Problemi Comuni In Una Coltivazione Di Cannabis
Non c’è niente di meglio che coltivare cannabis comodamente a casa o nel proprio giardino, ma purtroppo sono sempre in agguato alcune insidie. Solitamente si tratta solo di piccoli problemi, ma esistono numerosi fattori che possono influire negativamente sulla crescita e sulla salute generale delle piante. Qui parliamo dei più frequenti problemi che possono colpire le piante di cannabis, come riconoscerne i segni e come trattare i sintomi.
Coltivare la cannabis è per lo più un’attività allegra e gratificante. Tuttavia, ogni tanto la sfortuna o l'ira di Madre Natura possono interrompere il fluire sereno dei lavori nel giardino di cannabis. Noi non possiamo avere informazioni e soluzioni su tutti gli aspetti della vita della cannabis. Nessuno ha tutte le risposte.
Alla fine di questa guida di coltivazione sarai però in grado di evitare la maggior parte delle insidie comuni associate alla coltivazione della cannabis. Se dovesse succedere un disastro, almeno sarai armato della conoscenza sufficiente per contrastare invasioni schifose di tutte le forme e dimensioni.
Meglio ancora, potrai preparare in anticipo la tua coltivazione. Leggere questo testo è il modo migliore per evitare i più comuni errori del produttore di cannabis e le malattie che possono colpire la nostra pianta.
ERRORI COMUNI DEL COLTIVATORE
- Sbilanciamento Di PH E Nutrienti
- Eccesso E Carenza Di Irrigazione
- Stress Da Calore
- Parassiti, Infestanti E Patogeni Piu’ Diffusi
- Bruciature Da Nutrienti
- Blocco Dei Nutrienti
- Bruciature Da Luce
- Bruciature Da Vento
1. SBILANCIAMENTO DI PH E NUTRIENTI
Le variazioni e gli squilibri del pH nei nutrienti e nel substrato possono causare disastri al coltivatore di cannabis. Fortunatamente questo è un problema facilmente controllabile e risolvibile dal coltivatore, quindi cerca di mettere subito a punto il tuo stile di coltivazione.
Il pH ottimale per le coltivazioni in cocco e in idroponica è compreso tra 5,5 e 6,5. Il suolo perdona maggiormente gli errori e agisce come un tampone, pertanto un pH fino a 7,5 pH può risultare tollerabile per le piante. Ogni ceppo ha le sue preferenze, anche sui fertilizzanti. Il tempo speso con le mani nella coltivazione e l'esperienza sulle diverse varietà ti permetteranno di ottimizzare i livelli di pH e nutrimenti.
Lungo la strada, gli squilibri derivanti da un eccesso di nutrienti e/o dall'utilizzo di fertilizzanti non adatti possono mettere nei guai il coltivatore principiante. Quando le foglie presentano screpolature, macchie marroni o bordi secchi, di solito la causa sono le bruciature da eccesso di nutrienti, oppure da blocco della capacità di assunzione dei nutrienti. In entrambi i casi, il pH è sbilanciato, e un risciacquo con acqua pura è il primo passo verso la soluzione del problema.
Dopo il risciacquo, il coltivatore deve giocare allo scienziato e controllare attentamente diversi fattori per identificare e risolvere il problema. Testare il pH dell'acqua di drenaggio con una penna apposita o con un kit anche di tipo economico vi darà una prima idea. Il comportamento della pianta sarà un altro indicatore.
E infine l'ispezione con una lente d’ingrandimento per assicurarsi che non ci siano parassiti. Tutto questo porterà il coltivatore alla conclusione che una dose più leggera di sostanze nutritive è probabilmente il miglior rimedio.
Utilizzare nutrienti perfettamente ottimizzati come i prodotti Advanced Nutrients è un modo conveniente per evitare questi tipi di problemi. In alternativa, se hai già investito in strumenti per la misurazione di pH e CE, assicurati di utilizzare nutrienti specifici per la cannabis e di avere anche bottiglie di pH Up e pH Down.
