Cercate un seme adatto alle vostre esigenze? Volete una varietà compatta, con sapori dolci o dalla fioritura rapida? Abbiamo quello che fa per voi. Qualunque siano le vostre preferenze, date un'occhiata al nostro Seedfinder e vi aiuteremo a rintracciare la varietà più adatta ai vostri desideri e necessità. Inserite i vostri requisiti e lasciate fare a noi.
Qui da Zamnesia, stiamo cambiando le regole del gioco. Con il nostro nuovo strumento di ricerca Seedfinder vogliamo aiutarvi a cercare i migliori semi di cannabis per le vostre colture. In questo modo, non rischierete più di perdere dei semi interessanti solo perché esclusi da un determinato elenco. Inserendo i vostri criteri di ricerca personali (spazio di coltivazione, preferenza genetica, altezza, profilo dei cannabinoidi, effetti e sapori), il nostro Seedfinder vi mostrerà le varietà più adatte alle vostre specifiche esigenze.
È proprio questo il motivo che ci ha spinti a sviluppare il Seedfinder. Con la cannabis, non esiste una soluzione unica valida per tutti. Gli elenchi che pubblichiamo con le migliori varietà di cannabis selezionate in base a determinate categorie possono esservi di grande aiuto, ma ognuno di noi ha le proprie esigenze e preferenze. Grazie al nostro Seedfinder, potrete selezionare tutto quello che vorreste ottenere dalla vostra cannabis, restringendo le opzioni fino a trovare la vostra varietà perfetta.
Al momento di scegliere i semi di cannabis più adatti alle proprie esigenze, è importante sapere fin da subito ciò che si desidera ottenere dalle piante. Volete qualcosa di già collaudato, una pianta resistente che sappia prendersi cura di sé nei climi freddi e piovosi? Oppure avete una stanza di coltivazione climatizzata ed attrezzata con la migliore tecnologia del mercato dove accogliere quelle varietà un po’ più delicate? Avete dello spazio che vi avanza in un ripostiglio o un garage vuoto?
Una volta che capirete esattamente come e perché volete coltivare cannabis, il Seedfinder vi aiuterà a scegliere il seme perfetto.
La prima cosa da valutare è quale livello d’esperienza considerate di avere in campo colturale. Sebbene ci siano coltivatori avanzati che optano per semi facili e coltivatori alle prime armi pronti ad affrontare nuove sfide, usando dei semi consoni alle vostre abilità colturali (almeno inizialmente) vi divertirete molto di più durante la crescita delle piante. Non c’è niente di più irritante che seguire una pianta difficile da coltivare per poi vederla morire dopo pochi mesi perché abbiamo sbagliato a mescolare i fertilizzanti.
Secondo il nostro Seedfinder, un principiante è colui che non ha mai coltivato cannabis. Se siete nuovi nel mondo della coltivazione, è normale che sopravvalutiate le vostre abilità o sottovalutiate le esigenze specifiche della cannabis. Per alcuni aspetti, è una pianta come un’altra, ma per altri non lo è. Affamate di sostanze nutritive e desiderose di ricevere le cure più adeguate, le varietà più robuste sono le migliori con cui iniziare, ma possono ancora nascondere insidie e pericoli.
Inoltre, il fatto che una varietà sia più facile da coltivare non significa necessariamente che dia risultati peggiori. Alcune delle varietà più forti e produttive sono anche facili da coltivare. Spesso, le persone scelgono una varietà impegnativa da coltivare solo per il piacere di soddisfare le proprie esigenze personali.
Un’altra cosa da tenere a mente è che da una pianta poco produttiva, ma ben coltivata, otterrete sempre di più rispetto ad una pianta ad alto rendimento ma coltivata male.
Il nostro Seedfinder classifica un coltivatore intermedio come qualcuno che ha completato più di cinque coltivazioni (andate a buon fine). A questo livello, le tecniche come SOG e ScrOG, Main-lining ed altre tecniche avanzate possono essere utilizzate per massimizzare i raccolti e l’efficienza dello spazio di coltivazione. Il Seedfinder tiene conto di questi aspetti, poiché alcune varietà non solo sono più difficili da coltivare, ma potrebbero anche richiedere queste tecniche di training per prosperare.
Questo è uno dei principali fattori da considerare quando si coltiva cannabis. Avete intenzione di coltivare indoor, outdoor o in serra?
