Voacanga Africana: Tutto Quello Che Dovete Sapere

Voacanga Africana: Tutto Quello Che Dovete Sapere

Steven Voser
Steven Voser
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La Voacanga africana è una pianta curiosa. Non particolarmente interessante al primo sguardo, ha di recente occupato il centro della scena fra gli psiconauti per le sue supposte proprietà allucinogene.

Non esistono molte informazioni disponibili sugli effetti della Voacanga africana o sui suoi impieghi nei rituali e cerimonie dell'Africa occidentale. In quest'articolo, esploreremo le informazioni di cui disponiamo, immergendoci in profondità nelle proprietà di questa elusiva pianta. Vedremo inoltre come la Voacanga africana può essere utilizzata per indurre un viaggio psichedelico, e come potete coltivarla da voi!

Solleviamo infine il sipario sulla Voacanga africana!

COSA È LA VOACANGA AFRICANA?

COSA È LA VOACANGA AFRICANA?

La Voacanga africana è un piccolo albero originario del ricco e umido suolo delle foreste tropicali e subtropicali dell'Africa occidentale. A prima vista potreste prenderla per una qualunque altra pianta ornamentale nel giardino di vostra mamma. Cresce fino a 6 metri d'altezza, le sue foglie sono dei lunghi ovali rigogliosi e i suoi fiori sono come piccoli fiocchi di neve, bianchi o gialli a seconda dell'esemplare. I frutti somigliano a grosse fave di campo, che una volta mature si aprono in due metà. Gli animali si nutrono della sua polpa gialla, consentendo in tal modo a questa specie vegetale di spargere i suoi semi.

Dalla sua scoperta nel 1894 fino alla seconda guerra mondiale, la Voacanga africana venne considerata niente più di un semplice arbusto tropicale. Successivamente alla guerra, venne adottata dall'industria farmaceutica per le sue proprietà medicinali. Gli alcaloidi contenuti nella pianta si possono trovare in farmaci stimolanti per il trattamento di disturbi cardiaci e dipendenze, come anche per patologie correlate con la salute degli anziani.

È solo di recente che gli psiconauti si sono assunti il compito di svelare il potenziale psichedelico della Voacanga africana. Attraverso internet corrono voci riguardanti luoghi remoti in cui la sua corteccia, radici e semi venivano usati da popolazioni locali come veleno, afrodisiaco, stimolante e perfino psichedelico cerimoniale. Esiste un fondo di verità per queste voci?

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LA CHIMICA DELLA VOACANGA AFRICANA

LA CHIMICA DELLA VOACANGA AFRICANA

Effettivamente, la Voacanga africana contiene per natura alcuni composti interessanti. Ha catturato l'attenzione degli psiconauti più intraprendenti per i vari alcaloidi che sono presenti, a differenti concentrazioni, nelle sue radici, corteccia, foglie e semi.

Gli alcaloidi presenti nella Voacanga africana consistono in:

  • voacamina (7,2%)
  • voacangina (5,6%)
  • voacristina (4,0%)
  • voacorina (3,7%)
  • vobtusina (0,4%)
  • tabersonina (3,5%)
  • ibogaina (0,4%)
  • vobasina (1,6%)

In particolar modo, la voacamina è un potente stimolante cardiotonico, mentre la voacangina è un ben noto agente psicoattivo. La struttura chimica di entrambe somiglia ad un'altra intrigante sostanza presente nella pianta: l'ibogaina. Nonostante la sua azione non sia ancora pienamente compresa, l'ibogaina è ritenuta efficace nel modulare l'eccitabilità neuronale e la trasmissione sinaptica e per la sua azione di stimolante naturale contro la fatica. A larghe dosi, l'ibogaina è un potente psichedelico che genera un'esperienza introspettiva e di tipo quasi onirico.

Del mix di alcaloidi nel suo complesso, il 5–10% è contenuto nella corteccia delle radici (la cosiddetta epidermide delle radici), il 4–5% nella corteccia del tronco, l'1,5% nei semi e lo 0,3–0,45% nelle foglie.