2. ECCESSO E CARENZA DI IRRIGAZIONE
CHE COS'È?
Le piante cadenti e malaticce con clorosi potrebbero soffrire di un eccesso o di una carenza di acqua. In entrambi i casi, la zona delle radici è in sofferenza e la crescita della pianta si fermerà. Peggio ancora, le piante continueranno a deteriorarsi e diventeranno tana di parassiti e malattie finché il coltivatore non prenderà delle contromisure.
Le foglie ingialliranno e cadranno da tutte le parti della pianta. Poche gemme saranno in grado di fiorire, e in modo anomalo. La maggior parte dei fiori morirà o subirà l’attacco dei patogeni.
COME INDIVIDUARE ECCESSI E CARENZE DI ACQUA
Si può capire guardando le piante, ispezionando il terreno e toccandolo con la punta delle dita. Tenere traccia del programma di irrigazione delle piante ti aiuterà a determinare se le piante sono allagate o secche. I substrati sempre inzuppati generano un eccesso di acqua. I tuoi polpastrelli saranno bagnati dopo aver spinto alcuni cm in giù il terreno per controllare. Al contrario, i terreni duri e raramente innaffiati, con screpolature e asciutti al tatto sono quelli che causano carenza di acqua.
LA CURA PER GLI ECCESSI E LE CARENZE DI ACQUA
Fra tutti i problemi che può incontrare la cannabis, gli eccessi e le carenze di acqua sono fra quelli che possono essere risolti più facilmente. Non dovrebbe richiedere molto tempo per capire se le tue piante hanno bisogno di più o meno acqua. Per essere certo ogni volta, solleva i vasi prima e dopo l'innaffiatura per avere un'idea del peso delle piante irrigate e del peso delle piante con terreno asciutto.
MISURE PREVENTIVE CONTRO L’ECCESSO E LA CARENZA DI IRRIGAZIONE
La maggior parte dei coltivatori cerca di attenersi a un programma di nutrizione per le piante. È importante mantenere un ciclo bagnato-asciutto per garantire radici sane e un corretto sviluppo delle piante. Il controllo del comportamento delle piante e del corretto drenaggio dell'acqua ti aiuterà a raggiungere questo obiettivo.
Se non ti è possibile sollevare i vasi per controllare il loro peso e sapere se hanno bisogno di irrigazione, potrebbe essere il caso di investire in misuratori di acqua e di umidità per tenere sotto controllo il ciclo bagnato-asciutto.
3. STRESS DA CALORE
Lo stress termico si presenta in modo abbastanza simile sia in coltivazioni indoor, sia in campo aperto. I bordi delle foglie appaiono bruciati, gialli e marroni. Per il coltivatore indoor, tutto quello che c’è da fare è regolare la posizione della lampada e i controlli ambientali. Mantenere il tappeto fogliare della pianta nel punto ideale è il suo obiettivo.
Misura la luce e la distanza fra pianta e lampada per trovare un equilibrio ottimale. Una buona norma è mettere la tua mano vicino alla cima delle piante. Se è troppo caldo per te, allora è troppo caldo anche per le tue piante, e quindi devi alzare le lampade.
All’aperto lo stress da calore è più difficile da controllare, ma il coltivatore può ancora adottare contromisure efficaci. Le piante ombreggianti possono aiutare molto, e inoltre contribuiscono ad aumentare l’umidità.
I normali teli verdi da giardinaggio possono essere utilizzati per costruire semplici parasole. Usali per filtrare il sole più intenso. Effettuare la semina nella giusta stagione ti aiuta ad evitare questo problema. Studia le condizioni meteo locali prima di cominciare la tua coltivazione di cannabis.
