La Carenza Di Zinco Nelle Piante Di Cannabis
Le piante di cannabis hanno bisogno di zinco, insieme ad altri nutrienti, per svolgere importanti processi. Perciò, una carenza di questo nutriente deve essere presa sul serio. Per fortuna, se scoperta in tempo, non è per forza motivo di allarme. Scoprite qui tutto ciò che bisogna sapere sulle carenze di zinco!
Lo zinco è uno dei più importanti micronutrienti essenziali per la cannabis. Insieme a manganese e magnesio, lo zinco favorisce la funzione enzimatica e, collaborando con altri composti, è cruciale sia per la produzione iniziale che per il mantenimento della clorofilla nelle piante di cannabis. Visto che la clorofilla è necessaria perché le piante possano fotosintetizzare, e dunque sopravvivere, è facile capire perché le carenze di zinco possano essere una rogna.
Inoltre, una carenza di zinco è forse la carenza di micronutrienti più comune nella cannabis, perciò vale davvero la pena di sapere come diagnosticare e risolvere il problema.
Qui vediamo come identificare, prevenire e trattare la carenza di zinco nelle piante di cannabis.
Cos'è che provoca la carenza di zinco?
Di primo acchito, si potrebbe credere che una carenza di zinco implichi una mancanza di zinco nel fertilizzante, nel terreno o nel substrato di coltura. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la carenza di zinco non è dovuta ad una reale mancanza di questo minerale per la pianta, ma piuttosto all'incapacità della pianta di utilizzare lo zinco di cui dispone.
Questo è importante, perché nella maggior parte dei casi dare più zinco alle piante di cannabis non risolverà in alcun modo il problema.
La causa forse più comune di carenza di zinco è un substrato eccessivamente alcalino (pH superiore a 7,0), che inibisce la capacità della pianta di assumere i nutrienti in maniera corretta.
Un'altra causa potrebbe essere una quantità eccessiva di nutrienti nel terreno, con un conseguente blocco dei nutrienti. Ecco perché è sempre meglio peccare per troppa prudenza e concimare poco le piante, piuttosto che sovraconcimarle. Può sembrare allettante dare alle piante grandi quantità di fertilizzante e sperare per il meglio, ma questo potrebbe far loro più male che bene. Siate parsimoniosi nell'alimentare le piante ed otterrete probabilmente migliori risultati.
Come riconoscere la carenza di zinco
Ci sono tre fasi principali in una carenza di zinco, perlomeno in termini di identificazione.
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Un leggero ingiallimento dei bordi delle foglie più giovani o clorosi intervenale.
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Le punte delle foglie cominciano ad arricciarsi e imbrunire, come se fossero bruciate. L'ingiallimento avanza verso l'interno della foglia.
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L'aspetto bruciato si estende a sempre più foglie ed il resto mostra segni avanzati di clorosi. La nuova crescita si arresta completamente.
Come prevenire la carenza di zinco
Per prevenire la carenza di zinco bisogna prendersi bene cura delle piante in generale. Non soltanto questo vi aiuterà con i problemi legati allo zinco, ma anche con qualunque altro tipo di carenze e difficoltà, perciò va fatto bene.
In sostanza, si tratta di mantenere le radici delle piante felici e in buona salute. La principale azione che potete intraprendere è forse quella di mantenere il pH a livelli compresi fra 6,0 e 7,0, se state coltivando in terra, e fra 5,5 e 6,5 se coltivate in idroponica o cocco. Allo stesso modo, una concimazione adeguata, ma contenuta, farà molto per mantenere un livello generale ottimale dei nutrienti delle vostre piante.
A parte quanto detto, sarà bene anche evitare ai vostri esemplari ogni stress. Questo significa non innaffiarle troppo o troppo poco, mantenere i giusti intervalli di temperatura ed umidità (per quanto vi sia possibile) e, in generale, trattare le piante con cura. Lo stress nelle piante, proprio come negli umani, può manifestarsi in molti modi differenti.
