Assenzio: Tutto Quello Che C'è Da Sapere

Assenzio: Tutto Quello Che C'è Da Sapere

Luke Sholl
Luke Sholl
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L'assenzio è una bevanda affascinante in tutti i sensi. Dai suoi ingredienti unici alla sua controversa storia, c'è tanto da scoprire riguardo a questo liquore e siamo entusiasti di raccontarvelo!

Se vi capitasse di chiedere all'individuo medio qual è la cosa più pazzesca che abbia mai bevuto, ci son buone probabilità che verrebbe fuori l'assenzio. Per una qualche ragione, si è guadagnato la fama di “ragazzaccio” nel mondo dei liquori e dell'alcol in generale. Ma perché esattamente? Provoca davvero qualcosa di strano che gli altri alcolici non fanno? O è proprio come ogni altro liquore, a parte l'aspetto e il marketing?

Ebbene, la cosa è un po' più complessa di ciascuna di queste risposte, ma siamo felici di spiegarvelo.

COS'È L'ASSENZIO?

COS'È L'ASSENZIO?

E quindi, di cosa stiamo parlando? Per farla semplice, l'assenzio è un liquore altamente alcolico dall'aroma di anice. Se non ne avete mai sentito parlare prima, o pensate di non avere idea di che sapore può avere, potreste restare sorpresi.

Avete mai assaggiato le caramelle alla liquirizia? Ebbene, indovinate un po': ecco che sapore ha l'anice! E l'autentica liquirizia pura? No, non c'è anice nella liquirizia, ma questi due aromi inconfondibilmente dolci e aromatici si somigliano in modo notevole.

A parte l'anice, l'assenzio deriva anche e principalmente dalle foglie e fiori della pianta di Assenzio maggiore. Questa pianta è anche all'origine del nome stesso del liquore, essendo nota con la sua denominazione scientifica di Artemisia absinthium.

Il latino “absinthium” deriva dal vocabolo greco “apsínthion”, che a sua volta traduce letteralmente il termine inglese per assenzio, “wormwood” (ovvero “pianta dei vermi”). È però conosciuta anche con altri nomi oltre quello di assenzio. Se frugate un po' nella letteratura dell'epoca in cui apparve sulla scena (ne parleremo più diffusamente in seguito), vedrete che la si designa con il nome di “fée verte”, che in francese significa “fata verde”.

Questo si riferisce alla colorazione verde del liquore; ma come vedremo successivamente, non è sempre così.

STORIA DELL'ASSENZIO

STORIA DELL'ASSENZIO

Prima di addentrarci oltre nei dettagli, dovremmo dedicare un momento a comprenderne la storia. Sappiamo che certe sue forme esistono da lungo tempo, e tracce di liquore derivato dall'artemisia si sono trovate anche presso gli antichi Greci. Cosa piuttosto divertente, era chiamato “absinthites oinos”; ma non era proprio il liquore che conosciamo oggi.

L'assenzio “moderno” apparve solamente nel tardo XVIII secolo, gentilmente offerto dalle suore Henriod di Couvet, in Svizzera. E anche allora, piuttosto che un liquore da consumarsi per il piacere, veniva venduto come elisir.
La formula era abbastanza attraente perché un certo maggiore Dubied l'acquistasse dalle Henriod nel 1797, e quello stesso anno installasse a Couvet la prima distilleria di assenzio. Quest'azienda divenne poi la Pernod Fils, una delle marche di assenzio più popolari nell'800.

Mantenne una presenza costante per la prima metà del XIX secolo, divenendo particolarmente popolare negli anni dopo il 1840 quando le truppe francesi lo utilizzavano per prevenire la malaria. Apprezzandolo più per il piacere che come medicinale, i soldati lo portarono con sé quando fecero ritorno a casa. E ben presto cominciò a spuntare nei bistrot, bar, caffè e cabaret di tutto il Paese.

Mentre oggi lo si associa all'alta società, all'epoca lo si trovava tanto nei bicchieri dei ricconi quanto in quello di artisti morti di fame. Il prezzo, già basso, calò ancora di più a partire dal 1880, e da lì in poi divenne un fenomeno ancora più grande.

ASSENZIO: PERICOLI E ALLUCINAZIONI?

ASSENZIO: PERICOLI E ALLUCINAZIONI?

Ma come accade per ogni cosa che guadagna troppa popolarità, cominciò a formarsi un movimento contro di esso. Le campagne diffamatorie, da parte del movimento per la temperanza come dell'industria vinicola, dipingevano i bevitori di assenzio come il peggio del peggio.  

Chi gli si opponeva affermava che faceva diventare pazzi e spingeva al crimine. Poi, nel 1905, un contadino svizzero di nome Jean Lanfray uccise la propria famiglia e cercò di uccidersi, dopo aver bevuto assenzio. Aveva bevuto molto più vino e brandy, e solo due bicchieri di assenzio, ma il legame era già stato fatto. 

