La Salvia divinorum è una droga psicoattiva senza eguali. Questa potente pianta psichedelica è originaria delle umide foreste nebulari del Messico, ed appartiene al genere della salvia comune – “Salvia divinorum” sarebbe “la salvia degli Dei”, a sottolineare le caratteristiche spirituali di questa droga e la sua importanza presso le comunità indigene del Messico. Delle varie specie di salvia, solo la divinorum contiene il componente attivo Salvinorin A, responsabile dell'induzione degli effetti psichici.
Ciò che è affascinante nella Salvia, rispetto ad altri psicoattivi, è la differenza delle sue proprietà da quelle di droghe come funghetti e LSD. Mentre molti composti psicoattivi sono classificati come alcaloidi, il Salvinorin A è una sostanza chimica pura che induce effetti intensi e talvolta terrificanti anche ai più bassi dosaggi. Il Salvinorin A agisce su recettori degli oppiacei diversi da quelli sui cui agiscono altri psichedelici, il che lo posiziona in una categoria a sé stante. In una parola, la Salvia è potente, e come tale bisognerebbe rispettarla.
La Salvia divinorum ha origine nelle remote regioni della Sierra Mazateca, sulle montagne del Sud America. Tra gli Indiani che vivono in questa regione, la Salvia divinorum è considerata una pianta sacra, utilizzata durante i rituali sciamanici.
La "curandera" Maria Sabina, la sciamana Mazateca più conosciuta al mondo, ha dedicato la sua vita lavorando come guaritrice attraverso l'uso di funghi da psilocibina e Salvia divinorum. Una volta diventata famosa, ha affermato che, in assenza di funghi, era solita ricorrere proprio all'uso della Salvia divinorum. Aveva, infatti, osservato che la salvia non ha la stessa forza dei funghi, ma può essere impiegata in maniera analoga grazie alla realizzazione di un'infusione preparata con le sue foglie. Anche se un tè di salvia è in grado di provocare effetti psicoattivi, non si avvicina, dal punto di vista della potenza, ad altri metodi, come quello del "quid", per citare un esempio.
Per quanto si ritenga che la salvia sia stata utilizzata per secoli, nel mondo occidentale è rimasta sconosciuta fino alla sua scoperta da parte del famoso etnobotanico R. Gordon Wasson, che ricercò e studiò la natura psicoattiva della pianta. Il botanico R. Gordon Wasson ha guadagnato la sua fama prevalentemente per aver introdotto la psilocibina, contenuta nei funghi, nella cultura occidentale.
Ma anche all'interno della stessa comunità nativa dei Mazatechi la scoperta della salvia, probabilmente, può essere ricondotta a tempi piuttosto recenti. A conferma di questa ipotesi vi è il fatto che i Mazatechi non hanno, effettivamente, mai dato un nome indigeno alla pianta, ma si riferiscono ad essa come alle "hojas de Marìa Pastora", letteralmente traducibile con "le foglie di Maria la pastorella". Non è ancora del tutto chiaro come la salvia venisse impiegata originariamente dalle tribù native. Dal momento che si tratta di una pianta endemica, autoctona di una piccola regione del Messico, doveva essere sconosciuta alla maggior parte della popolazione indiana (e coloro che vissero in quella zona potrebbero aver perso le conoscenze sul suo utilizzo durante il turbolento periodo delle invasioni spagnole). Rimane ancora un mistero se la pianta sia stata utilizzata per generazioni, senza essere riconosciuta o senza che le sia stato affibbiato un nome preciso, prima della scoperta di Wasson, oppure se il potere psicoattivo della pianta fosse completamente sconosciuto fino a quel momento.
Comunque siano andate effettivamente le cose, sta di fatto che Wasson arrivò alla conclusione che, probabilmente, la salvia fosse conosciuta dalla popolazione azteca come “Pipiltzintzintli”, ovvero "il piccolo principe più puro". Wasson giunse ad affermare ciò grazie ad alcune scritture risalenti al XVII secolo, in cui sono riportate alcune indicazioni che spiegherebbero le potenziali origini della pianta. Tuttavia, sono in molti a credere che questi scritti si riferissero, in realtà, alla Cannabis e non alla Salvia divinorum.