La progressione della carenza di zinco
Poiché lo zinco è un nutriente immobile, è probabile che i sintomi si manifesteranno dapprima nella nuova crescita.
Stadio iniziale della carenza di zinco
A questo stadio si osservano i primi segni di clorosi intervenale, che consistono in un leggero ingiallimento degli interstizi. Se rilevate e correggete una carenza a questo stadio, tutto dovrebbe andare bene.
Avanzamento della carenza di zinco
Se la carenza ha modo di progredire, le punte delle foglie cominciano a bruciarsi e arricciarsi, mentre la clorosi si estende verso l'interno delle foglie. Anche se non ancora catastrofica, a questo punto la carenza di zinco comincia a farsi seria.
Stadio finale della carenza di zinco
A questo stadio, l'intera foglia soccombe alla clorosi e le bruciature sono molto più estese. A questo punto la pianta sta soffrendo.
Che aspetto ha la carenza di zinco nelle piante di cannabis
Qui vedete alcune foto di un caso reale di carenza di zinco in una pianta di cannabis.
Come trattare la carenza di zinco
Curare una carenza di zinco è abbastanza semplice, a patto che riusciate ad identificarne la causa. Qui di seguito vi diciamo alcuni modi per correggere una carenza di zinco nella cannabis.
✅ Regolate il pH
Come abbiamo detto, la causa più probabile è un livello di pH inadeguato (maggiore di 7,0). In gran parte dei casi, regolare il pH portandolo ad un livello adeguato non dovrebbe essere troppo difficile e risolverà il problema.
Per far scendere il pH del vostro terreno potete aggiungere solfato di alluminio, che dovrebbe ridurne il livello quasi immediatamente. Assicuratevi di usare un pHmetro per misurare i livelli del terreno sia prima che dopo l'applicazione di qualsiasi correttivo.
In alternativa potete usare una soluzione per far scendere il pH, che potete aggiungere all'acqua e usarla per inzuppare il terreno. Anche in questo caso, misurate il pH del substrato sia prima che dopo, per assicurarvi che stiate effettivamente risolvendo il problema.
✅ Fate un risciacquo del terreno
In caso di sovraconcimazione e conseguente blocco dei nutrienti, bisognerà che facciate un risciacquo del terreno. Questo consiste nel farci scorrere attraverso litri e litri d'acqua, fino a che tutti i nutrienti saranno stati trasportati o risciacquati via. Ciò consente di ripartire da zero.
Dopo aver fatto questo, è importante aggiungere i nuovi nutrienti in maniera graduale ed assicurarsi che il pH resti ad un livello adeguato. Il risciacquo può provocare squilibri del pH.
✅ Aggiungete zinco
Sebbene non sia la causa più probabile, è comunque possibile che il vostro substrato di coltura non contenga zinco a sufficienza. Controllate i dettagli del vostro fertilizzante per vedere cosa contiene. Se è un prodotto specifico per la cannabis, dovrebbe avere senz'altro un contenuto di zinco adeguato. Di fatto, la maggior parte delle piante ha bisogno di zinco, perciò ogni buon fertilizzante dovrebbe contenerne.
Se però scoprite che non avete dato abbastanza zinco alle vostre piante, non dategliene comunque troppo: non fareste loro un piacere! Cominciate a dargliene subito, ma solo secondo le istruzioni. Non esagerate.
La carenza di zinco nella cannabis: Facile da risolvere
Come potete vedere, se una carenza di zinco non è una buona notizia, non è però necessariamente una calamità. Rilevatela per tempo e scopritene la causa e non dovreste avere difficoltà a riportare le vostre piante in buona salute. La rapidità qui è cruciale, dato che una carenza estesa ad un periodo più lungo inciderà probabilmente sul rendimento finale, anche se riuscite a risolverla.
Con lo zinco, e con tutti gli altri nutrienti, mantenere condizioni ottimali (specialmente il pH) e non essere troppo zelanti con l'innaffiatura o la concimazione vi consentirà di prevenire le carenze. In bocca al lupo!