Che Cosa Sono I Semi Di Cannabis Regolari?
Che cosa sono i semi di cannabis regolari? In cosa differiscono da quelli femminizzati e quali sono i loro pro e contro? Scoprite la loro natura, come usarli e coltivarli correttamente e come possono essere impiegati per creare una varietà completamente nuova!
Le aziende produttrici di semi di cannabis commercializzano generalmente tre tipi di semi: semi femminizzati, semi autofiorenti e semi regolari. Tra i coltivatori, le varietà più popolari sono quelle femminizzate ed autofiorenti, ma questo non significa che le loro controparti regolari vengano ignorate.
Ma cosa sono esattamente i semi di cannabis regolari? In che cosa differiscono dai semi femminizzati? Quali sono i loro vantaggi e i loro svantaggi? Quando e perché dovreste usarli?
Cosa Sono i Semi di Cannabis Regolari e a Chi Sono Destinati?
Osservandoli dall'esterno, è impossibile notare la differenza tra un seme regolare ed uno femminizzato. La distinzione, infatti, risiede nei loro cromosomi. I semi femminizzati sono prodotti attraverso l’impollinazione di una pianta femmina da parte di un’altra femmina. Sebbene ciò sia normalmente impossibile, il processo può avvenire stressando una pianta femmina fino a costringerla a sviluppare caratteristiche sessuali maschili (come il polline). I semi prodotti da questo processo risulteranno quindi privi di cromosomi maschili (XY), da qui il loro nome.
Come ci si aspetterebbe, i semi regolari provengono invece dall’incrocio tra una pianta maschio ed una pianta femmina. Di conseguenza, la loro informazione genetica conterrà cromosomi sia maschili che femminili (XX). A differenza dei semi femminizzati, che producono esclusivamente piante femmina (99,99%), da questi semi c'è un 50% di probabilità di ottenere delle piante di sesso femminile. A volte, però, possono anche produrre piante intersessuali.
Circolano alcuni miti sulle differenze tra le piante di cannabis nate da semi femminizzate e quelle nate da semi regolari. Alcuni pensano che i semi femminizzati producano piante meno potenti o saporite rispetto ai semi regolari, ma questo non è affatto vero. Nella maggior parte dei casi, le piante di cannabis coltivate da semi femminizzati e quelle da semi regolari sono completamente uguali in termini di qualità. Se affiorano delle differenze, di solito è dovuto alle tecniche di ibridazione e alle piante madri utilizzate.
Quindi, chi mai potrebbe avere interesse a coltivare dei semi di cannabis regolari? Perché un coltivatore dovrebbe sceglierli rispetto alle altre opzioni disponibili? La maggior parte dei coltivatori di cannabis hobbistici punta esclusivamente sulla produzione del miglior prodotto finale. Il loro obiettivo è quello di ottenere cime dai potenti effetti e se da una parte le piante femmina possono accontentarli, dall’altra i maschi sviluppano solo sacche polliniche. Inoltre, quando i maschi impollinano le femmine, queste ultime producono cime piene di semi e di scarsa qualità. Questo è il motivo per cui, prima del lancio sul mercato dei semi femminizzati, i coltivatori dovevano identificare precocemente il sesso delle loro piante e rimuovere i maschi inutili.
Oggigiorno, i coltivatori possono evitare queste preoccupazioni acquistando semplicemente dei semi femminizzati (nota: anche le autofiorenti sono femminizzate). Ma se le cose stanno realmente così, perché le seedbank continuano a produrre semi di cannabis regolari? Nonostante i loro svantaggi, continuano ad avere la loro utilità.
Breeder professionisti
Le piante di cannabis femminizzate non producono semi. Certo, sono la migliore opzione per produrre delle cime fantastiche, ma non vanno bene per l’ibridazione. Per questo motivo, i breeder usano solo i semi regolari per avere delle piante maschio e femmina nella stessa coltura. Per l’ibridazione selettiva, separano i maschi dalle femmine, selezionando solo i migliori esemplari di ciascun sesso e lasciando che l’impollinazione avvenga in un ambiente controllato.