Nella società occidentale, la ricerca intorno alla salvia non prese piede fino agli anni '30, quando venne descritta da Jean Basset Johnson durante i suoi studi sull'uso degli psichedelici in Messico. Da qui partì Wasson con le sue successive ricerche sulla pianta, iniziate negli anni '50, quando giunse a confermare le sue proprietà psichedeliche. In collaborazione con Albert Hoffman (l'inventore dell'LSD) e Robert G. Weitlaner, portò in Occidente un esemplare vivente di salvia, per studiarlo e classificarlo. Eravamo negli anni '60.
Da un punto di vista farmacologico, la composizione della salvia è rimasta piuttosto nebulosa fino agli anni '90, quando Daniel Siebert riprese le ricerche su questa pianta. Da quel momento, il principale composto attivo della salvia, il Salvinorin A, è stato finalmente identificato, ma molti angoli oscuri, a proposito di questa pianta, sono ancora da mettere in luce.
Impossibile esagerare gli effetti della Salvia divinorum, specialmente per gli utilizzatori principianti. Persino chi ha esperienza nel fumare cannabis o assumere altri psichedelici noterà il potere singolare di questa droga ricreativa.
Gli effetti della Salvia divinorum sono classificati nella “Scala Esperienziale della Salvia”, che attribuisce all'esperienza un coefficiente compreso in uno spettro che va dal meno al più intenso, in corrispondenza di ogni lettera della parola “Salvia”. I gradi crescono in questo modo: (S)ottili Effetti, (A)lterata Percezione, (L)eggero Stato Visionario, (V)ivido Stato Visionario, (I)mmateriale Esistenza, (A)mnesici Effetti (traduzione un po' forzata per rispettare le lettere della sigla, NdT). Siate consapevoli del fatto che le differenze fra effetti Sottili ed Amnesici sono consistenti, e che i massimi effetti possono provocare una totale dissociazione in certi soggetti.
La Salvia experential è una scala graduata di livello sei, realizzata per permettere ai consumatori di valutare l'intensità del loro viaggio da Salvia. Le sei lettere dell'acronimo S.A.L.V.I.A. corrispondono a livelli crescenti di intensità, da uno a sei.
Come un colpetto "sottile" sulla spalla, o un rumore "sottile" alle spalle: i viaggi con la Salvia raggiunti al livello S sono appena apprezzabili e relativamente miti. Le sensazioni con un viaggio di livello Uno possono ricordare quelle che provereste rilassandovi con una respirazione profonda, o concentrandovi parecchio.
A questo punto i modelli di pensiero e le percezioni sensoriali sono distintamente differenti dal normale. La musica può avere un suono più ricco e pieno, e una persona al livello Due potrebbe sentirsi in grado di distinguere le sfumature di colore o i dettagli dei tessuti con molta facilità. L' "aura" emanata dallo spazio circostante al consumatore potrebbe apparire differente, più ampia o più piccola, e leggeri effetti sulla memoria potrebbero essere avvertiti. Questi effetti sono simili a quelli percepiti con una normale boccata di marijuana.
Come il nome del terzo livello suggerisce, una persona a questa esperienza può provare leggere visioni, uditive e visive. Potrebbero essere simili alle "mini allucinazioni" prodotte da immagini ipnagogiche, ovvero proprie di uno stato di pre addormentamento. Di norma questo tipo di visioni comprendono disegni geometrici o pulsanti che si ripetono, motivi frattali, reticoli e altre combinazioni astratte di colori e forme, in avvicinamento alla percezione di persone ed oggetti tipica del livello Quattro. I consumatori al livello Tre hanno una forte coscienza di sé e della loro realtà, consci di provare queste allucinazioni solo come un momento passeggero.