4. PARASSITI, INFESTANTI E PATOGENI PIU’ DIFFUSI
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RAGNO ROSSO
Questi temibili animali minacciano sempre di invadere le coltivazioni di cannabis. La pulizia della serra e la quarantena delle piante sono i modi migliori per impedire al ragno rosso di disturbare la tua marijuana. Ma se dei parassiti ti hanno attaccato le piante, è molto probabile che questi siano ragni rossi.
I ragni rossi sono parassiti che attaccano soprattutto le coltivazioni indoor. Sono creature piccole e schifose che possono mangiare i tuoi fiori e rovinare completamente il tuo raccolto. È possibile vederli a occhio nudo quando si raccolgono a grappoli. Eliminali immediatamente durante la crescita vegetativa con gli spray specifici per questo genere di parassiti.
Se il ragno rosso infesta una pianta durante la fioritura, è finita. Una pianta di cannabis fiorita e infestata da un ragno rosso deve essere insaccata e rimossa immediatamente dalla coltivazione. Purtroppo i ragni rossi in fioritura sono un incubo. È meglio eliminare il raccolto e decontaminare completamente lo spazio di coltivazione prima di ricominciare a coltivare.
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FUNGHI E MUFFE
I funghi non portano sempre cattive notizie. Il modo migliore per eliminare le varietà cattive è quello di aggiungere funghi utili. Aggiungi micorrize al suolo o al cocco, oppure integra la tue soluzione per idroponica con un prodotto liquido di alta qualità. I coltivatori in idroponica devono usare prodotti specifici per questa tecnica ed evitare completamente di usare fertilizzanti organici, altrimenti il serbatoio potrebbe diventare una colonia di funghi e il sistema d’irrigazione potrebbe bloccarsi.
La botrite è una muffa grigia molto temuta da tutti i coltivatori di marijuana. Lo spaventoso marciume di fiori e boccioli avviene dall'interno verso l'esterno. E ancora peggio, si diffonde facilmente da pianta a pianta ed è praticamente incurabile. Tieni i livelli di umidità bassi durante la fioritura, a circa 40% RH.
Assicurati che la coltivazione abbia un buon ricambio d'aria. Questo è particolarmente importante per i setup ScrOG con cime molto dense. Investi in ventilatori di alta qualità e mantieni le condizioni ambientali ottimali dal seme fino al raccolto.
Un supplemento nutritivo con silice liquida è in grado di rinforzare le pareti delle cellule nelle piante e questo le rende meno sensibili alle minacce dei parassiti. Rhino Skin di Advanced Nutrients è molto efficace in questo compito.
All'aperto, non cominciare la coltivazione in una stagione troppo avanzata, altrimenti le piogge potrebbero rovinare la vendemmia. Una serra economica presa in un supermercato può essere una buona soluzione se il maltempo comincia a minacciare la tua coltivazione. La botrite colpisce solo le piante di marijuana più deboli che crescono in condizioni umide. Gestisci bene la tua coltivazione e i funghi o le muffe non saranno più un tuo problema.
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ANIMALI DOMESTICI, RODITORI E LUMACHE
Gli animali domestici devono essere tenuti fuori dal tuo ambiente di coltivazione. Anche se il tuo cane o gatto è perfettamente addestrato ed è improbabile che si mangi il raccolto, potrebbe diventare un veicolo per insetti o altri parassiti invisibili. Inoltre, i peli hanno una noiosa abitudine di attaccarsi ai fiori resinosi. Allo stesso modo, se necessario in coltivazioni esterne bisogna costruire delle barriere per impedire agli animali di avvicinarsi troppo.
Nella maggior parte dei casi i topi possono essere tenuti lontani applicando le pratiche di base per una buona pulizia e usando trappole convenzionali. Se i roditori diventano un problema serio, allora ti serve un nuovo spazio per la coltivazione.
Alle lumache può essere negato l'accesso alla coltivazione di cannabis spargendo un po' di sale tutto intorno al perimetro per formare una “terra di nessuno” per lumache. Se si tratta di lumache particolarmente kamikaze, allora applica anche un nastro di rame intorno al bordo superiore dei vasi. Questa combinazione di contromisure dovrebbe respingere qualsiasi varietà locale di lumaca.
