Come Trattare Gli Steli Della Cannabis Rossi E Violacei
Avete notato degli steli viola o rossi su alcune delle vostre piante di cannabis? Nel presente articolo vi spiegheremo come capire se questo colore fa parte del patrimonio genetico o se è un sintomo di malessere dell'esemplare. Ovviamente, vi diremo anche come risolverlo!
I fiori di cannabis viola sono molto apprezzati dai coltivatori per il loro aspetto invitante. Tuttavia, gli steli di colore rosso o violaceo tendono a destare preoccupazione, poiché potrebbero segnalare la presenza di agenti patogeni, una carenza nutritiva o problemi di pH. Proseguite la lettura per acquisire maggiori informazioni sugli steli rossi/viola della cannabis, quando vale la pena preoccuparsene e come trattarli in caso di effettive problematiche.
Quali sono le cause della colorazione rossa/violacea degli steli?
La cannabis è una pianta affascinante, capace di sviluppare numerose tonalità differenti. Anche se di solito immaginiamo la cannabis come una pianta dalla lussureggiante chioma verde brillante, spesso molte varietà esibiscono meravigliose sfumature violacee, rosa e persino rosse, soprattutto durante le ultime settimane di fioritura. Di conseguenza, se uno dei vostri esemplari sviluppa pigmenti rossi o violacei, restate calmi ed osservatelo con maggiore attenzione. Nella maggior parte dei casi, se una pianta appare complessivamente sana (ovvero cresce regolarmente e possiede una grande quantità di foglie integre), è probabile che la colorazione rossa o violacea sia una semplice espressione genetica dell'esemplare, totalmente innocua.
Tuttavia, se una pianta sviluppa steli con sfumature rosse o viola, e mostra anche segni di stress, come foglie scolorite, cadenti, incurvate o danneggiate, oppure un rallentamento della crescita, è importante indagare sulle cause di questa condizione per valutare la gravità del problema. Nei paragrafi successivi, esamineremo i principali fattori che possono favorire la comparsa di steli rossi o violacei, e cercheremo di capire se rappresentino un rischio per la salute della pianta; inoltre, forniremo dei consigli su come risolvere la situazione.
Livelli di pH inadeguati
Il pH è estremamente importante per ottenere piante di cannabis sane e forti e le fluttuazioni del pH del substrato, o della soluzione nutritiva, possono compromettere la capacità delle piante di assorbire il nutrimento. Se il pH è sbilanciato (superiore a 7 o inferiore a 5), gli esemplari potrebbero sviluppare carenze nutritive, con conseguente decolorazione.
Qualora gli steli e le foglie assumano tonalità anomale (soprattutto se le foglie diventano gialle o rosse), è fondamentale seguire i passaggi indicati qui sotto per controllare il livello di pH della piantagione:
- Usare un pHmetro digitale, o un apposito kit per misurare il pH dell'acqua del substrato di coltivazione e della soluzione nutritiva.
Se il pH dell'acqua è adeguato, irrigate le piante fino a provocare una fuoriuscita dal fondo del vaso, dopodiché misurate il pH del campione così ottenuto. Se il pH del deflusso non rientra nell'intervallo ottimale, dovrete regolare il livello di pH del substrato.
Se l'acqua di irrigazione e il deflusso hanno un pH corretto, misurate il pH della soluzione nutritiva; alcuni concimi potrebbero innalzare o abbassare il pH dell'acqua, allontanandolo dall'intervallo ottimale compreso tra 6 e 6,5.
Basse temperature
Un altro fattore capace di influenzare il colore delle piante di cannabis è, ovviamente, la temperatura. Se vi è già capitato di coltivare ganja outdoor e di raccogliere le cime con un certo ritardo, probabilmente avrete notato che il freddo (soprattutto durante la notte) favorisce la comparsa di sfumature violacee in alcune varietà. Sebbene queste tonalità siano esteticamente accattivanti, un'esposizione prolungata alle basse temperature può stressare irrimediabilmente le piante.