Una persona al livello Quattro ha lo stesso tipo di esperienza visiva e uditiva di un soggetto al livello Tre, ma di tipo più completo, concreto e di maggiore durata. Anziché forme e disegni in bi-dimensionalità, potrà andare incontro a scene e visioni tri-dimensionali a occhi chiusi e se questi momenti saranno vissuti senza distrazioni, lo stato cosciente del consumatore potrebbe venire completamente invaso da queste scene. Così come un soggetto al livello tre è entrato in una sorta di stato onirico, l'esperienza al livello Quattro potrebbe diventare tanto complessa e coerente da seguire trame ed esplorare paesaggi allucinanti.
Non è tanto raro che si sia portati a vivere viaggi verso altre dimensioni, con incontri alieni o con altre forme di vita complesse, visioni di animali e insetti (alcune persone hanno riferito di aver provato la sensazione di trasformarsi in una specie animale differente) e di paesaggi colorati e stravaganti. A questo stadio, un consumatore dovrebbe prendere la decisione di sdraiarsi, rilassarsi, abbassare le luci e chiudere gli occhi, lasciando che le visioni assumano la loro forma e li guidino alla scoperta del mondo della Salvia.
Man mano che un consumatore progredisce fra gli stadi di intensità durante un trip da Salvia, l' "ambiente" del suo viaggio (un mondo allucinante) assumerà maggiore consistenza e forza rispetto ad un ambiente puramente sensoriale e la vecchia realtà scivolerà via. Il punto in cui l'ambiente del viaggio comincerà a farsi tanto forte da vincere, sia sull'ambiente sensoriale che sullo stato di coscienza, determinerà il raggiungimento del livello Cinque.
Anche se un consumatore sarà ancora in grado di pensare a se stesso ed essere consapevole della propria coscienza, al livello Cinque il mondo apparirà completamente al di fuori delle proprie mani, trasformato in una continua evoluzione del proprio subconscio, con i suoi pensieri e le sue sensazioni. Si costruirà un mondo di sogno che eliminerà ogni tipo di contatto con il mondo esterno. Alcune persone a questo livello proveranno l'esperienza di parlare con se stessi o di essere esseri soprannaturali, con pensieri e stati mentali da coscienza alterata e da mancanza di controllo del pensiero. Alcune persone potrebbero perdere completamente la consapevolezza del proprio corpo e del mondo reale e fisico.
La perdita di ego, o perdita di consapevolezza di sé, è in avvicinamento, a questo livello, portando alcuni soggetti a provare una sensazione di "fusione", e di diventare "tutt'uno", con gli oggetti o con altre persone presenti nel loro mondo. Se un consumatore raggiunge questo livello, di proposito o per caso, senza la presenza di un tripsitter, potrebbe trovarsi in un bel guaio. Una totale perdita di consapevolezza, unita ad un eventuale passo falso, potrebbe causare diversi danni. Qualsiasi interazione con altre persone nel mondo esterno è assolutamente fuori da ogni portata. Se raggiunto correttamente, tuttavia, questo stadio è visto come un obiettivo ambito dai consumatori di Salvia.
Il livello Sei, l'ultimo e più alto stadio, è il punto in cui una totale perdita di se stessi diventa reale, e con questa la memoria dell'esperienza potrebbe venire completamente dimenticata in seguito. All'esterno, l'utente potrebbe mostrare strane espressioni facciali, pronunciare parole ed emettere rumori incomprensibili, esplodere, seminare rifiuti in giro, ribaltarsi o, anche, sedersi rimanendo in perfetto silenzio. All'interno, l'utente non è del tutto consapevole del fatto che stia sperimentando un viaggio da Salvia o, addirittura, di chi lui stesso sia.
I tripsitter devono stare molto attenti quando un soggetto sta per raggiungere il livello Sei, soprattutto perché la persona potrebbe farsi facilmente del male o ferirsi, senza avere la minima idea di quello che sta facendo e senza percepire alcun dolore. Allo stesso tempo, registrare gli eventi potrebbe rivelarsi di grande aiuto in futuro, dal momento che la maggior parte delle volte un consumatore non ricorda l'esperienza dopo averla vissuta (tanto meno se non ne aveva neanche coscienza durante l'esperienza stessa).
