Le sostanze psichedeliche hanno fatto molta strada negli ultimi decenni. Alcune delle più famose—LSD e psilocibina—furono sintetizzate per la prima volta rispettivamente negli anni ’30 e ’50 e poi prontamente vietate. Oggi, la scienza e la cultura mainstream iniziano ad interessarsi nuovamente a queste sostanze, mentre gli studi scientifici mostrano risultati promettenti.
Scopriamo i VIP che hanno guidato, e continuano a guidare, la ricerca e l'attivismo su queste misteriose sostanze.
Albert Hofmann nacque l'11 Febbraio 1906 a Baden, in Svizzera, da Adolf Hofmann e sua moglie Elisabeth (nata Schenk) e crebbe come il più vecchio di quattro fratelli. Quando il padre, operaio attrezzista, si ammalò seriamente, fu costretto ad aiutare economicamente la famiglia e, pertanto, intraprese e terminò un apprendistato commerciale.
Nel frattempo portò avanti la sua carriera scolastica. Durante i suoi studi fu sostenuto finanziariamente dal suo padrino e, nel 1925, si iscrisse alla Facoltà di Chimica presso l'Università di Zurigo dove si laureò con onore quattro anni più tardi. Fino al suo ritiro nel 1971, lavorò per più di quattro decenni alla Sandoz, a Basilea.
Lavorando come impiegato per il Dipartimento chimico-farmaceutico dei Laboratori Sandoz di Basilea, Hofmann effettuò ricerche sul fungo della segale cornuta, con lo scopo di sviluppare uno stimolante circolatorio e respiratorio e, nel 1938, sintetizzò diversi derivati ammidici dell'acido lisergico. Il 25imo, fra questi, provocò disagi sugli animali testati, ma non tali da risultare sufficientemente utili o interessanti ai fini della ricerca farmaceutica e gli esperimenti non si protrassero nel tempo. Fino al 16 Aprile 1943, quando decise di produrre nuovamente LSD.
Mentre ci stava lavorando, avvertì un'improvvisa sensazione di irrequietezza, disagio e capogiri, tanto che interruppe il lavoro, prese la bicicletta e si diresse verso casa. Una volta a casa dovette coricarsi e chiudere gli occhi, perché la luce del giorno gli risultava troppo chiara, fin spiacevole e troppo intensa. Per due ore fu preda di una quanto mai fervida immaginazione e "vide" ciò che descrisse, successivamente, come un costante flusso caleidoscopico che giocava con i colori, figure fantastiche e forme eccezionali. Nel suo libro "LSD - My Problem Child" ammise che, probabilmente, assunse accidentalmente LSD, assorbendolo tramite i polpastrelli.
Il 19 Aprile 1943, alle 4:20 del pomeriggio, Hofmann ingerì, intenzionalmente, 250 microgrammi di LSD, una quantità che, oggi, viene considerata dalle tre alle cinque volte superiore alla dose efficace. E no, questo giorno e questo orario non hanno nulla a che fare con l'origine del movimento 420 dei consumatori di marijuana.
Tre giorni più tardi annotò ciò che gli successe dopo aver ingerito LSD 25 durante il suo auto-esperimento... Scrisse che, verso le 17:00, avvertì lievi vertigini e senso d'ansia, accompagnati da una visione offuscata/alterata, subendo una sorta di paralisi ed una gran voglia di ridere. Riportò, inoltre, che ciò che avvertiva e vedeva era simile a ciò che aveva provato il giorno prima, ma molto più intenso.
Era a malapena in grado di scrivere e, solo con grande sforzo, fu in grado di chiedere al suo assistente di laboratorio di scortarlo fino a casa, in BICICLETTA! Durante questo "viaggio" (trip) verso casa si sentiva come se fosse a malapena capace di muoversi, ma il suo assistente riferì, più tardi, che in realtà guidava piuttosto veloce.
La sua vista era completamente alterata e Hofmann si sentiva minacciato da questo stato, perché ciò che una volta era per lui familiare si era trasformato in qualcosa di oscuro e gli sembrava di vivere una sorta di vita parallela in cui tutto era in movimento. Quando incontrò la sua vicina di casa, Mrs R., gli parve una malvagia e insidiosa strega dalla smorfia colorata.