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L'indignazione pubblica arrivò al colmo dopo questo delitto, ed oltre 80.000 persone firmarono una petizione per proibire la Fata Verde. Nel 1908 la proibizione dell'assenzio diventò legge in Svizzera, e Paesi come Olanda, Francia e Stati Uniti seguirono negli anni successivi. Queste proibizioni non sarebbero state tolte che molto tempo dopo, e gli USA hanno abolito il divieto solo nel 2007. 

Ma è davvero pericoloso? A parte ciò di cui abbiamo appena parlato, avrete certamente sentito dire anche che l'assenzio può provocare allucinazioni. Ma malgrado ciò che possono avervi detto in tanti, non esistono prove (Layton, 2007) che l'assenzio provochi alcun tipo di allucinazioni. In effetti, non esistono prove che generi un'intossicazione maggiore di quella “normale” provocata dall'alcol. Tutte quelle dicerie si devono più che altro a un erroneo pregiudizio nei confronti di uno dei suoi ingredienti, vale a dire l'artemisia. 

EFFETTI DELL'ASSENZIO

EFFETTI DELL'ASSENZIO

Oggi abbiamo molta più familiarità con gli effetti dell'artemisia di quanta ne avessero gli antichi Greci o gli europei più recenti. Come abbiamo accennato prima, per quante fatine verdi quel tizio al bar dica di star vedendo, l'artemisia non ha effetti allucinogeni, e nell'assenzio non c'è nulla che possa provocare tali effetti. 

Oltretutto, l'alcol contenuto nell'assenzio vi farà male più in fretta che non l'artemisia. Infatti, il solo caso riportato di tossicità dell'artemisia (Weisbord et al., 1997) si riferisce a un tale che aveva bevuto un cicchetto di 10ml di olio concentrato di artemisia, pensando che fosse assenzio.

COME VIENE FATTO L'ASSENZIO

COME VIENE FATTO L'ASSENZIO

Ma per adesso lasciamo un po' da parte l'artemisia. È uno dei principali ingredienti dell'assenzio, ma è giunto il momento di parlare di come la bevanda viene effettivamente prodotta. Oltre all'Assenzio maggiore, l'anice verde e il finocchietto sono le due erbe principali impiegate nella produzione della bevanda.

Prima di tutto, i tre ingredienti principali vengono combinati con alcol ad alta gradazione, che viene tratto da uva bianca, in un distillatore di rame. Gli ingredienti restano a mollo per una notte, conferendo all'alcol il loro gusto ed aroma nel corso di un processo chiamato macerazione. Da questo punto in poi, i distillatori hanno due opzioni e le scelgono regolarmente entrambe.

La prima è quella di ridurre il distillato fino a che raggiunge il 60% di alcol, producendo ciò che viene chiamato “Blanche”, o assenzio bianco. Esatto, proprio così, non tutto l'assenzio è per forza verde. La colorazione verde è tuttavia una caratteristica iconica della bevanda, ed esiste un modo speciale con cui i fabbricanti di assenzio riescono ad ottenerla. E questa, naturalmente, è la loro seconda scelta.

Dopo la prima macerazione, i distillatori sospendono la riduzione e versano invece il tutto in un altro distillatore con issopo, Assenzio gentile, melissa ed altre erbe (a seconda del produttore), per una seconda macerazione. Via via che la clorofilla di questi altri ingredienti si trasferisce all'assenzio, appare l'amato colore verde. Dopo di che, lo diluiscono con acqua per raggiungere l'obiettivo di una gradazione alcolica del 62%. E voilà! Ecco fatto l'assenzio.

COME PREPARARE E BERE L'ASSENZIO

COME PREPARARE E BERE L'ASSENZIO

Ora che sapete cos'è, da dove proviene e come viene fatto, possiamo probabilmente indovinare la prossima domanda che vi viene alla mente: “Come lo dovrei bere?”. Esistono molte maniere, ma il metodo corretto per gustare l'assenzio è il cosiddetto “Absinthe Drip”, o “sgocciolamento dell'assenzio”. Ecco qui come farlo!

PREPARAZIONE CLASSICA DELL'ASSENZIO

  1. Versate una parte di assenzio in un bicchiere refrigerato. Un bicchiere da “parfait” funziona bene e darà quel tocco di classe, ma un bicchiere da vino (o del resto un bicchiere qualsiasi) andrà altrettanto bene.
  2. Posizionate un cucchiaio forato sul bordo del bicchiere e mettete una zolletta di zucchero sul cucchiaio, sopra i fori.
  3. Fate sgocciolare lentamente 3–5 parti di acqua pura ghiacciata sulla zolletta e fin dentro l'assenzio. L'assenzio si farà leggermente opaco.
  4. Mescolate e servite il bicchiere su un centrino o sottocoppa.
  5. Salute!