Nel caso in cui la memoria andasse persa e il viaggio non venisse considerato piacevole, il consumatore (ed avviene nella maggior parte dei casi, anche in caso di consumatori massicci) cercherà di attenersi ad un livello Cinque, considerandolo un viaggio più che apprezzabile.
Quando un consumatore di Salvia si trova in un ambiente calmo e rilassato, con poche distrazioni, potrà raggiungere uno stato che si avvicina alla "perdita dell'Io (o perdita dell'Ego)", anche chiamato "altruismo divino". L'uso di questa pianta da parte dell'essere umano trova documentazioni risalenti a centinaia di anni fa, e la nostra storia su di essa potrebbe, probabilmente, andare ancora più indietro nel tempo. Veniva comunemente usata durante riti religiosi e spirituali, come cerimonie o cammini verso l'illuminazione, e ricoprì un ruolo fondamentale nella cultura dei Mazatechi, popolazione di Nativi Americani, ancora oggi presenti nel territorio di Oaxaca, in Messico. Dalla sua ricca storia è derivato il nome di questa pianta, che significa Salvia degli Indovini.
In generale, la Salvia provoca effetti collaterali minimi, a parte quelli associati con lo “stono”. La Salvia non genera postumi significativi, il che ne fa una droga sicura da utilizzare, purché chi fuma venga controllato da amici sobri, meglio noti come “trip-sitter”.
Il trip-sitter è particolarmente importante poiché i veri pericoli associati con la Salvia sono le inibizioni del fumatore, indotte dalla droga, e la conseguente confusione fisica. Mentre non vi sono casi di overdose mortale da Salvia divinorum, si son verificati casi di individui che durante l'effetto son diventati aggressivi ed hanno fatto del male a sé o ad altre persone (spesso in modo accidentale).
Durante la fase acuta dell'effetto della Salvia, non si dovrebbero lasciare a portata dell'utilizzatore pistole, coltelli, o altri oggetti affilati ed utensili che potrebbero ferire qualcuno. Per quanto la maggior parte delle persone sotto Salvia non costituiscano una minaccia, è meglio prevenire che curare!
Esistono vari metodi di assunzione della Salvia, di diversa efficacia, come tinture, estratti, e per via orale. Gli estratti di Salvia sono altamente concentrati, e perfino più potenti delle foglie secche. Si raccomanda agli utilizzatori di misurare i dosaggi – sì, è davvero così forte! Le tinture sono meno usate, a causa della difficoltà a procurarsene. Chi voglia può anche masticare le foglie per sentirne l'effetto.
I quid sono piccoli ciuffi di Salvia accartocciata e compressa, trasformati in palline o cilindri. I quid vengono masticati, molto lentamente: una masticata in diversi secondi e i principi chimici attivi della Salvia si diffonderanno tra le gengive. Dopo una mezz'ora di masticata gli effetti cominceranno a farsi evidenti e il quid andrà sputato e buttato, lasciando che il suo succo di Salvia concentrata giri sulla vostra lingua e fra le vostre gengive. Se state masticando un quid, cercate di trattenere il suo succo anche per una mezz'ora dopo che avrete terminato di masticare. I masticatori di quid tengono a portata di mano una ciotolina, un vaso o una salvietta per sputarci il quid esausto. Il succo può macchiare profondamente vestiti e salviette, per cui fate attenzione a dove appoggiate il quid o i contenitori in cui li sputate!
Realizzare quid è un'operazione lineare. Le foglie umide o secche di Salvia, in entrambi i casi appena raccolte, vanno rollate in un quid (ciascun quid risulterà leggermente diverso da un altro). I quid da foglia secca hanno un sapore più dolce, meno amaro. Idealmente, ogni quid andrebbe realizzato con una bilancia al grammo, ma se non ne avete una, tenendo in considerazione che un quid di foglie di Salvia secche pesa all'incirca dai 3 agli 8 grammi, avrete bisogno di un numero di grandi foglie essiccate tra le 8 e le 20. Dopodiché le foglie andranno poste in acqua fredda per qualche minuto e poi rimosse, spremute dell'acqua in eccesso, e accartocciate o appollottolate. Il risultato finale sarà un quid.