5. BRUCIATURE DA NUTRIENTI
CHE COSA SONO LE BRUCIATURE DA NUTRIENTI?
La bruciatura da sostanze nutritive avviene quando le piante di cannabis sono sovralimentate con fertilizzanti come azoto, fosforo e potassio. Le piante di cannabis richiedono una certa quantità di nutrienti per crescere bene, ma quando questi sono somministrati in dosi eccessive, le piante iniziano a mostrare sintomi di stress.
Questo è un classico errore da principiante. I coltivatori alle prime armi spesso credono che se le piante hanno bisogno di sostanze nutritive, più ne diamo meglio è, giusto? Questo, ovviamente, è molto lontano dalla realtà del funzionamento delle piante di cannabis.
SINTOMI: COME IDENTIFICARE LE BRUCIATURE DA NUTRIENTI
I principali sintomi visibili delle bruciature da nutrienti possono essere rilevati quando le punte delle foglie iniziano a diventare marroni. Questo colore marrone inizierà a muoversi lungo la foglia, le punte si piegheranno leggermente e si trasformeranno in un "artiglio" friabile. La bruciatura da sostanze nutritive può iniziare a mostrare i suoi effetti su un paio di foglie oppure sull'intera pianta.
COMBATTERE LE BRUCIATURE DA NUTRIENTI
La lotta a questo problema dipende in gran parte dalla gravità e dalla natura della bruciatura da nutrienti. Ovviamente, bisognerebbe interrompere l'aggiunta di altre sostanze nutritive. Si consiglia di controllare i livelli di minerali nel suolo o sistemi idroponici usando un misuratore ppm.
Una stima approssimativa dei livelli ideali di ppm è pari a 650 ppm dopo la clonazione, 850 ppm durante la fase vegetativa e 1050 ppm durante la fioritura. Le piante consumano più nutrienti quando si trovano sotto luci più forti: se l'illuminazione nell'area di coltivazione è relativamente debole, anche questa è una cosa da considerare. Nei sistemi idroponici è più facile modificare il contenuto di nutrienti riducendo leggermente la quantità nell'acqua fornita alle piante.
Se il terreno contiene livelli molto elevati di sostanze nutritive, è necessario risciacquarlo con acqua a pH bilanciato, preferibilmente con acqua distillata. Questo dovrebbe essere fatto aggiungendo abbastanza acqua in modo che dreni attraverso il fondo del vaso, sciacquando via le sostanze nutritive.
PREVENZIONE DELLE BRUCIATURE DA NUTRIENTI
Il terriccio che acquisti non deve contenere livelli estremi di fertilizzante, in quanto questo può bruciare i germogli. L'acqua utilizzata per le piante dovrebbe essere relativamente pulita. L'acqua del rubinetto sporca contiene livelli di ppm troppo alti. Anche quando viene aggiunta la quantità appropriata di sostanze nutritive, l'acqua stessa contiene già troppe particelle, portando spesso a bruciature da nutrienti.
Bisognerebbe quindi considerare l'acquisto di acqua distillata, o farla in casa utilizzando un sistema a osmosi inversa. Devono essere utilizzati nutrienti appositamente progettati per le piante di cannabis, ma i nutrienti per i pomodori funzionano altrettanto bene, se non si ha altra scelta. Il dosaggio dei nutrienti consigliato dalle società produttrici è quasi sempre sopravvalutato. Come regola generale, inizia con un quarto della dose minima raccomandata e procedi a crescere.
6. BLOCCO DEI NUTRIENTI
CHE COSA È IL BLOCCO DEI NUTRIENTI?
Un blocco dei nutrienti si verifica quando le piante non assorbono determinati nutrienti che si trovano invece a loro disposizione. Quando i livelli di pH non sono ottimali o il contenuto di sostanze nutritive e sali è troppo alto, è probabile che si verifichi questo fenomeno. Le piante hanno un processo biologico nel quale un eccesso di un nutriente può bloccare l’assimilazione di altri nutrienti.