La coltivazione indoor è diventata un’opzione incredibilmente popolare. Discreta, altamente gestibile ed efficace, ha molto da offrire. Grazie all’indoor, possiamo coltivare cannabis tutto l’anno. Se vivete in un clima più freddo ed umido, questa opzione diventa ancora più vantaggiosa. Tuttavia, la coltivazione indoor è un processo impegnativo. Non si tratta semplicemente di annaffiare delle piante sul davanzale della finestra ogni due o tre giorni. Inoltre, per ottenere i migliori risultati, avrete bisogno di uno spazio ben progettato da destinare esclusivamente alla coltivazione. Anche i costi di avviamento e funzionamento sono maggiori rispetto alla coltivazione outdoor.
Il Seedfinder ne terrà conto, poiché alcuni semi sono più adatti alla coltivazione indoor rispetto ad altri.
La coltivazione outdoor è un’esperienza completamente diversa. Gran parte del lavoro viene affidato alla natura, nel bene e nel male. Ovviamente, dovrete continuare ad annaffiare, potare e seguire le vostre piante, ma gli elementi lasciati al caso saranno molti di più. In caso di piogge insistenti o ondate di freddo, non potrete fare nulla per evitarlo. Allo stesso modo, se il clima è buono, il processo di coltivazione sarà meno impegnativo. Uno dei principali vantaggi della coltivazione outdoor è che le piante possono diventare molto più grandi, ottenendo da ogni pianta rese considerevolmente maggiori (a volte fino a 2kg).
La coltivazione in serra è un’ottima via di mezzo tra l’indoor e l’outdoor. Offre tutti i vantaggi della luce naturale del sole, con l’aggiunta di un ambiente controllato e riparato. C’è una distinzione da fare tra le normali coltivazioni in serra (dotate della sola struttura) e quelle completamente controllate tramite attrezzature come lampade, dispositivi per gestire l’umidità, ecc. Le prime sono più vicine alla coltivazione outdoor, ma con un maggior margine di stabilità e controllo, mentre le seconde sono molto più vicine alla coltivazione indoor, pur sfruttando la potenza del sole.
Al momento di decidere dove avviare una coltura, le condizioni climatiche locali saranno determinanti. Alcuni semi odiano il caldo, altri odiano il freddo.
Un clima freddo è caratterizzato da inverni freddi ed umidi, che arrivano velocemente e con impeto (di solito verso settembre). Svezia, Norvegia, Finlandia e Russia sono incluse in questa categoria.
Se state coltivando outdoor in un Paese nordico, non ha senso acquistare una varietà delicata pronta a fine ottobre. Piuttosto, usate una varietà più robusta che sia pronta per essere raccolta verso settembre o optate direttamente per la coltivazione indoor. Il Seedfinder vi aiuterà a trovare i semi di cannabis più giusti per ogni circostanza.
Le regioni temperate sono quelle in cui l’estate volge al termine più lentamente (durando ancora tutto il mese di settembre) e le temperature iniziano a scendere da ottobre in avanti. Tuttavia, settembre può rivelarsi già un mese fresco ed umido. In queste zone climatiche troviamo Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Germania e gran parte dell'Europa centrale. A seconda dell’anno, in questi Paesi potreste anche arrischiarvi ad aspettare fino a metà ottobre per raccogliere le vostre piante, ma lascereste molto al caso.
Quello mediterraneo è un clima caldo con estati lunghe ed inverni brevi e miti. In queste zone l’inverno inizia solo a novembre o addirittura a dicembre. I Paesi caratterizzati da questo clima sono Spagna, Grecia, Portogallo, Italia e così via, tutti quelli dove andreste in vacanza al mare. Un fattore importante di questi climi è che spesso sono abbastanza secchi durante tutto l’anno. Quindi, al momento di scegliere i semi, il Seedfinder terrà conto delle piogge scarse e dei raccolti tardivi.
Esistono due principali categorie genetiche in cui rientra la cannabis: indica e sativa. Tuttavia, la maggior parte delle varietà vendute ai giorni nostri sono ibridi di entrambe. Esiste anche la genetica ruderalis, che costituisce la base delle varietà autofiorenti e quelle ad alto contenuto di CBD. C’è anche da dire, però, che queste classificazioni sono spesso flessibili e soggette a significative variazioni genetiche.
In passato, la distinzione tra indica e sativa veniva utilizzata per classificare sia la morfologia di una pianta che i suoi effetti. Oggi, però, sappiamo che il fattore principale alla base degli effetti fisiologici di una varietà è il contenuto di terpeni e cannabinoidi.