Per semplificare ulteriormente il procedimento, è possibile arrotolare o appallottolare semplicemente le foglie secche di Salvia, ma gusto e consistenza verranno sacrificati. Alcune persone addolciscono il sapore del loro quid con ingredienti come zucchero, miele, sciroppo, estratto di Stevia, ecc. I quid insaporiti sono molto meno amari e molto più piacevoli da masticare ed assaporare.
Nelle cerimonie mazateche tradizionali, le foglie venivano macinate fino a ricavarne una pasta fine, che veniva poi infusa in un liquido per l'assunzione. Con questo metodo si prolungano gli effetti della Salvia al di là di ciò che la maggior parte degli utilizzatori “ricreativi” cercano in questa esperienza.
I Metodi Mazatec per l'assunzione della Salvia sono due e rappresentano una delle strade più tradizionali e con radici che affondano nella storia. Sono sicuri e affidabili, ma richiedono un buon numero di foglie e una certa quantità di pianta di Salvia grezza rispetto alle dosi impiegate per la masticazione, o altri metodi.
Per il primo metodo Mazatec si deve cominciare con una grande pila di foglie di Salvia a disposizione, che verranno triturate in una poltiglia che potrà essere purificata in una bevanda liquida. La bevanda avrà un sapore davvero strano (di sicuro non buono) e durante l'ingestione si subirà la perdita di un po' di Salvinorin A per foglia (si tratta di una sostanza chimica che non viene ben assorbita nel flusso sanguigno attraverso il tessuto dello stomaco), pertanto non tutte le persone, che non siano interessate alla cultura dei Mazatechi, ricorrono molto spesso a questo tipo di metodo; ma si tratta comunque di un'esperienza duratura e molto intensa.
Quando il metodo Mazatec verrà utilizzato per la prima volta, andrà affrontato come una cerimonia spirituale praticata in una piccola stanza poco illuminata, sotto la supervisione di un tripsitter che vegli sopra coloro che affronteranno il viaggio ed espanderanno la propria mente.
Il secondo metodo Mazatec consiste, semplicemente, nel masticare foglie di Salvia. Il consumatore mastica la foglia per un certo periodo di tempo, macinando il Salvinorin A e permettendone l'assorbimento attraverso la lingua e le membrane della bocca, prima di ingoiare le foglie. Questo secondo metodo Mazatec è ancora meno potente rispetto ad un quid. Le foglie sono anche più amare e dure e, quindi, più difficili da masticare e deglutire. I due metodi Mazatec hanno i loro vantaggi ma, complessivamente, non sono la scelta più praticata dai consumatori di Salvia.
Per potenziare l'effetto di fusione del vostro quid di Salvia, potete preparare la vostra bocca affinché assorba meglio e più velocemente i principi attivi della Salvia. Per fare ciò avrete bisogno di uno spazzolino da denti e di un colluttorio che contenga alcol o mentolo (ad esempio Listerine Cool Mint, Crest Mint, ecc.).
Prima di tutto utilizzate lo spazzolino da denti per pulire dolcemente l'interno della vostra bocca, raggiungendo le fessure e pulendo le parti sotto la lingua (dove avviene una buona parte dell'assorbimento). A questo punto risciacquate e fate gargarismi con il colluttorio che avete scelto, assicurandovi di trattenerlo in bocca fino a 30 secondi (dovreste farlo comunque). Lasciate che il colluttorio si diffonda bene dappertutto. Quando avrete finito, sputate e tutte le cellule epiteliali morte e i batteri presenti nella vostra bocca verranno risciacquati via.
Generalmente gli effetti di un quid compaiono tra i 10 e i 15 minuti dopo la prima masticata. Per i neofiti: non fatevi ingannare dal primo inizio, perché è lento. La fusione da quid, normalmente, dura il tempo di una masticata, prima che venga sputato (una mezz'ora) e poi comincia a scemare piacevolmente, durando ancora un'oretta prima di terminare del tutto.