Una volta a casa le vertigini e il senso di svenimento si manifestarono in maniera tanto intensa che dovette lasciarsi cadere sul divano. Più tardi, verso la fine del viaggio, cominciò ad apprezzare l'esperienza perché, allora, non solo riusciva a "vedere" un flusso di immagini fantastiche rotanti in spirali da cui esplodevano fontane di colori, quando aveva gli occhi chiusi, ma anche la sua percezione acustica pareva connettersi a questo flusso e ogni rumore andava a colpire le immagini che vedeva.
Da quando cominciò le sue ricerche sulle sostanze psichedeliche, come l'LSD e la psilocibina, divenne sostenitore del loro uso in psicoanalisi e della legalizzazione a scopo di ricerca, criticandone l'uso distorto che ne veniva fatto dalla Controcultura degli anni '60, ma anche la proibizione mondiale dell'LSD 25 che ne conseguì. Non ha mai smesso di augurarsi che il suo uso per gli scopi appropriati venisse accettato.
Hofmann si interessò, inoltre, allo studio dei semi di Turbina corymbosa, una specie di morning glory contenente LSA, ammide di acido lisergico che, come lui riscontrò, era strettamente correlata all'LSD.
Nel 1962, Hofmann era diventato direttore del Dipartimento dei prodotti naturali alla Sandoz e stava, inoltre, studiando le sostanze allucinogene rilevate nei funghi magici messicani, andando ad isolare e sintetizzare la psilocibina. Lui e sua moglie, inoltre, effettuarono viaggi nel Sud del Messico alla ricerca della "Ska Maria Pastora" (Foglie di Maria La Pastorella), la pianta che successivamente venne conosciuta come Salvia divinorum. Ne ritrovò alcuni campioni, ma non riuscì ad individuarne i composti attivi, i diterpenoidi salvinorin A.
Terence Kemp McKenna nacque il 16 Novembre 1946 a Paonia, in Colorado (USA), città del carbone e dei bovini dove fu cresciuto dal padre, un commesso viaggiatore cattolico irlandese, e da sua madre, una casalinga scozzese episcopale. Fu suo zio ad introdurlo alla geologia, da cui egli sviluppò quella che, per sua stessa definizione, fu la "sua prima ossessione": la caccia solitaria ai fossili nei ruscelli vicino a casa sua. Questo, unito alla sua fervida immaginazione, gli permise di sviluppare un approccio profondamente artistico e scientifico della natura.
Nel 1962, all'età di 16 anni, lui e la sua famiglia si mossero verso Los Altos, in California, dove terminò i suoi studi al liceo di Lancaster. Secondo Terence, fece la sua conoscenza dell'erba poco dopo il suo diciassettesimo compleanno, nel 1963, ed iniziò, dunque, a fumare regolarmente. Lo stesso anno scoprì il mondo della letteratura psichedelica attraverso "The Doors of Perception" (Le porte della percezione) e "Heaven and Hell" (Paradiso e Inferno) di Aldous Huxley.
Nel 1965, Terence si iscrisse all'Università di Berkley, in California, per studiare Storia dell'arte. Nell'estate del 1966, visse accanto all' "appartamento di uno strano ragazzo, con le finestre oscurate e le lampadine dipinte di rosso. Si sedeva in giro con la sua chitarra, suonando tutto il giorno gli accordi di 'Freight Train'". Questo ragazzo divenne la sua guida alla scoperta del mondo dell'acido: si chiamava Barry Melton, prima chitarra dei Country Joe and the Fish.
La prima esperienza psichedelica di Terence fu, secondo la sua testimonianza, di una "qualità che non si ripeté mai più" e lui si trovò a "rimbalzare tra lacrime di sgomento e lacrime di ilarità per circa un'ora".
