Cosa Fare Se Le Piante Di Cannabis Non Fioriscono
Le vostre piante di cannabis non fioriscono e non sapete perché Affronteremo i problemi più comuni, vi forniremo alcune semplici soluzioni e vi daremo altre indicazioni lungo il cammino. Procediamo!
Avete coltivato le vostre piante di cannabis in crescita vegetativa per diverse settimane, curando attentamente ogni loro necessità. Le avete annaffiate, concimate, esposte alla luce e protette dai danni, ma non si sono ancora decise a mostrare i primi pistilli. Cosa deve fare un coltivatore in questi casi?
Questa guida vi aiuterà ad affrontare alcuni dei problemi di fioritura più comuni, affinché possiate aiutare le vostre piante a produrre grandi cime ricoperte di resina.
SIETE SICURI CHE SIANO FEMMINE?
Che domanda stupida, vero?! E se invece fosse un maschio e non lo sapete? In questi casi, qualunque cosa facciate, non produrrà mai cime.
Una pianta di cannabis maschio è facile da riconoscere una volta che inizia a mostrare il suo sesso. Osservate i nodi dove le foglie e i rami laterali emergono dal gambo principale. Le piante di sesso femminile sviluppano piccoli pre-fiori, mentre quelle di sesso maschile sacchi pollinici. Sono difficili da distinguere appena spuntano, ma, dopo un paio di giorni, dai pre-fiori fuoriescono due piccoli stimmi simili a peletti. I sacchi pollinici continueranno invece a moltiplicarsi, fino ad assumere l'aspetto di piccoli grappoli d'uva verde.
Ma aspettate un minuto! Io avevo comprato dei semi femminizzati! Questi semi vengono ibridati attraverso tecniche di femminizzazione molto affidabili da cui si ottengono semi che daranno vita a piante femmina nel 99,9% dei casi. Se da una confezione di semi femminizzati dovesse svilupparsi qualche esemplare maschio, o avete vinto la lotteria della sfortuna e rientrate in quella piccola categoria dell'0,1%, o c'è stato un errore nella fase di confezionamento ed alcuni semi regolari sono stati mescolati con quelli femminizzati. A tutti capita di sbagliare, per cui siate cauti e verificate sempre il sesso delle vostre piante, a prescindere da cosa avete comprato.
SONO AUTOFIORENTI?
Le vostre piante possiedono una genetica autofiorente? State cercando di farle fiorire sotto 24 ore di luce continua? Se così fosse, provate ad impostare 18 ore di luce al giorno e 6 di buio. Le autofiorenti "old school", con un'alta percentuale di genetica ruderalis, avviano un'esuberante fioritura dalla terza settimana dopo la germinazione, anche quando le luci sono accese tutto il giorno. Tuttavia, i breeder hanno risposto alla crescente domanda di varietà autofiorenti più potenti e produttive riducendo il numero di geni ruderalis nelle autofiorenti di nuova generazione. È semplice matematica e scienza. Aumentando i geni ruderalis, i requisiti di oscurità diminuiscono insieme al THC e alle rese produttive. Riducendoli, invece, accade l'esatto contrario.
Se state coltivando varietà fotoperiodiche nello stesso ambiente delle autofiorenti, non preoccupatevi di ridurre le ore di luce da 24 a 18. Le piante non subiranno alcun danno, anzi, potrebbero addirittura beneficiarne. Se anche dopo due settimane di ciclo di luce 18/6 non si dovesse intravedere nemmeno un pistillo, le vostre piante sono molto probabilmente fotoperiodiche e non autofiorenti. Anche in questo caso, gli errori possono capitare.
SONO FOTOPERIODICHE?
Le piante di cannabis fotoperiodiche non fioriscono fino a quando non ricevono almeno 12 ore al giorno di oscurità ininterrotta, a prescindere dalla loro grandezza o età. I coltivatori professionisti sfruttano queste regole della natura per tenere in vita le loro migliori piante madri in stato vegetativo per anni, per una produzione continua di cloni. La maggior parte delle piante inizia a sviluppare i primi fiori tra i 10 giorni e le 3 settimane dall'inizio del nuovo programma d'illuminazione 12/12, e vi spieghiamo il perché.
Quando le luci sono accese, le piante di cannabis fotoperiodiche producono un fitocromo che reagisce alla luce rossa e un fitocromo che reagisce a quella rosso-lontana. Quando le luci sono spente, il fitocromo di luce rosso-lontana si converte reagendo solo al rosso. Quando il numero di fitocromi di luce rossa supera quello di rosso-lontana nelle giuste quantità, la pianta inizia a fiorire. Per avviare questo processo, alcuni coltivatori spengono completamente le luci e sottopongono le loro piante alla massima oscurità per 36 ore prima di impostare il timer su 12/12.
I tempi richiesti da una pianta per fiorire e completare la formazione delle cime dopo essere stata esposta a 12 ore di luce e 12 di buio non dipendono esclusivamente dalla varietà. Ciò che fa davvero la differenza è quanto manterrete in crescita vegetativa le vostre piante. Potete forzare la loro fioritura a qualsiasi età, addirittura farle crescere con un ciclo 12/12 subito dopo la germinazione, quando sono ancora nello stadio di plantula. Ma in generale, più la pianta è giovane e più tempo ci metterà a produrre fiori. Se le piante vengono invece lasciate crescere per circa 6 settimane, tempo sufficiente per rilevare in modo naturale il loro sesso, saranno subito pronte per avviare la loro fioritura non appena saranno esposte a meno ore di luce, e i primi pistilli si potranno intravedere dopo appena 7 giorni.
