
A tal proposito, esiste una diversa scuola di pensiero, secondo la quale il cactus consumato per scopi spirituali dovrebbe essere trattato con il massimo rispetto per ottenere un'esperienza psichedelica piacevole e positiva.
Questo concetto si basa su due principi. Il primo suggerisce che la pianta e l'esperienza psicoattiva siano senzienti, e possano variare in base a come vengono gestiti. Il secondo è più simbolico: dopo essere stato ingerito, un cactus trattato con cura e devozione potrebbe fornire effetti più piacevoli rispetto ad un cactus ripetutamente stressato e mutilato per aumentarne la potenza.
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