Per quanto riguarda gli effetti di una varietà, i cannabinoidi svolgono sicuramente il ruolo più importante. THC e CBD sono i due composti prevalenti nella cannabis, ma esercitano effetti molto diversi. Per questo motivo, il rapporto tra questi due cannabinoidi ha un forte impatto sugli effetti finali di una determinata varietà. Da qui in poi, sono i terpeni a differenziare le sensazioni fisiologiche indotte dalla cannabis. Alcuni terpeni sono noti per conciliare il sonno e il rilassamento, mentre altri sono stimolanti ed energizzanti. E siccome la cannabis contiene circa 200 terpeni in diverse concentrazioni, gli effetti possono cambiare enormemente da una varietà all’altra.
Le varietà indica sono tozze, cespugliose e tendono ad essere associate agli effetti fisici e rilassanti. Le cime della Cannabis indica diventano compatte, dense e mostrano sfumature verde scuro. Tra le famiglie appartenenti a questa categoria, le Kush sono quelle dominanti. Per quanto riguarda la coltivazione, le varietà a predominanza indica tendono ad essere molto produttive, a fiorire rapidamente e richiedono meno manutenzione rispetto alle varietà sativa. In termini di sapori, le varietà di pura genetica indica tendono a sprigionare sapori più corposi e profondi che ricordano la terra e i pini.
Le sativa, invece, sono alte, ampie e, di solito, contengono terpeni che provocano uno sballo energizzante e stimolante. Sebbene l’ibridazione selettiva abbia apportato alcuni miglioramenti in questo campo, le sativa hanno un ciclo di vita molto più lungo rispetto a quello delle indica e possono essere difficili da coltivare indoor. I coltivatori più discreti dovrebbero astenersi dal coltivarle. Con un’alta produttività ed un’estetica molto particolare, le varietà sativa sono più indicate per i coltivatori appassionati. Le sativa pure, come le Haze, emanano sapori di agrumi, carburante e Skunk.
Di per sé, la ruderalis è ritenuta poco interessante dai consumatori di cannabis, perché piccola, poco produttiva e con effetti molto leggeri. Tuttavia, possiede una qualità unica che la rende indispensabile. Proveniente da regioni fredde e buie, si è sviluppata per fiorire dopo un periodo di tempo prestabilito, senza dipendere dalle ore di luce. Dopo essere state ibridate con la ruderalis, anche le sativa e le indica iniziarono a mostrare questa qualità autofiorente, rivoluzionando per sempre la coltivazione della cannabis.
Questo ci porta ad affrontare la differenza tra le genetiche fotoperiodiche e quelle autofiorenti.
Quando le varietà sativa ed indica non venivano ancora ibridate con la ruderalis, gli unici semi a cui potevamo accedere erano quelli fotoperiodici. Questi semi si sono evoluti per seguire i movimenti del sole. Entrano nella fase di fioritura quando le ore di luce diminuiscono, indicando l’arrivo dell’autunno. Nelle colture indoor, questo è rappresentato dal passaggio da un ciclo di luce 18/6 (mantenuto durante tutto il ciclo vegetativo) ad uno 12/12. Quando acquistate dei semi fotoperiodici, sulla confezione troverete il tempo di fioritura (che non è il tempo che intercorre tra la semina e il raccolto). Per l'indoor viene espresso in settimane, mentre per le colture outdoor viene solitamente specificato il mese dell’anno di fine fioritura.
Indoor, le varietà fotoperiodiche possono essere coltivate tutto l’anno, poiché si possono imitare i cicli del sole. Outdoor, invece, la crescita delle piante è scandita dal sole e, di conseguenza, la loro coltivazione può complicarsi quando l'inverno si avvicina minaccioso. Outdoor, i semi autofiorenti sono particolarmente indicati per i principianti. Tuttavia, i semi fotoperiodici ben coltivati tendono a produrre rese maggiori (anche se le cose stanno cambiando).
I semi autofiorenti sono perfetti per i coltivatori di cannabis alle prime armi o per coloro che desiderano ottenere raccolti nel minor tempo possibile. In questo caso, i tempi di crescita indicano le settimane che intercorrono tra la germinazione e il raccolto. Nel giro di poche settimane, iniziano a fiorire automaticamente. Molto più veloci, e spesso più resistenti, delle varietà fotoperiodiche, tendono ad essere la via più facile.
