Semi Vs Cloni: La Guida Definitiva Ai Pro E Contro
Siete incerti se coltivare partendo dal seme o da una talea? Questa guida imparziale vi illustrerà vantaggi e svantaggi, vi spiegherà cos'è un clone, e vi indicherà quando è consigliabile scegliere un metodo piuttosto che l'altro. Con queste informazioni potrete decidere in modo consapevole come avviare la vostra prossima piantagione.
È meglio iniziare a coltivare partendo dai semi o dai cloni? Una domanda del genere equivale ad un dibattito sulla politica, sulla religione o a chiedere se sia nato prima l'uovo o la gallina.
Anche chi non ha mai coltivato nemmeno una pianta di cannabis ha un'opinione in merito, e tutti sono fermamente convinti delle proprie scelte. In verità, entrambi i metodi racchiudono vantaggi e svantaggi, quindi la decisione finale spetta solo a voi. Di seguito vi proponiamo una panoramica imparziale, per aiutarvi a scegliere.
COLTIVARE CANNABIS PARTENDO DAI SEMI
Coltivare cannabis partendo dal seme può sembrare piuttosto semplice. Si prende un seme, si inserisce nel substrato, si innaffia, si espone alla luce, e Madre Natura fa il suo corso. Ma è davvero il metodo migliore?
COLTIVARE CANNABIS PARTENDO DAI SEMI: VANTAGGI
FITTONE
Quando il seme di cannabis germoglia, sviluppa una lunga e robusta radice a fittone. Questo tipo di radice supporta la crescita della piantina, rendendola più forte rispetto ad un clone. Inoltre, assorbe più acqua e sostanze nutritive di qualsiasi altra radice. Le talee non possiedono il fittone.
ALL'INIZIO NON C'È RISCHIO DI MALATTIE
È virtualmente impossibile che si sviluppino infezioni quando si inizia a coltivare dal seme. Le malattie possono invece essere trasmesse da una pianta madre al clone.
DIVERSITÀ DI FENOTIPI
I semi sono ricchi di possibilità. Grazie alla variabilità dei fenotipi, ogni seme può potenzialmente trasformarsi nella nuova Girl Scout Cookies o Gorilla Glue #4. Entrambe le genetiche erano fenotipi unici nel loro genere, inizialmente disponibili solo come talee.
LONGEVITÀ
Se volete conservare i vostri semi per piantarli tra qualche anno, potete farlo. Non occupano molto spazio, e possono durare per decenni e anche di più, se correttamente conservati.
VARIETÀ
I semi occupano poco spazio, quindi è facile aggiungere più di una varietà nella grow room. Con un determinato numero di semi a disposizione potete coltivare centinaia di piante contemporaneamente, ciascuna diversa dall'altra.
ACCESSIBILITÀ
Procurarsi dei semi è facilissimo. Potete ordinarli online tramite tantissimi siti web. Nelle zone in cui è legale coltivare cannabis, potete persino consultare dei forum dove i coltivatori scambiano o regalano semi. E, se non avete altra scelta, potete persino provare a piantare i semi trovati in una busta di cime. È così che è nata la celebre Chemdawg.
NON SERVONO PARTICOLARI ABILITÀ
Non servono abilità particolari. Chiunque può far germogliare un seme di cannabis. È semplice quanto coltivare un fiore. È altrettanto vero che non tutti riusciranno nell'intento. Ma, se riuscite a far spuntare una radice a fittone sul fondo e due paia di foglioline in cima, la vostra piantina diventerà forte e robusta.
OPZIONE AUTOFIORENTE
Se volete coltivare cannabis autofiorente, nella maggior parte dei casi dovrete partire dal seme. Tecnicamente potete anche clonare una pianta autofiorente, ma questa sarà allo stesso livello di maturità della pianta madre. Prima che il clone recuperi le forze e sviluppi le radici trascorreranno altre due settimane. Alla fine, vi ritroverete con una pianta esile e bassa, che produrrà pochissime cime. Non ne vale la pena.
