L’importanza Del Fosforo Per Le Piante Di Cannabis
Molti coltivatori di cannabis considerano il fosforo un fattore chiave per una fioritura rigogliosa. Questo elemento chimico gioca un ruolo davvero molto importante e complesso in quasi tutte le piante, compresa la cannabis. Continuate a leggere per scoprire perché il fosforo è così importante per il vostro raccolto.
Il fosforo è uno dei principali ingredienti dei fertilizzanti formulati per la fioritura della cannabis. Ma quale ruolo svolge effettivamente questo elemento nelle piante di cannabis in fiore? E come potete assicurarvi che le vostre piante ricevano abbastanza fosforo, ma non troppo, durante le diverse fasi della loro vita? Scoprite tutto questo ed altro ancora qui di seguito.
Cos'è il fosforo?
Insieme ad azoto (N) e potassio (K), il fosforo (P) è una delle sostanze nutritive essenziali per lo sviluppo delle piante di cannabis. Viene considerato uno dei macronutrienti primari, poiché svolge un ruolo importante in diverse funzioni e attività della pianta. La presenza di fosforo è fondamentale in ogni fase di crescita della cannabis, poiché la pianta assorbe grandi quantità di questa sostanza.
Il fosforo è essenziale per la fotosintesi, per le funzioni metaboliche della pianta e per l'assorbimento delle sostanza nutritive. È particolarmente importante durante le prime fasi di sviluppo dell'apparato radicale e dei nuovi gettiti, ma anche per la formazione delle cime. La carenza (o l'eccesso) di questo minerale può causare malattie e problemi nella pianta.
Le formule nutritive disponibili in commercio e in particolare quelle appositamente concepite per la fioritura, contengono generalmente una quantità di fosforo più che sufficiente. Tuttavia, possono comunque verificarsi carenze o intossicazioni a causa di alterazioni del pH, scarsa qualità del terreno, somministrazione errata delle sostanze nutritive o altri fattori ambientali.
Il Ciclo del Fosforo
Il fosforo si rigenera autonomamente grazie ad un ciclo biogeochimico nell'ecosistema, definito appunto ciclo del fosforo. Le piante che hanno assimilato il fosforo dal terreno vengono mangiate dagli animali. Il minerale viene poi reintrodotto nel sottosuolo attraverso le deiezioni degli erbivori. I microbi presenti nel terreno scompongono l'elemento, rendendolo nuovamente disponibile per le piante, e completando così il ciclo del fosforo.
Il fosforo viene anche rimosso dal terreno e trasportato in mare tramite i processi di erosione e le piogge. Per questo motivo le creature marine, come pesci ed alghe, sono particolarmente ricche di fosforo. L'elemento ritorna sulla terraferma attraverso gli escrementi di pesci o uccelli marini, ed in certi casi anche grazie ai processi geologici naturali, che provocano l'emersione di terre sommerse.
Perché le piante di cannabis hanno bisogno di fosforo?
Il fosforo svolge un ruolo essenziale nei processi biochimici, come la sintesi di proteine e carboidrati. Di seguito elenchiamo alcune delle sue funzioni primarie:
-
Favorisce lo sviluppo delle radici.
-
Rafforza gli steli.
-
Aumenta la resistenza verso malattie e parassiti.
-
Aumenta la resistenza al freddo.
-
Promuove un assorbimento ottimale dell'acqua nel substrato.
-
Migliora i rendimenti e la qualità delle cime.
-
Stimola la germinazione dei semi.
-
Favorendo lo sviluppo delle radici, il fosforo può ridurre la durata della fase vegetativa.
-
Svolge un ruolo essenziale nel metabolismo della pianta, contribuendo alla produzione di carboidrati.
Fabbisogno di Fosforo Durante le Prime Fasi di Crescita
Dopo la germinazione, la giovane pianta di cannabis è in grado di sopravvivere nutrendosi esclusivamente delle sostanze all'interno del seme. Inoltre, di solito i terricci per piante disponibili in commercio contengono dosi di fosforo sufficienti. Non sarà dunque necessario somministrare altre sostanze fino alla 3ª settimana, quando la pianta avrà raggiunto un'altezza di circa 15cm. Fornire nutrimento aggiuntivo nelle prime fasi di crescita può risultare controproducente e influire negativamente sullo sviluppo dell'apparato radicale e sulla salute complessiva della plantula.
Fabbisogno di Fosforo Durante la Fase Vegetativa
Quando le piante entreranno in fase vegetativa, più o meno dalla 4ª settimana in poi, avranno bisogno di quantità adeguate di azoto, fosforo e potassio. I livelli raccomandati durante la fase vegetativa sono: circa 200ppm di azoto (N), 120ppm di fosforo, e 200–250ppm di potassio. Le dosi esatte, tuttavia, possono variare in base alla genetica, alle dimensioni del vaso e ad altri fattori ambientali. Quando si utilizzano formule nutritive preconfezionate, è preferibile attenersi alle dosi raccomandate.