Nel 1967, durante il suo periodo al college, scoprì la religione locale tibetana e iniziò a studiarla. Fu così che giunse a studiare lo sciamanesimo, che descrive come la sua "fase dell'oppio e della kabbala". Lo stesso anno si recò in viaggio a Gerusalemme, dove incontrò la sua futura moglie, Kathleen Harrison. Nel 1969 i suoi "interessi per la pittura tibetana e per lo sciamanesimo allucinogeno" crebbero a tal punto da spingerlo fino in Nepal, dove studiò il linguaggio tibetano.
Tentò, inoltre, la fortuna come contrabbandiere di hashish, ma quando una delle sue spedizioni fu bloccata dalle autorità doganali statunitensi, fu costretto alla fuga ed iniziò il suo girovagare per il Sud Est asiatico, dove visitò rovine, collezionò farfalle in Indonesia e lavorò pure come insegnante di inglese a Tokyo. Dopo tutte queste vicissitudini ad Oriente, fece ritorno a Berkley per riprendere gli studi in biologia, quello che lui chiamava il suo "primo amore".
Nel 1971, lui insieme al fratello più giovane Dennis e a tre amici si recò in missione nell'Amazzonia colombiana, alla ricerca di una pianta denominata Oo-koo-hé che, si supponeva, avrebbe dovuto contenere Dimethyltryptamine (DMT). Ma invece dell'Oo-koo-hé scoprirono l'uso delle varie miscele come l'Ayahuasca o Yagé e i funghi della specie Psilocybe cubensis.
Questi "funghi magici" divennero presto il nuovo obiettivo principale della spedizione e, a La Chorrera, lui e suo fratello furono soggetti di un'auto sperimentazione che, stando ad una intervista rilasciata da Terence successivamente, "lo mise in contatto con 'Logos', una voce divina ed illuminante che fece delle rivelazioni".
Nel 1972 rientrò a Berkley e sviluppò tecniche di coltivazione di funghi di psilocibina, mentre portava avanti i suoi studi nel Corso di Laurea in Ecologia e conservazione. Si laureò nel 1975 e scrisse il suo primo libro (di cui Dennis fu co-autore), "The Invisible Landscape". Questo testo si ispirava alla loro esperienza in Amazzonia. Il secondo librò seguì nel 1976 e fu intitolato "Psilocybin".
All'inizio degli anni '80, Terence cominciò ad articolare il suo pensiero in merito alle droghe psichedeliche ed alla realtà virtuale e, durante un weekend di workshop sul caso, sottolineò più volte l'importanza e il primato dell'esperienza da lui vissuta, contraria al dogma.
Nel 1992, pubblicò due libri che divennero un punto di riferimento per controcultura popolare. Entrambi i libri, unitamente alle sue performance verbali tenute ai rave, con cui contribuì alla realizzazione di album psichedelici e di trance goa, hanno contribuito ad elevare la sua fama anche sulla scena dance/rave: "Food of the Gods" (Il cibo degli Dei) è una storia radicale sulla relazione tra piante psichedeliche ed evoluzione della conoscenza; "The Archaic Revival" (La rinascita arcaica) è una collezione di suoi articoli e discorsi tratti da diverse riviste e letture.
Terence condusse studi anche sull'uso di piante enteogene, psichedeliche, metafisiche e su altri argomenti come lo sciamanesimo, il linguaggio, i tempi della storia e della civilizzazione e, ancora, sulle origini teoretiche della conoscenza umana, la sua teoria della "Stoned Ape".
A quell'epoca trascorreva il suo tempo tra le colline ricoperte di sequoie di Sonoma County, in California, e le Hawaii, ma nel 1999 iniziò a soffrire di sempre crescenti e dolorosi attacchi di emicrania e, perciò, fece ritorno alla sua casa sulla grande isola delle Hawaii. Dopo tre episodi di convulsioni cerebrali in una sola notte fu trasportato all'ospedale dove gli fu diagnosticato un Glioblastoma multiforme e fu sottoposto a numerosi trattamenti durante i mesi successivi.