La cannabis è una pianta piuttosto robusta, ma alcune varietà non tollerano le temperature inferiori ai 12°C. L'esposizione prolungata alle basse temperature provoca solitamente variazioni di colore sugli steli e le foglie, ed un rallentamento della crescita. Nelle genetiche tendenti all'ermafroditismo, il clima rigido può stressare gli esemplari al punto da indurre le femmine a sviluppare sacche polliniche, o “banane”.
Negli ambienti indoor esistono vari modi per evitare un abbassamento eccessivo della temperatura, ad esempio:
- Ridurre la quantità di aria fresca introdotta nell'area di coltivazione
- Ridurre la potenza dei ventilatori o del climatizzatore
- Scegliere lampade HID (che emettono molto più calore)
- Installare tappetini riscaldanti sotto i vasi per mantenere calde le radici
- Usare il pacciame per isolare termicamente l'apparato radicale
Tuttavia, negli spazi outdoor, proteggere le piante dalle basse temperature è un po' più complicato. Di seguito elenchiamo alcuni consigli utili:
- Se gli esemplari sono coltivati in vaso, trasferirli indoor (soprattutto durante le ore notturne)
- Applicare il pacciame per isolare termicamente le radici
- Utilizzare tappetini riscaldanti
- Costruire una serra (soluzione permanente)
Blocco dei nutrienti
Il blocco dei nutrienti può avere diverse cause—ad esempio uno squilibrio del pH—ed impedisce alle piante di assimilare correttamente le sostanze nutritive. In caso di blocco dei nutrienti, gli esemplari manifesteranno sintomi di carenza nutritiva, come la decolorazione degli steli e della chioma (foglie gialle o rosse, o con segni di bruciatura sulle punte), ed una crescita rallentata.
Il blocco dei nutrienti è causato generalmente da un problema di pH, o dall'uso prolungato di concimi chimici aggressivi, che possono favorire un accumulo di sali e sostanze nutritive nel terreno, ostacolando il corretto assorbimento dei nutrienti. Il modo migliore per individuare questo problema è misurare la conduttività elettrica (CE) della soluzione nutritiva e dell'acqua che defluisce dopo l'irrigazione. Se la CE del deflusso è uguale o simile a quella della soluzione nutritiva, significa che le piante non riescono a nutrirsi adeguatamente.
Dopo aver diagnosticato un blocco dei nutrienti, è necessario sapere da cosa è stato provocato. Di seguito illustriamo la procedura da seguire per risolvere il problema.
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Misurate il pH del terreno, della soluzione nutritiva e dell'acqua di deflusso. Se uno dei tre parametri è inferiore o superiore all'intervallo ottimale (6–6,5), probabilmente è anche il responsabile del mancato assorbimento delle sostanze nutritive da parte delle piante. Per risolvere il problema, risciacquate l'apparato radicale degli esemplari con acqua a pH bilanciato e non annaffiate né somministrate concimi finché il terreno non sarà completamente asciutto. In futuro, utilizzate sempre un pH-metro e degli appositi prodotti per abbassare/innalzare il livello di pH dell'acqua e della soluzione nutritiva, quando necessario.
- Se il pH non è la causa del blocco dei nutrienti, il problema può essere collegato ad un accumulo di sali. In questo caso, risciacquate le radici delle piante con un apposito integratore per rimuovere dal terreno il nutrimento in eccesso (in commercio esistono diversi prodotti specifici; seguite sempre le istruzioni indicate sulla confezione). Quando sarà il momento di somministrare nuovamente le sostanze nutritive, provate ad utilizzare un concime più leggero o biologico.
Intensità della luce
La luce ha un enorme impatto sulla colorazione della pianta di cannabis. Le variazioni dell'intensità luminosa, soprattutto durante la fioritura, possono modificare il colore delle foglie, delle cime e anche degli steli della pianta. Ad esempio, se recentemente avete effettuato una defogliazione, alcuni punti della pianta potrebbero ricevere più luce e ciò potrebbe causare una decolorazione. Questa è una reazione perfettamente naturale ed innocua, soprattutto in assenza di altri sintomi.