L'intera esperienza dovuta alla masticazione di un quid è relativamente breve, se la considera dalla prima masticata al termine dell'ultimo effetto, ma ciò può variare da persona a persona.
Fumare una piccola quantità di foglie di Salvia porta ad un'esperienza calma, raggiante e leggermente psichedelica, simile a quella della marijuana. Tuttavia, dosi abbondanti e estratti concentrati possono disconnettere completamente i consumatori dalla loro realtà, trasportandoli in una visione allucinatoria di sé, fino alla creazione e/o alla cancellazione di pensieri ed emozioni per tutta la durata del trip. La forza dei viaggi cambia sempre da persona a persona.
La Salvia offre un viaggio decisamente diverso da quello delle droghe ricreative psichedeliche e tradizionali. Le differenze sono distinte e molteplici.
Se, invece, la Salvia viene masticata, sotto forma di quid, sia il tempo di insorgenza dei primi effetti sia la loro durata si prolungano. Si cominciano ad avvertire sensazioni evidenti dopo circa un quarto d'ora dalla prima masticata, e l'esperienza raggiungerà il suo picco dopo di circa mezz'ora/un'ora. Il picco durerà per un'altra mezz'ora/ora, prima di cominciare a calare in un tempo analogo.
Le tinture di Salvia sono, normalmente, simili alla Salvia masticata in termini di tempo di avvio e di raggiungimento del picco ma, dal momento che le tinture sono sostanze liquide e sono realizzate, spesso, con l'apporto di solventi, la Salvinorin A viene meglio assorbita all'interno della bocca, velocizzando leggermente il processo. L'avvio si avrà tra i 10 e i 15 minuti dopo l'ingestione e il picco verrà raggiunto dopo 20-30 minuti, durando dalla mezz'ora all'ora, e richiederà più o meno lo stesso tempo per calare.
Al fine di valutare e comunicare i diversi livelli di un'esperienza con la Salvia, alcuni entusiasti hanno creato la Scala di Valutazione "SALVIA Experiential". Questa scala è costituita da sei livelli di crescente intensità, ciascuno corrispondente ad una lettera dell'acronimo S.A.L.V.I.A.: Sottile, Alterato, Leggero, Vivido, Immateriale, Amnesico.
La Salvia è uno psichedelico incredibilmente potente. I suoi viaggi sono brevi ma possono diventare piuttosto intensi. Alcuni psiconauti arrivano addirittura a dire che la Salvia divinorum è la più psichedelica di tutte. Con questo in mente, è chiaro che devi essere ben preparato prima di ingerire la Salvia.
Tutti i consumatori esperti di sostanze psichedeliche concordano sulla necessità di avere accanto una persona in più, che rimanga sobria e lucida per essere in grado di prendersi cura di un soggetto che dovesse capitare in un viaggio pesante. Avere intorno questo aiuto essenziale, conosciuto come tripsitter o sitter, è estremamente importante quando si assume una dose forte di Salvia, o si è nuovi a questo tipo di esperienza, esattamente come per tutte le altre sostanze psichedeliche pesanti.
Masticarne un po', sono attività che di solito non richiedono la presenza di un tripsitter, soprattutto se siete consumatori abituali. Ma quando elevate dosi o estratti vengono fumati, o vaporizzati, il viaggio raggiunge nuovi livelli e anche per il più esperto fumatore di Salvia potrebbe arrivare il momento in cui potrebbe essere contento di avere una persona accanto (o arrabbiarsi parecchio se non ci fosse). Alcune persone, di sicuro, sono in grado di assumere la Salvia, anche sotto queste forme, restando da sole. Ma avere una visione chiara e lucida della situazione è fondamentale.