Verso la fine del 1999, Erik Davis condusse quella che sarebbe stata l'ultima intervista con Terence. Durante quell'intervista lui affrontò anche l'argomento della sua morte e, per citare le sue parole, disse:
"Ho sempre pensato che la morte sarebbe arrivata in autostrada, in pochi istanti terrificanti, senza darti il tempo di risolvere la questione. Avere mesi e mesi per valutare le cose e rifletterci e parlarne con le persone, ed ascoltare cosa loro hanno da dire in proposito, è una sorta di benedizione. E`sicuramente un'occasione per crescere, darsi una calmata e risolvere le questioni. Quando ti è appena stato detto da un fanciullo in camice bianco e senza sorriso che ti rimangono solo più quattro mesi di vita le luci si accendono improvvisamente... ciò rende la vita ricca e pungente. Quando era appena successo, e avevo ricevuto una simile diagnosi, potei vedere la luce dell'eternità, alla William Blake, brillare attraverso ogni foglia. Voglio dire, un insetto che camminava per terra mi commosse fino alle lacrime".
McKenna è morto troppo giovane, il 3 Aprile 2000, all'età di soli 53 anni, con i suoi cari al fianco. Lasciò sua figlia Klea, suo figlio Finn e suo fratello Dennis.
Alexander "Sasha" Theodore Shulgin sintetizzò e testò su se stesso più di trecento sostanze psicoattive durante i suoi esperimenti. Si può considerare una delle persone con più esperienza sperimentale ed individuale con le sostanze psichedeliche. Tra le scoperte più conosciute in tutto il mondo vi sono il DOM e il 2C-B. Nel linguaggio di strada il DOM veniva chiamato STP, detto anche Super LSD. Pubblicò tutti i risultati dei suoi lavori in quattro libri e più di duecento pubblicazioni su riviste e giornali.
Alexander nacque il 17 giugno 1925 a Berkeley, California, da Theodore Stevens Shulgin e Henrietta D. Shulgin. Suo padre era nato a Orenburg, in Russia, e si trasferì negli Stati Uniti nel 1923; Henrietta, invece, nacque in Illinois. Entrambi i genitori erano professori presso la scuola pubblica a Alameda County.
Nel 1941 Alexander iniziò a studiare chimica organica presso l'Università di Harvard, ma nel 1943 dovette abbandonare gli studi per arruolarsi nella Marina degli Stati Uniti, U.S. Navy, dove avrebbe provato per la prima volta gli psicofarmaci. O meglio, come lui stesso disse, in mancanza di tali sostanze (prima di essere sottoposto ad un intervento chirurgico) un infermiere militare gli fornì un bicchiere di succo d'arancia e lo bevve supponendo che contenesse alcun tipo di sostanza psicoattiva.
Dopo aver bevuto tutta la bevanda, nel giro di pochi istanti si addormentò e solo il giorno dopo scoprì che ciò che aveva assunto era solo una sostanza placebo (in farmacologia: una sostanza assolutamente innocua). Questo dato stuzzicò l'interesse negli psicofarmaci, dato che rimase stupefatto da come "una piccolissima frazione di grammo di zucchero potesse averlo reso incosciente".
Trascorso il servizio militari in marina, si trasferì a Berkeley, in California, ottenendo il Dottorato in ricerca biochimica, nel 1954. Negli anni successivi, concluse il suo lavoro di ricerca di post-dottorato in psichiatria e farmacologia presso la University of California, a San Francisco. Dopo una breve parentesi presso la Bio-Rad Laboratories, iniziò a lavorare presso l'azienda Dow Chemical Company, come responsabile nella ricerca chimica.
Alla fine degli anni '50 ebbe modo di provare per la prima volta la mescalina che gli fece "imparare che esistono un'immensità di cose dentro ognuno di noi". La sua chance di approfondire ulteriormente il discorso sulle sostanze psicoattive ebbe luogo poco dopo la nascita del primo pesticida biodegradabile: Zectran.
Il Zectran era un prodotto brevettato e molto redditizio e la Dow Chemicals concesse ad Alexander la libertà di condurre le proprie ricerche sulle nuove droghe e sullo studio della loro azione. Iniziò, così, ad analizzare queste sostanze testandole su se stesso. I risultati che ottenne vennero pubblicate su diverse riviste contemporanee come il Journal of Organic Chemistry e il Nature magazine.