Se state coltivando indoor, e ritenete che l'illuminazione possa aver causato uno scolorimento degli steli, verificate che le lampade siano collocate ad una distanza di almeno 60–90cm dalla chioma, e regolatele di conseguenza. Inoltre, assicuratevi di usare lampade con uno spettro luminoso adatto per le piante di cannabis; la cannabis predilige uno spettro blu in fase vegetativa (400–500nm) e la luce rossa durante la fioritura (620–750nm).
Patrimonio genetico
Una delle principali cause della colorazione rossa o violacea degli steli è il patrimonio genetico della pianta. Alcune varietà, in particolare i ceppi indica e gli ibridi a dominanza indica, tendono a sviluppare sfumature rosse o viola, soprattutto durante le fasi finali della fioritura e quando vengono esposte a basse temperature. Tuttavia, esistono tantissime altre varietà capaci di sviluppare tonalità uniche, dal viola scuro al rosso fuoco, e persino rosa.
Se le piante esibiscono steli di colore rosso o viola, ma non mostrano segni di malattia o stress (maggiori informazioni nei paragrafi successivi), è probabile che questi pigmenti siano una semplice espressione genetica dell'esemplare che non deve destare alcuna preoccupazione.
Agenti patogeni
Una delle cause della decolorazione degli steli da evitare assolutamente è la presenza di patogeni. I funghi possono attaccare la cannabis in vari modi, anche attraverso l'apparato radicale, diffondendosi progressivamente verso l'alto e distruggendo foglie e fiori. Purtroppo, molti degli agenti patogeni della cannabis sono difficili da individuare e debellare. Spesso, quando si notano i primi sintomi di malessere sull'esemplare, l'infezione è già ampiamente diffusa ed irrisolvibile.
Se sospettate che le vostre piante stiano sviluppando tonalità rosso/violacee sugli steli in reazione ad un attacco patogeno, dovete identificare il parassita che sta causando la decolorazione e scoprire come eliminarlo. Alcuni dei patogeni che provocano la comparsa di sfumature viola o rosse sugli steli sono il Fusarium e il Pythium.
Stress
Le variazioni a livello di temperatura, umidità, illuminazione, sostanze nutritive ed irrigazione, nonché l'utilizzo di determinate tecniche di training, l'attacco di parassiti ed il vento forte, possono tutte stressare le piante di cannabis—e molti di questi agenti stressanti possono indurle a sviluppare steli di colore rosso o viola. Sfortunatamente, individuare l'esatta causa dello stress può essere complicato, poiché ogni esemplare reagisce in modo differente, ed alcune varietà resistono meglio alle sollecitazioni rispetto ad altre.
Se gli esemplari esibiscono steli rossi/violacei, accompagnati da sintomi di malessere, rispondete alla seguente lista di domande per individuare il potenziale problema:
- Lo spazio di coltivazione è troppo caldo, troppo freddo, oppure umido?
- Con quale frequenza sto annaffiando le piante? Potrebbe essere un problema di irrigazione eccessiva od insufficiente?
- Sto misurando regolarmente il pH?
- Con quale frequenza somministro le sostanze nutritive e quale concime sto usando? Può essere un problema di carenza/blocco/bruciatura da nutrienti?
- Quali tecniche di training ho applicato? Potrei aver causato alle piante uno stress eccessivo?
Steli della cannabis rossi o viola—è importante sapere se è il caso di preoccuparsi
La comparsa di steli rossi o viola sulla cannabis può suscitare preoccupazione, soprattutto se questo problema non si era mai verificato prima. Ad ogni modo, come abbiamo mostrato in questo articolo, non sempre c'è motivo di preoccuparsi. Se le piante appaiono sane e mostrano segni di crescita vigorosa, è probabile che la decolorazione degli steli sia semplicemente legata al patrimonio genetico dell'esemplare. In tal caso, non dovete far altro che sedervi, rilassarvi ed ammirare gli splendidi colori offerti da Madre Natura.
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