La regola generale del Tripsitting è quella di mantenere la mente calma e lucida quando la persona in trip è in un momento di difficoltà. Le persone in trip possono dare di matto o palesare diversi stati d'animo che possono spaventare e disturbare, e il lavoro del sitter sarà quello di giudicare la situazione e far sentire al sicuro il soggetto in viaggio. Con la Salvia i viaggi regrediscono sempre rapidamente. Chiamare la polizia o un medico non sarà, probabilmente, necessario a meno che non ci sia una vera emergenza; in situazioni di sicurezza, mantenete la persona psicologicamente tranquilla e lasciate che il viaggio vada calando da solo. In pochi minuti la persona dovrebbe riavvicinarsi alla normalità (sapendo ciò potrete mantenere la calma e gestire tranquillamente la situazione: non dimenticatelo!).
Un tripsitter con esperienza con gli psichedelici, in generale, e, in particolare, con la Salvia farà sempre la cosa giusta al momento giusto. E`importante notare che, tuttavia, quando una persona esperta tocca o trattiene qualcuno sotto pesante effetto da psichedelici, per riportarlo alla realtà, l'effetto dissociativo della Salvia potrebbe rendere ciò molto spaventoso per colui che sta vivendo il trip, e causare l'effetto opposto da quello desiderato dal sitter.
Io preferisco dividere il ruolo del tripsitter in tre fasi distinte: Mantenere la persona (o altri intorno a lei, incluso me stesso) in una situazione fisica sicura; tenere sotto controllo le sue emozioni; aiutarla, in ultimo, a ricordare l'evento. La prima fase è la più importante, e deve essere sempre la priorità del tripsitter. La sicurezza fisica, infatti, è sempre la priorità numero uno in ogni esperienza psichedelica e, per dirla tutta, in ogni esperienza avventurosa nella vita.
Nello specifico, prestare attenzione al soggetto sotto psichedelico e mantenere calma la sua mente. Non permettetegli di mettersi a correre o di vagare senza meta fra gli oggetti; se possibile cercate di farlo stare seduto. Tenetelo alla larga da cose calde, appuntite o fragili, da qualsiasi arma, mobile, muri o altri ostacoli, posti pubblici, altre persone e strade. Non spingetelo ma guidatelo, con le parole e con gesti delicati e lenti. In caso di emergenza tenete lontano qualsiasi oggetto potenzialmente pericoloso e, con calma, informate il soggetto in trip su che cosa state per fare e, gentilmente, aiutatelo a comprendere.
Se tutti i pericoli ambientali sono tenuti sotto controllo, altri fattori di sicurezza possono essere introdotti. Non usate la forza fisica per spostare il soggetto per fargli fare qualcosa, ma guidatelo solamente se vedete che comincia a muoversi, senza forzarlo in alcuna maniera o con gesti bruschi. Evitate di toccarlo, se potete: le persone in trip da Salvia sono famose per confondere una toccata e una forzatura fisica con un attacco o una minaccia (un'altra buona ragione per tenere lontano armi e oggetti pericolosi o appuntiti. SEMPRE).
Un sitter, inoltre, deve assistere praticamente il soggetto durante il suo trip, pur non intromettendosi nel viaggio o interferendo con la sicurezza della persona. Se qualcun altro nella medesima situazione dovesse distrarsi o aver bisogno di aiuto, agite bene e aiutateli ad allontanarsi dagli altri. Vi ringrazieranno, più tardi.
La seconda fase delle regole generali del tripsitter è di aiutare affinché il viaggio sia la migliore delle esperienze, in ogni modo possibile. Una semplice rassicurazione emotiva può avere un risultato duraturo durante un cattivo viaggio, offrendo un effetto lenitivo al soggetto in trip: frasi facili da comprendere e cui prestare attenzione possono aiutare tantissimo. Cercate di fargli capire chiaramente che stanno attraversando una fase allucinatoria, e che sono fisicamente al sicuro. Ricordategli chi siete, il vostro nome, e chiamatelo per nome, spiegandogli che sta semplicemente attraversando un "bad trip" e che non durerà. A volte, se la situazione lo richiedesse, non parlare potrebbe avere risultati altrettanto positivi, a seconda dello stato mentale della persona in viaggio.