Nel 1960, assieme ad un piccolo gruppo di amici, iniziò a seguire alcune sessioni per testare determinate sostanze e tutti i risultati sperimentati con feniletilamine e triptamine vennero successivamente registrati meticolosamente. Però, dopo la visione negativa da parte dei media sull'abuso delle droghe nella società, la Dow Chemicals decise di interrompere il progetto di Alexander e quindi le pubblicazioni sulle sue esperienze e sui risultati ottenuti; il fatto che lavorasse all'interno dell'azienda poteva portare ad una reazione negativa da parte del pubblico nei confronti dei lavori di Alexander e, quindi, della compagnia. Lasciò, così, la Dow Chemicals nel 1965 per intraprendere una nuova professione: divenne insegnante nella scuola di San Francisco, al General Hospital e nelle Università della zona.
Nel frattempo, lui e i suoi amici inventarono la Shulgin Rating Scale, una scala per poter quantificare le esperienze e gli effetti di ciascuna sostanza sperimentata, creando dei report dettagliati su più di un centinaio di sostanze chimiche psicoattive.
Nel 1967, nella State University di San Francisco, Alexander entrò a conoscenza del MDMA grazie ad uno studente da poco laureato, che lo lo inserì in un gruppo di studio di chimica farmaceutica.
L' MDMA (meglio conosciuto come Ecstasy o "E" nei quartieri di periferia) era stato realizzato e brevettato da Merck, nel 1912, ma dal momento che non era mai stato analizzato in profondità, Alexander sviluppò un nuovo metodo di sintesi e nel 1976 fornì questa sostanza a Leo Zeff, uno psicologo proveniente da Oakland, in California. Fu lui che iniziò a somministrare piccole dosi di questa sostanza ai suoi pazienti, per studiarne gli effetti con la finalità di aiutare a sviluppare una nuova terapia, che successivamente si diffuse tra centinai di psicologi di tutta la nazione.
Lui trovò lavoro anche come perito professionista e fornì campioni farmacologici di queste sostanze alla DEA e nel 1988 scrisse il manuale completo "Controlled Substances: Chemical & Legal Guide to Federal Drug Laws". Conclusa la sua collaborazione e consulenza con la DEA, ottenne la licenza "Schedule I", che gli concesse di poter installare un laboratorio di analisi e di possedere sostanze classificate come sintetizzate.
Nel 1991, lui e sua moglie pubblicarono il "PiHKAL - A Chemical Love Story", in cui il titolo principale altro non è che un acronimo che sta per "Phenethylamines I Have Known and Loved" (Ho conosciuto ed amato le feniletilamine). Il libro è suddiviso in due volumi: la prima parte descrive la storia di un farmacologo e sua moglie, mentre la seconda contiene le istruzioni dettagliate di come si sintetizzano oltre 200 composti psichedelici (la maggior parte dei quali erano stati scoperti dallo stesso Alexander), testi di biologia, dosaggi ed altre curiosità.
Nel 1994, la DEA denunciò Alexander e gli ordinò di consegnare la sua licenza per aver violato i termini prestabiliti e gli venne perquisito l'intero laboratorio. Anche se le varie verifiche e cause giudiziarie non riuscirono a provare nessuna irregolarità, 15 anni prima della pubblicazione del PiHKAL, dovette pagare una multa di 25.000$ con la denuncia di possesso di campioni analitici di sostanze psichedeliche.
Richard Meyer, portavoce della DEA del dipartimento di San Francisco Field Division, dichiarò che "quei libri erano praticamente libri di cucina, con ricette dettagliate su come realizzare droghe illegali" e che alcuni agenti avevano riportato che diverse copie di questi libri erano state trovate in laboratori clandestini in cui le forze dell'ordine avevano fatto irruzione. Ma Alexander e Ann continuarono a sviluppare e testare nuove sostanze psicoattive senza oltrepassare i limiti legali. Fu così che nel 1997 pubblicarono "TiHKAL - A Continuation".
