
La storia dell'uso del kratom
Il kratom sta diventando sempre più popolare in Occidente e, con la sua diffusione, aumenta anche la nostra conoscenza collettiva di questa pianta e dei suoi alcaloidi attivi. Ma qual è la storia del kratom nel Sud-est asiatico e quale sarà il suo futuro nel mondo occidentale?
Fino a poco tempo fa, il kratom era quasi sconosciuto in Occidente e, ancora oggi, molte persone non ne hanno mai sentito parlare. Nel Sud-est asiatico, invece, fa parte della vita quotidiana da molte generazioni. Che venga utilizzato per alleggerire il lavoro o per ragioni più olistiche, l'uso del kratom è radicato in varie culture.
In questo articolo esamineremo la storia dell'uso del kratom sia in Oriente che in Occidente e rifletteremo su cosa potrebbe riservarci il futuro.
Conoscere le specie di kratom
Il kratom è un albero tropicale sempreverde originario del Sud-est asiatico che cresce prevalentemente in aree come Thailandia meridionale, Indonesia, Malesia e Myanmar. Cresce bene in climi umidi e tropicali e predilige i terreni fertili vicino a fiumi e zone umide. Può raggiungere un'altezza massima di circa 20 metri, anche se normalmente rimane più piccolo.
L’albero appartiene alla famiglia delle Rubiaceae, la stessa del caffè, il che potrebbe spiegare i suoi effetti stimolanti. Oltre al suo utilizzo da parte dell'uomo, il kratom svolge un importante ruolo ecologico nelle aree in cui cresce spontaneamente, poiché il suo fogliame denso e il suo apparato radicale contribuiscono alla stabilità degli ecosistemi delle zone umide. Alcuni agricoltori locali coltivano il kratom insieme ad altre colture per la sua capacità di coesistere bene con la vegetazione autoctona, contribuendo ulteriormente alla sua rilevanza in questa parte del mondo.
Le foglie dell'albero del kratom sono di colore verde scuro con una consistenza liscia e lucida ed i suoi fiori sono gialli e crescono a grappoli. È interessante notare che le foglie delle diverse varietà di kratom hanno venature centrali di colori diversi, che si pensa possano influenzarne gli effetti.
Le varietà con venature rosse sono in genere associate a rilassamento e sollievo fisico, mentre quelle con venature verdi ad effetti bilanciati e quelle con venature bianche ad un'esperienza stimolante più pronunciata.
Sebbene il kratom contenga oltre 40 composti attivi, quelli più importanti sono la mitraginina e la 7-idrossimitraginina. La prima è presente in alte concentrazioni e provoca effetti stimolanti a basse dosi, mentre la seconda si trova in quantità molto più piccole, ma è più potente. Pertanto, se assunta a dosi sufficientemente elevate, la 7-idrossimitraginina diventa il composto dominante e provoca effetti simili agli oppioidi, una delle caratteristiche per cui è noto il kratom.
A cosa serviva originariamente il kratom?
Il kratom ha una lunga storia nel Sud-est asiatico, dove veniva ampiamente usato nelle pratiche culturali e nella vita quotidiana. Ecco alcuni dei numerosi usi tradizionali del kratom.
Uso del kratom nel Sud-est asiatico
Uno dei principali usi del kratom nel Sud-est asiatico è come stimolante, a causa dei suoi effetti simili al caffè. I braccianti ed altri lavoratori spesso masticano le foglie di kratom durante il giorno per ricevere un apporto costante di mitraginina ed ottenere una spinta di energia. La sera, invece, sono soliti assumerlo in dosi più elevate per rilassarsi.
Questo duplice uso, energizzante di giorno e rilassante di notte, ha reso il kratom uno strumento pratico negli stili di vita agricoli più impegnativi. Alcuni lavoratori credono che masticare le foglie di kratom non solo migliori la produttività, ma aumenti anche il loro senso generale di benessere, anche in condizioni fisicamente impegnative.
Il kratom è stato utilizzato anche nelle pratiche olistiche tradizionali per i seguenti motivi:
- Per affrontare il dolore
- Per combattere la stanchezza
- Per alleviare i problemi digestivi
Quando impiegato a scopo olistico, il kratom veniva frequentemente utilizzato sotto forma di tè amaro, preparato con le sue foglie e consumato dai pazienti. L'efficacia del kratom per usi terapeutici è un argomento piuttosto controverso, ma testimonianze provenienti dal Sud-est asiatico suggeriscono che veniva utilizzato per fornire sollievo da vari sintomi, tra cui problemi digestivi e dolori muscolari.
Questa pianta ha anche una funzione sociale e, nel corso della storia, veniva preparata e consumata durante le riunioni della comunità. Il consumo comunitario di droghe è un'attività umana secolare e nel Sud-est asiatico il kratom era, ed è ancora, una delle sostanze più utilizzate.
Introduzione del kratom nel mondo occidentale
Sebbene il kratom sia presente in Oriente da centinaia di anni, ha raggiunto l'Occidente solo nel XIX secolo. I colonizzatori occidentali scoprirono il kratom e il suo utilizzo tra le popolazioni locali dell’Oriente. I documenti coloniali olandesi furono tra i primi a registrarne l’uso e le potenziali applicazioni.