COME COLTIVARE LA VOACANGA AFRICANA A PARTIRE DAI SEMI

COME COLTIVARE LA VOACANGA AFRICANA A PARTIRE DAI SEMI

  1. A parte macinare i semi per farne una polvere, li si può anche piantare per coltivare il proprio albero personale di Voacanga africana! Dato che è una pianta piuttosto rara in Occidente e necessita di alcune precauzioni per poter crescere sana e felice, consigliamo di seguire attentamente la nostra facile guida alla coltivazione, qui di seguito.

  2. Per prima cosa, ovviamente, dovete acquistare i vostri semi di Voacanga africana. Poiché quasi tutti i semi saranno dormienti, dovete essere sicuri di “risvegliarli” il prima possibile per far partire il processo di germinazione.

  3. Cominciate col ripulirli da ogni residuo organico. Metteteli quindi in un setaccio o colino e fateci scorrere sopra un bel getto d'acqua fresca per eliminare ogni residuo di polvere.

  4. Una volta asciutti, vi conviene usare un acido blando (come aceto o una soluzione di succo di limone) per aiutare i semi a rompere il guscio e stimolare la germinazione. Tenere immersi i semi per 10–15 minuti farà ciò che in natura fa il sistema digestivo degli animali.

  5. Passato questo tempo, mettete di nuovo i semi sotto l'acqua corrente. Come precauzione contro le muffe, immergete i semi per altri 20 minuti in acqua ossigenata al 3%. Dopo di che non occorre risciacquarli di nuovo sotto l'acqua. Metteteli quindi in un contenitore e piazzateci sopra un coperchio che permetta un po' di passaggio dell'aria.

  6. La scelta ideale è un contenitore trasparente, che vi lascia tenere sotto controllo la germinazione senza dover rimuovere il coperchio. Occorrerà perlomeno un mese prima che vediate spuntare dei germogli.

  7. Se mentre attendete comincia a formarsi della muffa, versate un po' di acqua ossigenata nel contenitore, risanate semi e contenitore agitando bene e riversate poi fuori il liquido in eccesso. Ripetete l'operazione se riappaiono segni di muffa.

  8. Poiché la germinazione dei semi di Voacanga africana è alquanto imprevedibile, dopo che spuntano i primi germoglietti continuate a tenere sotto stretto controllo anche i rimanenti semi. Questi potrebbero germinare nel corso di uno o due mesi successivi.

  9. Una volta che i semi hanno germinato, potete rimuovere le piantine mature, che sono quelle con una radice lunga circa 0,65–0,85cm. Piantatele in un terriccio ricco e umido, distanziandole di almeno 5cm. Mantenete il terreno umido ma mai fradicio ed il contenitore esposto solo parzialmente alla luce del sole.

  10. Solo quando le piantine hanno avuto la possibilità di maturare, dopo circa 3–4 mesi, potete trapiantarle in un recipiente separato ed esporle alla piena luce solare. Dovrete sempre cercare di mantenere elevata l'umidità del terreno ed una temperatura tiepida nel vostro ambiente di coltura. Assicuratevi anche di proteggere le vostre piante dal gelo, per almeno i primi tre anni. Solamente in questo modo vi garantirete la crescita sana delle vostre piante di Voacanga africana.

VOACANGA AFRICANAVedi Voacanga Africana

Speriamo che quest'articolo abbia aiutato a fare un po' di luce su questa pianta affascinante seppur ancora misteriosa. Di certo sono necessarie maggiori ricerche per svelare appieno le sue proprietà e applicazioni, ma se siete in cerca di qualcosa di totalmente differente e nuovo per arricchire la vostra esperienza psichedelica, la Voacanga africana è la pianta da provare!

Steven Voser
Steven Voser
Steven Voser è un giornalista indipendente che si occupa di cannabis. È da oltre 6 anni che scrive articoli su tutto ciò che riguarda la marijuana: come coltivarla, come godersela al meglio, l'industria in forte espansione e il torbido panorama legale che la circonda.
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