Questo titolo di lancio altro non è che l'acronimo di "Tryptamines I Have Known and Loved" (Ho conosciuto e amato le triptamine), in cui viene descritta una delle famiglie di droghe psicoattive più conosciute al mondo: le triptamine. Esattamente come il PiKHAL, libro suddiviso in due parti, anche quest'ultimo volume comprende una prima parte in cui viene descritto il seguito dell'autobiografia immaginaria di un farmacologo, mentre nella seconda parte vengono raccolti diversi saggi su argomenti che vanno dalla psicoterapia e filosofia junghiana alla massiccia presenza in natura di DMT, trattando anche la Ayahuasca e la guerra alle droghe.
Con l'assistenza di Tania Manning e Paul F. Daley, riuscì a pubblicare il tanto atteso catalogo completo delle sostanze psichedeliche conosciute fino ad oggi: il "The Shulgin Index", marzo 2011.
Nel 2014, Alexander Shulgin è morto serenamente nella sua casa nella California del nord.
Alexander credeva che il governo non dovesse emanare leggi che interferiscono con il comportamento personale di un individuo. I governi non vogliono che le droghe circolino perchè provocano effetti che loro stessi non possono controllare; invece, fornendo precise indicazioni su un uso responsabile, si potrebbero prevenire definitivamente gli abusi di queste sostanze. Esattamente come il caffè, l'alcool, i sali o i grassi, è sempre questione di sapersi regolare.
Secondo R. Wasson, etnomicologo e banchiere statunitense, Doña María Sabina nacque il 17 Marzo 1894, ma a detta della madre María Concepción la figlia sarebbe nata nel giorno dedicato alla Vergine Maddalena, ovvero il 22 Luglio.
Il padre di Doña María, Crisanto Feliciano, morì a causa di una malattia quando lei aveva solo tre anni e, da quel momento, sua madre si occupò di lei e della sorella più giovane, Marìa Ana. La famiglia andò a vivere da parenti nella Sierra Mazateca, nel Sud del Messico, nella casa dei nonni materni.
Doña María fece la conoscenza dei funghi magici in età precoce. Lei stessa affermò di ricordare che stava giocando con sua sorella, all'età di sette anni, mentre badavano agli animali di famiglia, quando si accorse di un mazzetto di bellissimi funghi che cresceva sotto un albero. Riconobbe che si trattava degli stessi funghi che aveva visto usare dal curandero (guaritore) locale, Juan Manuel, durante le cerimonie per curare i malati. Fu così che ne raccolse qualcuno e ne ingerì qualche esemplare. María raccontò che anche sua sorella fece lo stesso e, presto, avvertirono i magici effetti dei funghi divini.
Durante i mesi seguenti entrambe le sorelle continuarono a consumare funghi magici diverse volte, finché un giorno non fu fermata dalla madre che le chiese cosa avesse fatto per ridere tanto e per cantare con tanta ed esuberante gioia. Ma non le fu mai rimproverato di consumare funghi magici.
Quando aveva otto anni, suo zio cadde in malattia e diversi sciamani provenienti dalla Sierra si recarono presso di lui, al loro villaggio, ma ogni tentativo di curarlo con le loro erbe fallì, mentre le sue condizioni continuavano a peggiorare. Allora lei si ricordò dei funghi che aveva raccolto e di come si fossero offerti di aiutarla in caso ne avesse avuto bisogno. Doña María andò, quindi, a raccogliere qualche fungo sacro e lo ingerì. Quando gli effetti fecero la loro comparizione, lei domandò ai funghi di dirle se poteva procurarsi qualche tipo di erba speciale in grado di allontanare lo "spirito malefico" che si era impossessato di suo zio e che si era infiltrato nel suo sangue.
I funghi le risposero che doveva procurarsi erbe differenti da quelle utilizzate dagli sciamani e che le avrebbe potute trovare in un luogo nella montagna, laddove le acque del ruscello corrono pure e gli alberi crescono alti. Avendo capito di che posto i funghi stessero parlando, corse a raccogliere alcune varietà di quelle particolari erbe. Preparò un intruglio e lo somministrò allo zio, che in solo una manciata di giorni guarì.