Per la maggior parte dei coltivatori, i semi femminizzati sono la migliore strada da percorrere. Con i semi regolari avete un 50% di probabilità di ottenere piante maschio o femmina (e le piante di sesso maschile non producono cime da fumare). Inoltre, se dovessero impollinare le vostre piante femmina, anche la loro resa ne risentirà pesantemente. Con i semi femminizzati, solo 1 pianta su 1000 corre il rischio di diventare maschio e, di conseguenza, le rese complessive saranno nettamente superiori.
Le uniche vere ragioni per acquistare dei semi regolari sono se intendete ibridare le vostre varietà, coltivare per raccogliere semi o usare le piante per prelevare cloni. Il Seedfinder non include i semi regolari, in quanto considerati il punto di partenza per i vostri progetti d’ibridazione. In tal caso, questo strumento di ricerca potrebbe risultarvi poco utile.
Un altro fattore da tenere in considerazione quando scegliete i semi di cannabis più adatti alle vostre esigenze è la dimensione complessiva della pianta adulta. Sarà lo spazio di coltivazione a determinare la migliore altezza delle piante. Di solito, le colture con un grande numero di piccole piante producono di più di un paio di piante di grandi dimensioni, soprattutto se vengono sottoposte a tecniche colturali avanzate.
Le varietà piccole sono perfette se avete spazi limitati o volete mantenere nascosta la vostra coltivazione. E piccole non significa necessariamente poco produttive. Le varietà indica hanno altezze più contenute, ma producono di più e le cime diventano più compatte. Quindi, non è detto che dobbiate rinunciare a qualcosa solo perché state coltivando in spazi ridotti. Il Seedfinder classifica le piante come piccole se raggiungono un massimo di 80cm nelle colture indoor e 100cm outdoor.
Inoltre, le varietà piccole sono più facili da gestire dal punto di vista dell'illuminazione. Le varietà più alte continueranno a sforzarsi verso l’alto per raggiungere la luce, il che potrebbe causare molteplici problemi e richiedere una gestione più attenta e regolare. Con le varietà piccole, eviterete buona parte di questi problemi.
Le varietà medie hanno un’altezza compresa tra 80 e 120cm nelle colture indoor e tra 120 e 180cm outdoor. È importante notare che le varietà che rimangono piccole nelle coltivazioni indoor potrebbero non rientrare nella stessa categoria se coltivate outdoor. Molte varietà che rimangono piccole indoor possono diventare enormi outdoor.
Le varietà più grandi tendono ad essere a predominanza sativa. Possono essere difficili da coltivare indoor, perché tendono a crescere con vigore e a raggiungere altezze imponenti. Allo stesso modo, nelle colture outdoor possono diventare enormi e, di conseguenza, sono meno indicate per i coltivatori discreti. Tuttavia, assumono un aspetto magnifico e possono offrire raccolti sorprendenti. Le varietà grandi sono quelle che superano i 120cm d’altezza indoor e i 180cm outdoor. Tenete presente che questi sono i limiti inferiori. Le varietà autoctone sono in grado di raggiungere altezze massime di 300cm!
Come specificato in precedenza, le varietà autofiorenti e fotoperiodiche hanno spesso cicli di vita molto diversi e queste enormi differenze di tempo saranno di vitale importanza al momento di scegliere i migliori semi da coltivare.
Nelle colture indoor, i tempi di fioritura sono espressi in settimane (a volte giorni). Questo è il tempo che impiega la vostra pianta a far maturare le sue cime, da inizio fioritura al raccolto. Sotto le lampade, i coltivatori forzano la fioritura dopo qualche settimana di crescita vegetativa.
Le varietà fotoperiodiche iniziano a fiorire quando le giornate iniziano ad accorciarsi, con l'arrivo dell'autunno. Pertanto, per la coltivazione outdoor, viene specificata la data di raccolta. A questo proposito, dovrete valutare se il bel tempo durerà abbastanza a lungo da consentire alle piante di completare il loro ciclo di vita.
A prescindere che vengano coltivati indoor o outdoor, i semi autofiorenti richiedono la stessa quantità di tempo per crescere, indipendentemente dal periodo dell’anno. Ciò non significa che riescano a crescere in qualsiasi condizione. Il freddo può ancora ucciderli o inibire la loro crescita ed hanno ancora bisogno della fotosintesi per sopravvivere. Il tempo di raccolta è espresso come numero totale di giorni o settimane dalla germinazione al raccolto (generalmente compreso tra 49 e 70 giorni circa).