Fabbisogno di Fosforo Durante la Fase di Pre-Fioritura
Nelle prime fasi della fioritura (pre-fioritura), la cannabis attraversa una crescita esplosiva, pertanto avrà bisogno di ulteriori sostanze nutritive. È necessario aumentare i livelli di calcio e magnesio, e somministrare circa 200–250ppm di N-P-K (azoto-fosforo-potassio)). A questo punto, è importante fornire alla pianta una quantità maggiore di potassio rispetto all'azoto per preparare l'esemplare alla fioritura imminente.
Fabbisogno di Fosforo Durante la Fase di Fioritura
Durante la fioritura, quando la crescita vegetativa della cannabis si arresta, il fabbisogno di fosforo e potassio aumenta, mentre quello di azoto diminuisce. Le formule nutritive specifiche per la fioritura sono concepite per soddisfare tali necessità. Dopo la 5ª settimana di fioritura (fase di fioritura inoltrata), somministrate 125ppm di azoto e fornite dosi di fosforo adeguate dopo lo sviluppo dei calici.
Consiglio: Le formule nutritive preconfezionate contengono solitamente le sostanze nutritive adatte ad ogni fase di sviluppo della cannabis. Spesso sono disponibili in due versioni, una per la fase vegetativa ed una per la fioritura. La formula per la fase vegetativa contiene NPK in proporzioni standard di 3-1-2. Per la fioritura, le dosi raccomandate di NPK, in proporzione 1-4-5, riflettono il ridotto fabbisogno di azoto e la necessità di quantità superiori di fosforo (P) e potassio (K).
Fosforo nei concimi chimici vs concimi biologici
Chi coltiva con metodi naturali, e non vuole somministrare sostanze chimiche alle piante di cannabis, può utilizzare altri materiali organici ricchi di fosforo. Molti possono essere inseriti direttamente nel terreno per aumentare i livelli di fosforo oppure aggiunti nel bidone del compost.
-
Compost: Eccellente fonte di fosforo e di altre sostanze nutritive, soprattutto se contiene bucce di banana ed altri frammenti di frutta e verdura.
-
Fosforite: Si tratta di una roccia contenente elevate dosi di fosforo. Tritata finemente, rilascia il fosforo in modo graduale, nel corso di diversi anni. Non è adatta per risolvere rapidamente una carenza di fosforo, ma è perfetta come ammendante naturale.
-
Fondi di caffè: I fondi di caffè agiscono come fertilizzanti a rilascio graduale e rappresentano un ottimo ingrediente per il compost. Sono ricchi di fosforo e contengono altri minerali preziosi, inclusi potassio, magnesio e rame.
-
Farina di ossa: La farina di ossa o di pesce è un'eccellente fonte di fosforo.
-
Guano di pipistrello: Un'altra ottima fonte di fosforo per le piante, inclusa la cannabis.
-
Stallatico: Il letame di animali, come quello di gallina o maiale, è una buona fonte naturale di fosforo. Tuttavia, il letame di maiale potrebbe contenere parassiti ed altri agenti patogeni e deve quindi essere compostato prima dell'uso.
Carenza di fosforo e sua tossicità
Come accade con la maggior parte delle sostanze nutritive, carenze od eccessi di fosforo possono causare seri problemi alle piante di cannabis. Come facciamo a sapere se le nostre piante stiano ricevendo poco o troppo fosforo?
L’esposizione prolungata ad un substrato di coltivazione con poco fosforo causerà una carenza nutritiva nelle piante. La carenza di fosforo si caratterizza per questi sintomi:
-
Foglie più vecchie di colore verde scuro o grigiastre
-
Gambi o rami di colore rosso vivo
-
Sintomi di una carenza di calcio, poiché la mancanza di fosforo può influenzare la capacità della pianta di assorbire il calcio
-
Foglie ingiallite con macchie marroni o viola (nelle fasi successive)
-
Foglie spesse, rigide e fragili (nelle fasi successive)
Un’intossicazione da fosforo si verifica invece quando le piante di cannabis ne ricevono in eccesso, ed è spesso causata da coltivatori inesperti che somministrano troppi fertilizzanti alle loro piante durante la fioritura. Se esposte ad un eccesso di fosforo, le piante di cannabis subiranno bruciature da fertilizzanti, caratterizzate da questi sintomi:
-
Foglie dall’aspetto bruciato ed a volte con macchie
-
Nervature fogliari ingiallite
-
Punte o bordi delle foglie arricciati
Dare alle piante di cannabis la giusta quantità di nutrienti è la chiave per sostenere la loro salute ed ottenere raccolti abbondanti. Con questo articolo speriamo di avervi spiegato come nutrire correttamente le piante con il fosforo, ed anche l’importanza di questo elemento durante l’intero ciclo di vita della pianta di cannabis.