Fu allora che Doña María capì che quella era la strada che avrebbe seguito durante la sua vita e, così, invecchiò e diventò una "Sabia", una "saggia", potente ed onesta, rispettata in tutto il villaggio. Diverse centinaia di persone ammalate e sofferenti si rivolsero a lei e alla sua magia e, per decenni, lei praticò le sue cerimonie curative.
Era il 1955, quando il primo Occidentale si presentò al piccolo villaggio di Huautla de Jimenez a Oaxaca: R. Gordon Wasson, un entomologo e banchiere statunitense si recò in visita alla città natale di Doña María e fu il primo uomo occidentale a partecipare ad una delle sue cerimonie. Wasson portò alcune spore a Parigi, dove furono identificate come Psilocybe mexicana. I suoi principi attivi primari furono isolati e sintetizzati dal chimico svizzero Albert Hofmann nel 1958.
Per quanto Wasson avesse tentato di mantenere segreta l'identità di Doña María, la storia della Sabia Mazateca e della sua esperienza con i funghi magici si diffuse inevitabilmente per tutto l'Occidente, anche grazie al primo articolo che lui stesso scrisse su Doña María e sulle sue cerimonie, per la rivista Life, nel maggio del 1957.
Presto centinaia di ricercatori, scienziati ed altri curiosi a caccia di funghi giunsero in Sierra Mazateca. Tra loro anche personalità di rilievo degli anni '60, tra cui rock star come John Lennon, Bob Dylan, Mick Jagger e Keith Richards. Persino la CIA inviò sul luogo un agente in incognito per raccogliere alcuni esemplari di funghi magici.
Doña María disse:
"Prima di Wasson, nessuno aveva preso i bambini (i funghi magici) solo per trovare Dio. Loro li avevano sempre raccolti solo per curare la malattia."
Un'altra importante citazione riporta il suo rammarico per aver mostrato la sua magia a Wasson:
"Dal momento in cui sono arrivati gli stranieri, i "bambini sacri" hanno perso la loro purezza. Hanno perso la loro forza, e si sono rovinati. D'ora in poi non potranno più lavorare. Non c'è rimedio a questo."
Ogni volta che lei dava ai visitatori ciò che andavano cercando, e ogni volta che li accompagnava durante una delle sue cerimonie, abbandonava un pezzetto di se stessa.
Presto la Polizia messicana cominciò a pensare che questa donna spacciasse droga agli stranieri e tutta questa attenzione non giustificata alterò le dinamiche sociali della comunità Mazateca e minacciò la continuità della loro stessa tradizione. La comunità fece ricadere la colpa su Doña María, che fu esiliata, e la sua capanna, che era stata da sempre casa sua, fu bruciata.
Doña María Sabina, la più famosa ed acclamata curandera del mondo, morì il 23 Novembre 1985.
Alex Grey, artista visionario e filosofo, è conosciuto soprattutto per le sue psichedeliche pitture multi-dimensionali. Come un avido esploratore della conoscenza, nelle sue opere riflette visioni della vita, della morte e dello spazio tra di loro. Grey divenne famoso per i suoi dipinti raffiguranti i sistemi energetici umani e il loro significato spirituale.
Nacque il 29 Novembre 1953, a Columbus, Ohio, figlio di mezzo in una famiglia della classe media. Alex sviluppò un vivo interesse per le arti fin dalla tenera età e fu incoraggiato dal padre, un designer grafico, a coltivare la propria passione. Fin dall'inizio i lavori di Alex ruotavano intorno al tema della morte e della trascendenza, fino a sfociare nel suo caratteristico stile artistico.
All'età di 18 anni, Alex ottenne una borsa di studio al Columbus College of Art and Design, ma abbandonò a 21 anni. Continuò a dipingere cartelloni pubblicitari per Columbus, ma presto si stancò anche di questo ed abbandonò dopo solo un anno di attività.