Ad esempio, quando troppo azoto viene assorbito dalla pianta, questo può bloccare l’assorbimento di potassio e calcio. Se il blocco dei nutrienti non viene risolto immediatamente, le piante di cannabis possono morire abbastanza velocemente.
SINTOMI: COME IDENTIFICARE IL BLOCCO DEI NUTRIENTI
I sintomi di un blocco dei nutrienti assomigliano da vicino ai segni di carenza da nutrienti. Le piante iniziano a sembrare fragili, le foglie diventano deboli, gialle e iniziano ad arricciarsi. Il modo migliore per identificare il blocco dei nutrienti è controllare innanzitutto il livello di pH del terreno o del sistema idroponico.
Per il terreno, il punto ideale è tra 6,0-7,0 pH, mentre per l'idroponico è di circa 5,5-6,5 pH. Quando i livelli di pH sono fuori da questi valori desiderati e compaiono i segni sopra elencati, questo è un segnale che hai a che fare con un blocco dei nutrienti. Per avere una conferma puoi anche inviare le foto delle tue piante sui forum dedicati alla cannabis. Qualcuno ti dirà se hai a che fare con un blocco dei nutrienti o con qualche altro problema. Gli appassionati della coltivazione di cannabis sono utili, ma segui il loro consiglio con cautela.
COMBATTERE IL BLOCCO DEI NUTRIENTI
Non possiamo sottolineare abbastanza quanto sia importante mantenere i livelli di pH corretti per le vostre piante. Quando viene rilevato il blocco dei nutrienti, è importante identificare il pH del substrato e quale nutriente sta causando il blocco degli altri.
Il modo migliore per combattere il blocco dei nutrienti è di irrigare le piante e poi aggiungere una quantità appropriata di sostanze nutritive. Il risciacquo è la scelta migliore perché quando i livelli di pH saranno corretti, i nutrienti e i sali bloccati saranno già stati rimossi, evitando che le tue piante subiscano ulteriori complicazioni.
PREVENZIONE DEL BLOCCO DEI NUTRIENTI
L'acquisto di terreno di alta qualità e la conoscenza del suo contenuto è importante. È fondamentale assicurarsi che l'acqua sia pura e che i livelli di pH siano corretti. Inoltre si deve considerare che i fertilizzanti possono modificare il pH dell'acqua, e quindi portare a un blocco dei nutrienti. Non si deve mai sovralimentare le piante con una sostanza nutritiva, solo perché è stata raccomandata su qualche blog.
7. BRUCIATURE DA LUCE
CHE COSA SONO LE BRUCIATURE DA LUCE?
Immagina di cuocerti sotto il sole per 18 ore di seguito. Non ti sentiresti bene, vero? Le piante di cannabis non amano l'esposizione prolungata a luce e calore intensi. La bruciatura da eccesso di illuminazione è un evento molto comune nelle coltivazioni di cannabis indoor.
Si verifica quando le piante sono troppo vicine ai LED o alle lampade HPS per poter sopportare lo stress. È importante notare che la bruciatura da luce e lo stress da calore di solito vanno di pari passo. Quando le piante sono troppo vicine alle lampade, il calore e l'esposizione alla luce sono troppo elevati.
SINTOMI: COME IDENTIFICARE LE BRUCIATURE DA LUCE
I sintomi di una bruciatura da eccesso di illuminazione si manifestano generalmente sulle parti superiori delle piante. Le foglie iniziano a diventare gialle, marroni e possono apparire delle macchie. Le vene centrali delle foglie rimarranno verdi poiché la luce brucia spesso a partire dall'esterno delle vene e si sposta poi verso l'interno.