TEMPI DI CRESCITA ACCETTABILI
Qualcuno potrebbe suggerire che le tempistiche sono più brevi quando si coltiva partendo da un clone. Ciò è vero solo se non si tiene in considerazione il tempo necessario alla talea per sviluppare un apparato radicale sufficientemente robusto. Quei 7–14 giorni aggiuntivi riportano ad una situazione di parità.
COLTIVARE CANNABIS PARTENDO DAI SEMI: SVANTAGGI
COSTI
I semi possono essere molto costosi, soprattutto se appartengono ad una genetica famosa. Potremmo puntualizzare che, indipendentemente dal costo del seme, è sempre più conveniente coltivare ganja da soli piuttosto che acquistarla.
NECESSITÀ DI UNA SCORTA COSTANTE
Se iniziate ogni piantagione partendo dai semi, avrete regolarmente bisogno di semi freschi. Ciò significa che dovrete acquistarli ogni volta, produrne alcuni da soli, oppure diventare amici di qualcuno che può procurarveli gratis.
TASSO DI GERMINAZIONE
Non tutti i semi germoglieranno. Nel caso della cannabis, le persone vanno spesso su tutte le furie se i semi non germogliano. Per il resto delle specie vegetali, occorre piantare una gran quantità di semi sperando che almeno la metà germogli, e successivamente sfoltire gli esemplari, se necessario.
GERMOGLI SENSIBILI
Ai principianti capiterà di distruggere qualche piantina appena nata. È inevitabile, poiché la coltivazione è anche un processo di apprendimento. Attenetevi alle regole e, dopo due o tre piantagioni, vi accorgerete con stupore che il numero di germogli uccisi è sensibilmente diminuito.
ESEMPLARI MASCHI
Nella vostra piantagione potrebbero essere presenti delle piante di sesso maschile. Se utilizzate semi regolari, circa metà degli esemplari saranno maschi. Se lavorate con semi femminizzati, i maschi saranno molto più rari, ma potrebbero comunque comparire. Determinare il sesso delle piante sarà frustrante le prime volte, ma in seguito sarà tutto più semplice. I maschi esibiscono i tratti sessuali parecchio tempo prima di iniziare a diffondere il polline (e prima che le femmine siano sufficientemente mature per assimilarlo). Se controllerete gli esemplari regolarmente, le piante maschio non rappresenteranno un pericolo.
ESPRESSIONE DEL GENERE
Le piante devono attraversare una fase vegetativa di 6 settimane circa prima di rivelare il loro genere. Durante questo lasso di tempo, dedicherete parecchio tempo e risorse alle vostre amate piantine. Esse diventeranno come dei figli, ed estirpare un esemplare maschio forte e sano sarà una decisione straziante per gran parte dei coltivatori.
COLTIVARE CANNABIS PARTENDO DAI CLONI
Coltivare cannabis partendo da cloni sembra ancora più semplice che utilizzare i semi, perlomeno se non siete voi ad effettuare la clonazione. È facile quanto coltivare una pianta da appartamento. Le radici sono già sviluppate e l'aspetto complessivo è quello di una piccola pianta in vaso. Metà del lavoro è già stato fatto. Ma è davvero così semplice?
COLTIVARE CANNABIS PARTENDO DAI CLONI: VANTAGGI
NON A CASO SI CHIAMANO "CLONI"
I cloni sono copie geneticamente identiche della pianta madre. Se la madre è femmina, il clone sarà femmina. Se la madre (o più spesso la nonna) produce cime potentissime, il clone produrrà cime potentissime. Desiderate delle rese elevate? Scegliete una pianta madre altamente produttiva che sia già stata utilizzata in passato per ricavare cloni.