Nota: in certi casi, i bevitori di assenzio amano immergere la zolletta nell'assenzio e darle fuoco per caramellare lo zucchero, prima di spegnerla con l'acqua ghiacciata. Procedete pure a fare una prova se vi va; aggiungerete decisamente un tocco di classe e divertimento al rituale dell'assenzio.

COCKTAIL ALL'ASSENZIO

COCKTAIL ALL'ASSENZIO

In questo campo avete a disposizione varie opzioni, ma abbiamo voluto limitarci all'essenziale. Eccovi qui alcuni eccellenti cocktail che impiegano l'assenzio in modi affascinanti.

1. DEATH IN THE AFTERNOON

Questo cocktail ci viene tramandato nientepopodimeno che da Ernest Hemingway in persona. No, non prende solamente il nome dal suo libro; l'ha proprio inventato, e gli ha dato il nome, per un libro di ricette di cocktail create da personaggi celebri! Le sue istruzioni erano semplici: “Versate un jigger di assenzio in un bicchiere da champagne. Aggiungete champagne ghiacciato fino a che ottenete la corretta lattiginosità opalescente. Bevetene da tre a cinque, lentamente”. Ma voi limitatevi decisamente a berne uno.

2. ABSINTHE SAZERAC

Anche se non è l'assenzio l'ingrediente principale di questo cocktail, vi gioca comunque un ruolo di primo piano. Prima di tutto mescolate insieme in un bicchiere da mix whisky di segale, una zolletta di zucchero frantumata, due spruzzate di Peychaud’s Bitters e ghiaccio. Prendete poi un bicchiere tipo “tumbler”, versateci un pochino di assenzio, ricoprite i lati interni e versate fuori l'eccesso. Scolate gli altri ingredienti nel tumbler. Infine spremete una fettina di limone sul drink, strofinate la buccia sul bordo e servite.

3. GREEN BEAST

Questo cocktail funzionerà benissimo come punch per la vostra prossima festa. In un'ampia zuppiera, combinate parti uguali di assenzio, succo di lime e sciroppo semplice. Aggiungete poi 5 parti di acqua fredda e cetriolo affettato finemente. Il modo migliore di farlo è quello di tagliare il cetriolo in due, nel senso della lunghezza, e rimuovere con un cucchiaino la parte molle con i semi. Servitevi poi di una mandolina o un pelapatate per creare lunghe strisce, sottili come fogli di carta.

4. ABSINTHE SUISSESSE

Colazione! Il momento perfetto per tirar fuori l'assenzio, non è così? Ebbene sì! In questo caso, un cicchetto di assenzio viene accoppiato con un bianco d'uovo, crema ed uno sciroppo al gusto di mandorla, l'orzata. Se andate a New Orleans, potreste vedere qualcuno che lo sorseggia al mattino al posto del caffè.

5. CHRYSANTHEMUM

Questa è una combinazione piuttosto insolita. Il cocktail si compone di liquore Bénédictine, vermut secco e assenzio. Data la quantità di aromi presenti in ciascun ingrediente, questo drink è l'equivalente di un'intera sala da ballo che danza in sincrono.

Come Preparare l'Assenzio con un Kit Fai-Da-Te

Ora certamente potreste andare al negozio e comprarvi dell'assenzio, ma sapevate che potete distillarlo da voi in casa? Usando la miscela di erbe e spezie, con l'aggiunta di un po' di vodka, puoi preparare uno speciale lotto di assenzio in soli cinque giorni! Vi invitiamo a consultare la nostra guida passo-per-passo se siete interessati. E ricordate, non tutto l'assenzio è verde, quindi non aspettatevi che il vostro venga fuori in quel modo. In realtà, l'assenzio fatto in casa prende spesso una colorazione brunastra, ma va benissimo così. Avrà lo stesso gusto e decisamente lo stesso effetto.

Luke Sholl
Luke Sholl
Da oltre dieci anni, Luke Sholl scrive articoli sulla cannabis, sulle potenziali proprietà benefiche dei cannabinoidi e sull'influenza positiva della natura. Lavorando su numerosi testi incentrati sui cannabinoidi, pubblica un'ampia varietà di contenuti digitali, supportati da una forte conoscenza tecnica e da ricerche approfondite.
Fonti
  • Julia Layton. (31-03-2021). Does Absinthe Really Cause Hallucinations? | HowStuffWorks - https://science.howstuffworks.com
  • Steven D. Weisbord, Jeremy B. Soule, & and Paul L. Kimmel. (18-09-1997). Poison on Line — Acute Renal Failure Caused by Oil of Wormwood Purchased through the Internet - https://www.nejm.org
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