Alcuni dei primi resoconti scritti ne descrivono l'uso come rimedio per l'astinenza da oppio, evidenziandone i benefici percepiti, che continuano ad essere oggetto di studio ancora oggi. Tuttavia, il linguaggio utilizzato nei registri coloniali rifletteva spesso un senso di esotismo, descrivendo il kratom come una pianta misteriosa proveniente da una terra straniera piuttosto che come una risorsa culturalmente significativa.
Tuttavia, fino a poco tempo fa, il kratom era per lo più sconosciuto al di fuori del Sud-est asiatico. Oggi, però, sta guadagnando popolarità in Europa e Nord America. I motivi per cui le persone lo assumono in queste regioni sono tanto vari quanto nel Sud-est asiatico: alcuni lo usano a scopo ricreativo, altri come supporto per il lavoro o lo studio, mentre altri ancora ne ricercano i potenziali benefici per il benessere.
La crescente popolarità del kratom in Occidente ha anche alimentato un fiorente mercato per i prodotti importati, tra cui foglie secche, polvere, capsule ed estratti. Questa diffusione ha fatto conoscere la pianta a più persone, ma solleva anche domande sul controllo della qualità, l'approvvigionamento etico e la necessità di normative chiare per garantire un uso sicuro.
Come si sono evoluti la percezione e l'uso del kratom nel tempo?
Nel Sud-est asiatico, è difficile valutare come sia cambiata la percezione del kratom. In Occidente, invece, la sua popolarità è in costante aumento. Detto questo, con la fama è arrivata anche una certa dose di controversia. A causa della sua interazione con i recettori degli oppioidi, alcuni sostengono che potrebbe creare dipendenza e, quindi, bisognerebbe prenderlo con una certa cautela, e non senza una buona ragione.
Nei primi giorni della sua introduzione nei mercati occidentali, il kratom veniva spesso commercializzato come un rimedio naturale con rischi minimi. Tuttavia, con l'emergere di segnalazioni di effetti avversi e dipendenza, la percezione pubblica è cambiata. Alcuni ora vedono il kratom come un'arma a doppio taglio, preziosa per i suoi potenziali benefici olistici ma anche rischiosa se usata in modo improprio.
Sebbene siano necessarie molte più ricerche, la scienza contemporanea sta esaminando il suo potenziale terapeutico, anche come aiuto per alleviare il dolore e per aiutare i tossicodipendenti da oppioidi a guarire. Una ricerca sta cercando di determinare se i composti del kratom possano offrire percorsi unici per gestire il dolore senza lo stesso livello di depressione respiratoria causato dagli oppioidi convenzionali (Vicknasingam, 2020). Altri studi stanno esaminando il suo ruolo nella riduzione delle voglie e dei sintomi di astinenza negli individui in via di guarigione dalla dipendenza da oppioidi (Boyer, 2008).
In termini di legalità, il kratom rimane una sostanza poco regolamentata, ma il suo status giuridico varia da Paese a Paese. Quindi, è sempre meglio non dare per scontato che sia del tutto legale. In alcune nazioni, è classificato come sostanza controllata, mentre in altre è accessibile a tutti. Questa regolamentazione incoerente riflette i dibattiti in corso sui rischi e i benefici del kratom.
Quali sono i nomi più comuni del kratom?
Il kratom ha acquisito vari nomi nelle città di tutto il mondo, che riflettono la sua diffusione e l'integrazione culturale:
- Thom: Termine comunemente usato in Thailandia
- Ketum: Nome colloquiale usato in Malesia
- Biak: Nome usato in alcune parti dell'Indonesia
- Kakuam: Altro termine thailandese, spesso usato informalmente
Il futuro dell'uso del kratom
Il kratom continua ad essere molto popolare nel Sud-est asiatico ed è sempre più diffuso in Occidente. Ma cosa riserva il futuro? Speriamo che vengano condotte ulteriori ricerche su questa pianta, così da comprendere meglio come utilizzarla in sicurezza e, potenzialmente, approfondirne le applicazioni cliniche.
Con i continui progressi scientifici, c'è la speranza che le proprietà uniche del kratom aprano la strada a nuovi trattamenti. Tuttavia, con la crescita della sua popolarità, cresce anche la responsabilità di garantirne una produzione etica ed un consumo sicuro. Informazione, regolamentazione e dialogo aperto saranno cruciali per dare forma al futuro del kratom.
Fino ad allora, se provi questa pianta, procedi con cautela e sappi che non è esente da rischi. Detto questo, si ritiene che abbia un profilo di sicurezza relativamente buono se usato sporadicamente, quindi buona sperimentazione!
- Boyer EW, Babu KM, Adkins JE, McCurdy CR, & Halpern JH. (2008 Jun). Self-treatment of opioid withdrawal using kratom (Mitragynia speciosa korth) - https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
- Vicknasingam B, Chooi WT, Rahim AA, Ramachandram D, Singh D, Ramanathan S, Yusof NSM, Zainal H, Murugaiyah V, Gueorguieva R, Mansor SM, & Chawarski MC. (06/29/2020). Kratom and Pain Tolerance: A Randomized, Placebo-Controlled, Double-Blind Study - https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
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