STESSA ETÀ DELLA MADRE
I cloni si trovano allo stesso livello di maturità della pianta madre. Se la madre era in fase vegetativa da almeno 6 settimane quando la talea è stata prelevata, il clone sarà già pronto per fiorire, non appena raggiungerà le dimensioni ottimali. Se coltivate cloni già avviati, potete ridurre le tempistiche del raccolto di svariate settimane.
RESILIENZA
In linea di massima, i cloni sono più robusti rispetto ai germogli. La situazione però cambia quando il seme germogliato si trasforma in giovane pianta. È un vantaggio che dura solo per una o due settimane.
RISPARMIO
Se possedete una pianta madre, i cloni non comportano praticamente alcuna spesa.
CRESCITA UNIFORME
I cloni possono facilitare le operazioni di coltivazione. Sono copie identiche, quindi ciascuna avrà bisogno dello stesso tipo di luce, le stesse quantità di sostanze nutritive, gli stessi livelli di pH, e così via. Se invece coltivate un'unica varietà partendo dal seme, otterrete alcuni esemplari che richiedono molti nutrienti, ed altri che possono mostrare segni di bruciature da nutrienti in un batter d'occhio.
EFFETTI OMOGENEI
I consumatori di marijuana terapeutica hanno bisogno di una cannabis con una composizione chimica uniforme, per assumere dosi sempre uguali. Con i cloni questo è possibile.
COLTIVARE CANNABIS PARTENDO DAI CLONI: SVANTAGGI
NESSUNA RADICE A FITTONE
I cloni sviluppano una rete di radici secondarie, ma nessun fittone. Ciò significa che non riusciranno ad ancorarsi saldamente al terreno, e non assorbiranno le sostanze nutritive come le piantine nate dai semi.
NECESSITÀ DI SPAZIO
Per creare le talee serve spazio a sufficienza ed un'adeguata attrezzatura, in modo che le piante madri crescano sane e vigorose, e i cloni possano sviluppare l'apparato radicale.
USATELE O BUTTATELE
Se volete prendervi una pausa, dovrete comunque continuare a nutrire le vostre piante madri, oppure sbarazzarvene. A differenza dei semi, non è possibile conservare i cloni per un utilizzo futuro. La durata della loro vita è molto limitata.
È NECESSARIA UN PO' DI ESPERIENZA
Creare dei cloni è un po' più complicato rispetto al far germogliare un seme. Non tutti i cloni sviluppano radici, e spesso occorre attraversare una faticosa curva di apprendimento. Potrebbero essere necessari parecchi tentativi prima di acquisire una certa padronanza (o anche solo per riuscire a produrre un clone).
STANCHI DI CONSUMARE SEMPRE LA STESSA GANJA?
I cloni sono tutti uguali. Se state prelevando talee da una vostra pianta madre, la scelta è estremamente limitata. Se scambiate talee con altri coltivatori, o le acquistate da un dispensario, le opzioni sono leggermente più ampie. Ma l'assortimento non sarà mai vasto quanto le migliaia di varietà disponibili nelle banche di semi.
MALATTIE E PARASSITI
I cloni possono introdurre parassiti e malattie nella vostra piantagione. Se la pianta madre è malata, probabilmente anche i cloni lo saranno. E persino i cloni sani possono trasportare passeggeri indesiderati come afidi e insetti, che dal dispensario giungeranno direttamente nella vostra grow room.
NON È UNA PROCEDURA RAPIDA
Non sempre i cloni crescono più rapidamente dei semi. Hanno bisogno di circa due settimane per sviluppare un apparato radicale robusto che ne permetta il trapianto. L'operazione di trapianto può causare traumi e stress al clone, che avrà bisogno di ulteriore tempo per guarire. Se il vostro progetto è quello di ridurre i tempi di coltivazione di svariate settimane, i vostri nuovi cloni potrebbero deludervi.
STANCHI DELLA STESSA COLTIVAZIONE?
Coltivare partendo dai cloni può essere noioso e poco stimolante. Potreste ritrovarvi a coltivare sempre la stessa varietà, con gli stessi risultati prevedibili, e iniziare a perdere curiosità e interesse verso la coltivazione. L'elemento sorpresa invece è sempre presente quando si osserva un seme germogliare e crescere fino a diventare un esemplare maturo.