Appassionati di Cannabis
Non tutte le varietà di cannabis sono disponibili in forma femminizzata. Alcune, soprattutto quelle più emblematiche, sono disponibili solo come semi regolari, gli unici ad essere geneticamente inalterati e a garantire che una particolare varietà si avvicini il più possibile alle sue radici. I coltivatori della vecchia scuola possono spesso trovare le loro genetiche preferite tra le varietà di cannabis regolari.
Inoltre, alcuni breeder offrono le loro creazioni esclusivamente come varietà di cannabis regolari. Di conseguenza, l’unico modo per provare quelle varietà nella vostra grow room è piantare dei semi regolari.
Pro e Contro dei Semi Regolari
La ragione di ciò è che i semi di cannabis regolari sono immensamente importanti per creare e mantenere un patrimonio genetico diversificato. Solo dai semi regolari si possono ottenere nuovi fenotipi di varietà interessanti, invece di ibridare costantemente la stessa genetica. Ciò, però, non significa che siano completamente privi di inconvenienti. Per darvi un’idea più precisa, diamo un’occhiata ad altri pro e contro dei semi regolari.
Semi di Cannabis Regolari: Vantaggi
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Consentono la creazione di nuovi profili genetici.
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Come accennato, i nuovi fenotipi si ottengono solo con i semi di cannabis regolari. Questo aspetto li rende essenziali per l’ibridazione e il mantenimento della diversità genetica della cannabis.
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Consentono l’espressione dell’intero lignaggio di una varietà.
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La maggior parte delle varietà di cannabis possono dare vita a piante di vari fenotipi. In altre parole, le piante possono enfatizzare determinati tratti genetici rispetto ad altri, inclusi particolari profili aromatici o effetti. Ciò può risultare utile quando si desidera scegliere delle piante madri per l'ibridazione in base alle qualità desiderate.
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Sono necessari per la produzione di semi.
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Solo i semi di cannabis regolari producono piante di sesso sia maschile che femminile, indispensabili per ottenere i semi di cannabis.
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Sono perfetti per ottenere cloni forti e sani.
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I semi regolari sono, ovviamente, inalterati e naturali. La loro genetica è spesso più robusta delle loro controparti femminizzate, rendendo di conseguenza i cloni più forti e sani.
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Alcuni dei grandi classici della vecchia scuola sono disponibili solo come semi regolari.
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Molte delle più pregiate varietà di cannabis degli anni ’90, e precedenti, non sono mai state rimaneggiate per il mercato femminizzato.
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Non sono coinvolti agenti chimici, a differenza dei semi femminizzati.
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Per produrre semi femminizzati, le piante di sesso femminile vengono trattate con benzotiadiazolo, acido gibberellico, tiosolfato d'argento, nitrato d'argento e/o argento colloidale. Invece, nella produzione dei semi di cannabis regolari non viene usato nessun trattamento di questo tipo.
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Sono normalmente meno costosi.
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I semi regolari non vengono minimamente trattati. Per cui, sono spesso più economici delle varietà femminizzate. L’altro motivo, ovviamente, è che non tutti i semi produrranno cime.
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Da questi semi si sviluppano piante resistenti e forti.
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Grazie alla loro genetica inalterata, dai semi di cannabis regolari si ottengono quasi sempre piante più robuste delle loro controparti. Possono crescere con una maggiore resistenza contro i parassiti e le malattie e mostrano una crescita più vigorosa in ambienti meno ottimali.
Semi di Cannabis Regolari: Svantaggi
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Ad ogni raccolto, le rese saranno inferiori.
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Circa la metà dei semi regolari piantati darà vita a piante maschio, per cui otterrete meno cannabis da consumare rispetto al numero di piante coltivate.
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Nella maggior parte dei casi, le piante maschio devono essere rimosse.