Terzo, una volta che il trip si sta svolgendo in sicurezza e piacevolmente, il ricordo dell'esperienza vale quasi quanto l'esperienza stessa, e il sitter deve preservare questo ricordo. Esistono, di fatto, diverse strade per farlo facilmente e con efficacia. Annotare in maniera scritta ciò che il soggetto fa e dice durante il viaggio, chiaramente e con dovizia di dettagli in modo che la persona possa immaginarsi il proprio trip successivamente.
Un modo per riportare alla mente l'esperienza del viaggio è chiedere al soggetto, durante il suo trip, ciò che sta provando, o dove si trovi, o che cosa stia facendo, e annotare tutto come registrazione dell'esperienza. Questo andrà bene finché la persona con cui vi trovate avrà voglia di parlare e le domande non devono essere invadenti. In tutti i casi, una registrazione digitale audio o video potrebbe risultare una soluzione eccellente, ma usate bene il vostro giudizio: qualsiasi cosa filmiate o registriate potrebbe essere vista o ascoltata da chiunque possa accedervi.
Non è mai stata documentata un'overdose da Salvia, né di casi di forte dipendenza da questo tipo di sostanza. I suoi effetti hanno una durata estremamente breve, il che può essere un pro o un contro, a seconda della situazione (ma ha anche piccoli effetti negativi persistenti). In ultimo, la Salvia e i suoi principi attivi non sono sottoposti a controllo negli Stati Uniti come nella maggior parte dei Paesi nel mondo. E`comodamente reperibile alla stazione di rifornimento carburante e nei negozi per fumatori.
Il viaggio da Salvia si potrebbe quasi definire "pignolo". Rumori intensi o visioni, o qualsiasi tipo di distrazione, potrebbero distogliere il consumatore dalla sua esperienza: giocare ad un videogame o seguire lo sport potrebbe, per diversi consumatori, far risultare la Salvia una completa perdita di tempo. In alternativa rimanere in un ambiente calmo, o seduti sotto un cielo stellato, potrebbe significare per la maggior parte dei consumatori una garanzia che la Salvia faccia il suo lavoro.
Sebbene sia una sostanza tecnicamente legale nella maggior parte delle Nazioni, guidare sotto l'effetto di questa pianta potrebbe rendervi un pericolo pubblico, e consumarla in pubblico è, senza ombra di dubbio, sempre un rischio. Si tratta di un trip che potrebbe completamente scollegare una persona dalla realtà, temporaneamente, e un consumatore di Salvia pesantemente in viaggio potrebbe risultare incoerente e infrequentabile, facendo cose che potrebbero attirare eccessivamente l'attenzione e, qualche volta, diventando fisicamente ingestibile: se state progettando un viaggio, AVETE BISOGNO di calcolare una mano super partes e sobria, tra le altre. Se la persona sobria doveste essere voi, assicuratevi che il soggetto in trip si trovi in un ambiente confortevole e alla larga da potenziali pericoli.
Molti consumatori di droghe ricreative non troveranno ciò che cercano quando proveranno, per la prima volta, ad assumere Salvia divinorum: non fumate Salvia ad una festa, o per rilassarvi e neanche per divertirvi.
Fumate Salvia quando volete aprire la vostra mente, approfondire i vostri pensieri e lasciarvi il mondo reale alle spalle. Questa pianta ha un forte effetto psichedelico e venne usata da diverse culture per provocare visioni, durante rituali di guarigione religiosi e per illuminarsi spiritualmente.
A dosaggi normali, potrete avere un'esperienza piuttosto forte, con allucinazioni visive e uditive e, sempre a dosi corrette (e in un ambiente confortevole con luci soffuse e poche distrazioni, con una manciata di buoni amici ed un tripsitter, in uno stato d'animo calmo e libero da stress, possibilmente con musica tranquilla di sottofondo), il mondo della Salvia potrebbe superare la realtà, inghiottendo il consumatore nel viaggio e giocando con tutti i cinque sensi così, come con la memoria e con i pensieri.
Ai neofiti, dunque, è caldamente consigliato leggere attentamente queste regole:
Salvia prodotti