CHE DIFFERENZA C'È TRA SEMI E CLONI?
Le piante sviluppano semi per riprodursi. Ciò avviene quando il polline generato dagli stami degli esemplari maschi raggiunge i pistilli delle piante femmine, fecondandole. Alcuni tipi di piante presentano organi sessuali sia maschili che femminili. Nella cannabis c'è distinzione tra piante maschio e piante femmina. Questa caratteristica è insolita nel mondo vegetale, ma non unica.
I semi di cannabis si possono ottenere anche usando soltanto piante femmine. L'esemplare femmina deve essere sottoposto ad uno stress tale da far capire alla pianta che, se non si riproduce, la specie cesserà di esistere. Essa svilupperà quindi le sacche polliniche, e il "polline" femminile verrà usato per produrre semi. Dal momento che il DNA maschile è assente, i semi ottenuti sono catalogati come femminizzati.
Il seme stesso è composto da tre parti. Il rivestimento è la parte esterna più dura, e protegge il contenuto. L'endosperma serve a nutrire il germoglio nascente, e poi c'è l'embrione. L'embrione è una pianta dormiente, in attesa delle giuste condizioni per emergere dal guscio e iniziare a crescere. I semi sono più o meno come dei feti—tralasciando il fattore della dormienza. Essi contengono il DNA di ciascun ceppo parentale. Pur esibendo tratti simili, non diventeranno delle copie esatte dei loro genitori.
I cloni, invece, sono dei perfetti duplicati, con lo stesso DNA della pianta madre. Qualsiasi modifica è causata da alterazioni dei fattori ambientali durante lo sviluppo della talea, ad esempio variazioni del substrato, dell'illuminazione, delle tecniche di training, delle sostanze nutritive e così via.
I cloni si ottengono tagliando una piccola porzione della pianta madre, e creando le condizioni ideali per favorire lo sviluppo delle radici. Quando l'apparato radicale è pienamente sviluppato, la talea può essere trasferita nel terreno o coltivata in idroponica, dove crescerà come qualsiasi altra pianta. Di solito i cloni sono già pronti ad entrare in fase di fioritura, perché si trovano allo stesso livello di maturità della pianta madre.
QUALE METODO SCEGLIERE?
Dovete rispondere a questa domanda da soli, considerando le vostre preferenze e necessità. Come abbiamo visto, entrambe le opzioni offrono dei vantaggi e degli svantaggi.
Ad ogni modo, esistono alcune situazioni nelle quali un metodo è generalmente preferibile rispetto all'altro.
È meglio coltivare partendo dai semi quando:
- Non si ha una pianta madre a disposizione né la possibilità di procurarsi dei cloni.
- Si fanno lunghe pause tra una coltivazione e l'altra.
- Non si ha spazio sufficiente per coltivare le piante madri.
- Si vogliono acquisire informazioni dettagliate sulla coltivazione della cannabis.
- Si vuole creare un nuovo ibrido o trovare uno speciale fenotipo.
È meglio coltivare partendo dai cloni quando:
- È necessario evitare la comparsa di esemplari maschi.
- Servono piante identiche, con un identico assortimento di cannabinoidi ad ogni raccolto.
- Si sta avviando una coltivazione in stile guerrilla, e non sarà possibile prendersi cura delle piante fino al momento del raccolto.
- Si vuole procedere al raccolto nel più breve tempo possibile.
- Si sta coltivando su larga scala.
Detto questo, coltivare partendo dal seme o dalla talea è una scelta personale, che dipende esclusivamente dalle proprie preferenze. Inoltre, nulla vi vieta di cambiare idea—e cambiarla ancora—in qualsiasi momento. Potreste persino avviare due coltivazioni parallele e poi confrontare i risultati ottenuti. Quale metodo sceglierete?
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