Nel 1974 Alex ottenne un'occupazione come assistente di studio a Boston, dove studiò sotto l'egida dell'artista concettuale Jay Jaroslav presso la School of the Museum of Fine Arts. Fu qui che Alex andò verso la sua vera direzione artistica. Subito dopo aver intrapreso questa carriera, incontrò colei che diventerà sua moglie, Allyson.
Insieme scoprirono l'LSD ed altre sostanze psichedeliche in grado di allargare le loro menti. Da queste esperienze Alex giunse al suo punto di vista essenzialmente agnostico che sfocerà completamente in un trascendentalismo radicale. Fu un viaggio che decisero di affrontare sempre insieme, riuscendo a raggiungere un maggior contatto fra loro stessi e con l'universo intero.
Successivamente Alex ottenne un lavoro presso l'Università di Harvard, all'interno del Dipartimento di Anatomia, dove si avvicinò alla dissezione dei cadaveri. Questo gli permise di studiare il corpo stesso, affinando ulteriormente le proprie abilità. Durante il suo soggiorno ad Harvard, Alex giunse a lavorare per il Dr. Herbert Benson e per la Dr. Joan Borysenko in qualità di ricercatore tecnologico e condusse ricerche sulle energie della guarigione.
Per quanto questa non possa sembrare la strada ideale da intraprendere per un artista, il suo lavoro con l'anatomia ha giocato un ruolo fondamentale per il realismo e la cura del dettaglio che emerge nelle sue opere di pittura anatomica. I professori di Harvard ebbero modo di visionare i suoi dipinti e gli offrirono un lavoro come illustratore anatomico per l'Università, grazie alla precisione della sua arte.
Il passo successivo nella vita di Alex fu quello di promuovere la propria carriera accademica, unendo ciò che aveva avuto modo di imparare ad Harvard al suo talento artistico. Insegnò Anatomia Artistica e Scultura di Figura per i successivi dieci anni presso l'Università di New York e tenne numerosi workshop in giro per gli Stati Uniti. Sia Alex che sua moglie Allyson curano tutt'oggi i seminari del Mystic Artists Guild International (MAGI) alla Cappella degli Specchi Sacri in Wappinger, New York.
Durante la sua vita, Alex realizzò una serie di dipinti incentrati sul tema della vita, chiamati Specchi Sacri (Sacred Mirrors). La serie prese inizio nel 1979 e, ora, è conservata nel cuore della sua cappella. Riprendono il punto di vista di una viaggiatore, in esplorazione del corpo, della mente e dello spirito ed aiutano l'osservatore a cogliere il proprio senso della spiritualità innata e della divinità. Dopo aver completato gli Specchi Sacri, applicò la sua prospettiva multidimensionale per sviluppare tutti gli altri aspetti dell'esperienza umana, come la preghiera, la nascita e la morte.
Nel 1996 Alex fu cofondatore della Fondazione della Chapel of Sacred Mirrors Ltd, un'organizzazione che cerca di ispirare creatività, compassione e saggezza integrale in coloro che ne siano alla ricerca. Grazie alla sua crescente popolarità, e alla crescente importanza nell'insegnamento della spiritualità, del culto e delle cerimonie sacramentali, l'organizzazione fu riconosciuta ufficialmente come una religione nel 2008.
Da quel momento sia il ruolo di Alex che quello di sua moglie nel mondo spirituale non poterono che continuare a crescere: sono oggi considerati fra i 20 migliori leader spirituali esistenti, stando alla Watkins Review, alla stregua di personalità come il Dalai Lama ed Eckhardt Tolle. Il Tempio della Comprensione (Temple of Understanding) ha dichiarato i coniugi Grey due fra i 50 leader interspirituali più influenti al mondo.
Alex risiede attualmente alla Cappella degli Specchi Sacri, che comprende 40 acri di terreno a Wappinger, New York, da quando è divenuta una religione riconosciuta. Il vasto terreno funge oggi come ritiro spirituale per chi ne sentisse la necessità ed offre ampi e rigogliosi giardini, piscine per la riflessione, cerimonie spirituali, seminari mistici, un'ampia biblioteca e aree per la vita comunitaria. Si tratta di un centro per il risveglio spirituale.