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A meno che non stiate ibridando o cercando di ottenere altri semi, dovrete controllare il sesso delle vostre piante e rimuovere in tempo i maschi. Se non lo fate, impollineranno le femmine e rovineranno il vostro raccolto.
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Non sono adatte ai principianti.
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La capacità di identificare le piante maschio e di separarle in modo sicuro dalle femmine richiede alcune conoscenze aggiuntive.
Coltivare Cannabis Partendo dai Semi Regolari
A parte la necessità di fare molta attenzione alle piante di sesso maschile, la coltivazione di semi regolari segue lo stesso identico procedimento della coltivazione di semi femminizzati. Tuttavia, dovreste tenere a mente alcune cose:
1. Indoor o Outdoor?
Il patrimonio genetico dei semi regolari non è così vasto come il patrimonio dei semi femminizzati. In altre parole, avete un ventaglio più ristretto di varietà ibridate per determinate condizioni di crescita. Ciò può rendere necessario scegliere con estrema cura la genetica più adatta alla coltivazione indoor o outdoor nella vostra specifica regione. Lo stesso vale quando si tratta delle vostre preferenze personali per i sapori o gli effetti della cannabis. Avrete meno scelta al momento di trovare quella corrispondenza con ciò che state cercando.
2. I Semi Devono Essere Trapiantati
I semi di cannabis crescono in modo vigoroso, con il tasso di maturazione che dipende dalla varietà e dai tempi trascorsi in fase vegetativa. Per ottenere i migliori risultati ed evitare che le radici delle piante si “aggroviglino” troppo (quando il vaso non è più sufficiente a contenere la matassa di radici), trapiantatele almeno due volte. Se volete risparmiarvi la fatica, dovreste provare i Vasi in Tessuto Geotessile di Zamnesia. Questi vasi consentono la “potatura aerea” delle radici, per cui non è necessario il trapianto. Inoltre, poiché l’acqua può permeare attraverso il materiale tessile poroso, i vasi in tessuto rendono impossibile la sovrairrigazione della cannabis.
3. I Maschi Devono Essere Rimossi
A meno che non stiate ibridando o cercando di ottenere altri semi, tenete d’occhio le piante maschio e rimuovetele. Tuttavia, non è necessario buttarle via. Infatti, ci sono molti modi per utilizzare le piante di cannabis maschio. Provate ad usare le loro foglie per fare qualche centrifugato o dell’hashish dal polline.
4. Imparate i Migliori Modi per Prendervi Cura delle Vostre Pianta
Non tutte le varietà di cannabis hanno gli stessi requisiti di irrigazione e sostanze nutritive. Alcune, oltre a questo, sono più adatte per determinati ambienti. Alcune varietà impiegano molto più tempo per fiorire, mentre altre potrebbero farlo in tempi più ridotti, e così via. Considerando ciò, dovreste conoscere i particolari requisiti di una varietà prima di piantarla. Se siete ancora nuovi nel mondo della cannabis, scegliete una varietà facile con una genetica robusta che non sia troppo esigente. Potete ottenere queste informazioni leggendo le schede tecniche delle varietà pubblicate nelle descrizioni online.
Oltre a consultare internet, non abbiate paura a chiedere nei forum dei coltivatori. Lì potrete trovare molti “grower” che saranno felici di darvi consigli su coltivazione, attrezzature, varietà ed altro ancora. Di per sé, coltivare cannabis non è difficile, ma richiederà comunque alcune conoscenze di base che è bene avere prima di iniziare.
Come Creare la Vostra Varietà con i Semi Regolari
Una delle cose più gratificanti che potete fare con i semi di cannabis regolari è usarli per creare le vostre varietà. E non è nemmeno così difficile! Date un’occhiata al nostro blog su come creare la vostra propria e strepitosa varietà di cannabis ed imparate le basi. Mentre leggete, scoprirete l’ibridazione selettiva, il reincrocio ed altro ancora. Create le vostre varietà e potrete elevare la vostra cannabis ad un livello completamente nuovo (ed impressionare seriamente i vostri amici).