Per la maggior parte delle persone, coltivare cannabis significa anche fumarla. Quindi, il profilo finale dei cannabinoidi contenuti nella pianta sarà un fattore vitale. È difficile che una persona si interessi ad una pianta estremamente veloce e facile da coltivare se alla fine non contiene cannabinoidi!
Il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) è il composto psicotropo della cannabis responsabile del classico sballo. Di solito, i suoi livelli oscillano tra il 15 e il 25% circa, anche se alcune varietà ne contengono meno ed altre possono anche arrivare al 37%! Se volete sballarvi, dovete puntare sul THC.
Il cannabidiolo (CBD) è diventato piuttosto famoso negli ultimi anni ed oggetto di numerose ricerche e speculazioni. Non è un composto psicotropo e, quindi, non sballa. Tuttavia, la ricerca punta ad un numero crescente di usi per il CBD.
Di recente, la tetraidrocannabivarina (THCV) è diventata oggetto di grande interesse. Si ritiene che abbia effetti più lucidi ed energizzanti del THC ed alcuni fumatori si rivolgono a questo cannabinoide per i suoi effetti psicotropi più leggeri.
I diversi effetti della cannabis sono davvero sbalorditivi. Ogni varietà offre un’esperienza leggermente diversa che vale la pena di esaminare. Alcune possono creare sensazioni avvolgenti, mentre altre agiscono con più moderazione. Ma alla fine, sarà il consumatore a determinare quali effetti sono di maggior gradimento e quali no.
Spesso, sono le varietà indica a produrre gli effetti più rilassanti. Per essere più precisi, le varietà con terpeni lenitivi, come il mircene e il linalolo, sono responsabili di questi effetti. Ottime da consumare la sera, per rilassarsi o per quei giorni in cui si ha poco da fare, le varietà rilassanti producono la classica sensazione associata a chi fuma cannabis.
Gli ibridi sono varietà con effetti variabili che tendono verso entrambi i lati dello spettro genetico e contengono un assortimento unico di terpeni. Di conseguenza, potete ottenere il meglio da entrambi i mondi. Alcune varietà provocano inizialmente effetti energizzanti e stimolanti, per poi finire con sensazioni di appesantimento che si insinuano nel corpo per diverse ore.
Solitamente associati alle varietà sativa (e ai terpeni come il limonene), gli effetti stimolanti sono perfetti da assaporare a qualsiasi ora del giorno, per svolgere attività creative e per socializzare. Ma non lasciatevi ingannare, possono essere anche estremamente forti. Solo perché sono stimolanti non significa che possiate fumarvi dieci bong prima di andare a lavorare!
Per i motivi più diversi, alcune persone potrebbero non avere alcun interesse a sballarsi con la loro erba. In tal caso, le varietà CBD sono l’ideale. Interagendo con il sistema endocannabinoide e producendo effetti quasi impercettibili, potete godervi il piacere di una canna senza sballo.
Molti fumatori adorano la vasta gamma di sapori offerti dalla cannabis (e chi può biasimarli?). Qualunque sia la vostra preferenza, possiamo elencare le seguenti categorie:
Poiché ogni varietà produce diversi terpeni, spesso legati alla dominanza sativa/indica, alcune sono più propense a sviluppare determinati sapori rispetto ad altri. Detto questo, c’è sempre un ampio grado di variazione.
Potrebbe sorprendere il fatto che il rendimento non sia un fattore del nostro strumento di ricerca Seedfinder. Tutti siamo interessati alle grandi rese produttive, vero? Ebbene, è proprio questo il punto, perché tutti puntiamo allo stesso traguardo. Inoltre, selezionando la varietà più appropriata per il vostro impianto di coltivazione, sarete in grado di ottenere il massimo rendimento da quella pianta. Non ha senso scegliere una varietà che produrrà 1000g/pianta se morirà prima di completare il suo ciclo di vita.
Pertanto, impostate i vostri criteri di ricerca e, una volta che il Seedfinder vi avrà dato alcuni suggerimenti, restringete ulteriormente la ricerca.
Il nostro Seedfinder rivoluzionerà la vostra vita. Non dovrete più scorrere infiniti articoli cercando di determinare quale seme è più adatto per voi, perché solo voi sapete quello che volete. Con il nostro Seedfinder potrete restringere e personalizzare i criteri di ricerca per ottenere una lista dei semi di cannabis più adeguati per la vostra coltivazione di cannabis!
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