Se state coltivando varietà sativa pure, o quasi, e dopo 3 settimane di illuminazione 12/12 non sono ancora fiorite, provate ad impostare per una settimana un ciclo di luce 11/13, o anche 10/14, e verificate i possibili cambiamenti. Le sativa autoctone che crescono in natura si sono evolute vicino all'equatore, dove la giornata più lunga dell'anno non è molto diversa da quella più corta, e spesso richiedono tempi di fioritura piuttosto lunghi (in alcuni casi fino a 14 settimane). Le sativa possono essere piante ostinate, ma di solito richiedono qualche ora in più di buio rispetto alle indica o agli ibridi.
LA FASE OSCURA È DAVVERO BUIA?
Un'altra domanda stupida, vero? Certo che è buio, le luci sono spente! Tuttavia, alcune varietà sono così sensibili alla luce che, se non si usa un timer per accendere e spegnere le luci ogni giorno alla stessa ora, potrebbero crescere con meno vigore e non avviare la fioritura.
Se il timer è impostato correttamente e funziona a dovere, verificate che non ci siano infiltrazioni di luce. Alcune varietà le tollerano, ma altre vanno in tilt non appena percepiscono qualche raggio di luce vagante. Il vostro armadio di coltivazione è nuovo di zecca? Quasi tutti, anche quelli più costosi, possono avere qualche fuga di luce da qualche parte. Spegnete la luce della stanza ed accendete quella dell'armadio. Controllate attentamente ogni angolo e con del nastro adesivo sigillate tutti i punti dove vedete brillare della luce. Non dimenticatevi la parte superiore e le cerniere. Mantenere spente le luci della stanza in cui si trova l'armadio può aiutare, così come accendere le luci di giorno e spegnerle di notte.
Siete così fortunati da avere un'intera stanza adibita alla coltivazione? Chiudetevi dentro con le luci spente in pieno giorno. Osservate se dalle finestre oscurate, dalla porta o da qualsiasi altra parte si intravede qualche raggio di luce. Infine, mettete un lucchetto sulla porta. Gli sguardi curiosi potrebbero dare una sbirciata nelle ore di fase oscura delle vostre piante.
Se poi volete essere davvero sicuri, allora coprite anche tutti i dispositivi elettronici presenti nello spazio di coltivazione, come ad esempio la luce emessa dagli indicatori LED, ma anche da timer digitali, termostati, termometri, ventilatori o qualsiasi altro oggetto alimentato a corrente elettrica.
CONSIGLI PER FORZARE LE PIANTE DI CANNABIS A FIORIRE ALL'APERTO
Se state coltivando all'aperto, non dovreste preoccuparvi troppo della luce disponibile. Madre Natura si prende cura di tutto per voi. Seminando in primavera, le piante inizieranno a mostrare i primi fiori ad agosto, poco dopo il solstizio d'estate, e saranno pronte per essere raccolte durante l'autunno.
Tuttavia, potete far fiorire prima le vostre piante. Il modo più semplice è coltivare le autofiorenti. Le manovre per montare un telo o un qualsiasi altro rivestimento sopra le piante per oscurarle completamente durante 12 ore al giorno non sono così semplici. I coltivatori con un budget limitato dovranno prestare molta attenzione all'orologio, in modo da poter mettere e togliere il telo in base ad un preciso programma. Chi invece può permetterselo, esistono sistemi automatici che lo faranno per voi.
Se vivete in una zona il cui clima è abbastanza caldo da poter seminare marijuana all'aperto tra fine inverno ed inizio primavera, dovete sapere cos'è la rivegetazione. Siccome le piante stanno ricevendo poca luce in queste prime settimane primaverili, potrebbero avviare la loro fase di fioritura, per poi interromperla e tornare allo stadio vegetativo non appena le ore di luce solare aumenteranno. Potete farlo artificialmente anche con le vostre piante coltivate indoor. Dopo il raccolto, lasciate un po' di foglie attaccate alle piante e riaccendete le luci. Provateci ed osservate i risultati!
SAPETE RICONOSCERE L'ASPETTO DI UNA GIOVANE INFIORESCENZA?
Questa è senza ombra di dubbio la domanda più stupida che si possa porre ad un coltivatore esperto. Tuttavia, i principianti potrebbero non essere in grado di distinguere i primi segni di una cima rispetto al resto della pianta. All'inizio, può essere difficile per un occhio non allenato vedere dove finiscono le foglie ed iniziano i fiori. Nelle fasi iniziali, non c'è nulla che assomigli neanche lontanamente alle spettacolari immagini pubblicate su internet.
Con una buona dose di pazienza, colture composte solo da piante femmina ed un ciclo luce/buio ben impostato, vi accorgerete presto delle evidenti differenze tra i piccoli peletti bianchi e le foglie circostanti. Dopo pochi giorni, si formeranno i calici che inizieranno a gonfiarsi, mentre i cristalli di resina compariranno poco a poco producendo al loro interno THC e terpeni. Avrete così anche voi la possibilità di vedere una fioritura degna delle migliori foto di internet e potrete dire con orgoglio di averle coltivate tutte voi.
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