Una bruciatura da eccesso di luce è facile da identificare. Nella maggior parte delle coltivazioni indoor con un'intensa illuminazione, le foglie più vicine alle lampade mostrano i sintomi di cui sopra, e non le foglie più lontane. La bruciatura da eccesso di luce non si verifica in ambienti esterni perché la luce del sole funziona in modo diverso dalle lampade. Tuttavia, quando le piante vengono spostate da ambienti interni all'aperto, possono comparire segni di bruciatura da luce.
COMBATTERE LE BRUCIATURE DA LUCE
Ricorda, ci sono due cose da considerare: il calore e l'intensità della luce. Se foglie e fiori mostrano segni di bruciatura, puoi spostare le luci più lontano dalle piante e, se necessario, sostituire le luci più potenti con altre più deboli, ad esempio, passando da 600W a 400W. La temperatura dell'ambiente interno dovrebbe essere costantemente intorno ai 25°C nella maggior parte dei casi. Avere una corretta circolazione d'aria in una coltivazione indoor di cannabis è fondamentale per mantenere fresco lo spazio.
PREVENIRE LE BRUCIATURE DA LUCE
È importante controllare le tue piante e studiare le foglie e i boccioli più vicini alle luci. L'acquisto di luci meno intense per il periodo di fioritura è una mossa intelligente perché questo è il momento in cui le piante sviluppano spesso una leggera bruciatura. Anche garantire temperature e circolazione dell'aria adeguate nella grow room è una mossa intelligente. Non è consigliabile migrare le piante di cannabis da ambienti interni a esterni.
8. BRUCIATURE DA VENTO
CHE COSA SONO LE BRUCIATURE DA VENTO?
Le piante di cannabis godono di una leggera brezza, proprio come noi umani. Tuttavia, se il vento è troppo intenso, le piante iniziano a mostrare segni di stress, che viene definito come "bruciatura da vento".
Questo accade spesso in ambienti indoor, dove lo spazio limitato costringe a posizionare i ventilatori in posizioni inadatte. All'esterno, questo problema si verifica raramente perché, anche nei giorni ventosi, solitamente durante la sera i venti calano, mentre i ventilatori possono muovere troppa aria 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
SINTOMI: COME IDENTIFICARE LE BRUCIATURE DA VENTO
La bruciatura da vento è abbastanza facile da identificare a causa della natura stessa delle coltivazioni indoor. Se le foglie più vicine alle ventole si trasformano in "artigli" che si piegano verso il basso, simili a dita verdi inquietanti, allora hai a che fare con una bruciatura da vento.
Anche una ventola che punta direttamente sulle piante è un segno rivelatore, così come il movimento delle foglie: se si agitano furiosamente significa che il vento è troppo forte.
COMBATTERE LE BRUCIATURE DA VENTO
Il modo per combattere le bruciature da vento è posizionare le ventole in modo intelligente e con le impostazioni corrette. Dato che nella cannabis i tronchi e i rami vengono rafforzati dal vento nel corso del tempo, le piante e le foglie dovrebbero muoversi dolcemente, non come se fossero nel mezzo di un ciclone.
L'aria che viene spostata dalla ventola dovrebbe passare tra le luci e il tappeto di foglie. Ancor meglio, i ventilatori dovrebbero spostarsi da un lato all'altro. Anche posizionare una ventola più piccola che fa circolare una leggera brezza verticalmente su e giù per le piante è una buona tattica.
PREVENIRE LE BRUCIATURE DA VENTO
Il modo migliore per prevenire le bruciature da vento è pianificare la propria coltivazione prima di seminare. La bruciatura da vento si verifica spesso quando i coltivatori cercano di stringere troppe piante all’interno di grow box o stanze. Le piante hanno bisogno di spazio per crescere e respirare, quindi non esagerare.
Non finirai per avere più erba, ma solo più bruciature da vento e altri generi di problemi. Assicurati di acquistare ventilatori con diverse impostazioni, in modo da adattarli alla crescita delle tue piante. Puoi anche considerare di puntare il ventilatore verso il muro per non esporre le piante al vento diretto.